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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (VI)

Il mistero di Lord Listerdale e altre storie (The Listerdale Mystery, 1934):

Serie di racconti leggeri in cui però si respira tutta l’arguzia e lo spirito di Agatha Christie. I protagonisti sono per lo più personaggi che finiscono implicati in situazioni misteriose al limite del surreale, ma riescono sempre a cavarsela grazie a un ottimo spirito di iniziativa e alla loro capacità di non prendere mai la vita troppo sul serio. Puro divertimento per gente raffinata.
Nota: La raccolta originale comprende anche i racconti Il villino degli usignoli e La disgrazia. Nell’edizione italiana questi due racconti sono stati pubblicati in Testimone d’accusa e altre storie.

La reazione della critica:
Dopo un pasto pesante interamente costituito da racconti polizieschi, queste golosità si sciolgono dolcemente – forse un po’ troppo dolcemente – sulla lingua: ma sono, senza eccezione, il lavoro di una cuoca esperta e abile, il cui interesse è quello di compiacere. E proprio come si accetta e si inghiotte, senza timore, una rosa verde, sapendo che è zucchero, così si possono accettare le improbabilità e la fantasia di cui le storie della signora Christie sono abbondantemente cosparse. Il piccolo fondo di mistero in ogni racconto basta a intrigare il lettore senza disorientarlo. Qui non c’è lo spirito di Hercule: infatti Poirot troverebbe queste situazioni, dove si sa fin dall’inizio che alla fine tutto andrà deliziosamente bene, poco degne del suo grande talento di detective.
(The Times Literary Supplement, 05 luglio 1934. Traduzione mia)

The Listerdale MysteryContiene:
Il mistero di Lord Listerdale (The Listerdale Mystery): Protagonisti: La signora St Vincent, Rupert St Vincent, Barbara St Vincent, Jim Masterson, Lord Listerdale, Quentin. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La signora St Vincent, appartenente a una famiglia di nobili decaduti ormai in serie difficoltà economiche, un giorno nota sul Morning Post un annuncio in cui si parla di un’elegante casa ammobiliata in affitto a un prezzo puramente nominale che le permetterebbe uno stile di vita più dignitoso. Inizialmente diffidente, vi si trasferisce con i due figli e scopre che era appartenuta a tale Lord Listerdale, misteriosamente scomparso. Il figlio inizia a sospettare un omicidio, ma le cose sono destinate a prendere una piega ancora più sorprendente. Frase memorabile: “Rivestimento di legno! Ecco il punto! Possiamo star sicuri che c’è un nascondiglio segreto in qualche posto. Il cadavere è stato cacciato lì dentro, e ci è rimasto fino a oggi. Forse, prima, lo hanno imbalsamato”.

La ragazza del treno (The Girl in the Train): Protagonisti: George Rowland, William Rowland, Rogers, Elizabeth. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: George Rowland viene licenziato dallo zio per la vita dissoluta che conduce e decide di intraprendere un viaggio in treno verso Rowland’s Castle convincendosi che, trattandosi di una località che porta il suo cognome, sarà accolto da tutti a braccia aperte, magari venendo anche eletto sindaco. Durante il viaggio, però, si imbatte in una ragazza in fuga, Elizabeth, che finirà per coinvolgerlo in una vera e propria avventura di spionaggio. Frase memorabile: “Spiacente, signore, ma il gatto non è disponibile al momento”. “Come mai?”. “Una nidiata di otto micini. Arrivati stamattina”. “Cosa mi dite! Credevo che si chiamasse Peter?”. “Già, signore. È stata una grande sorpresa per tutti”. Curiosità: Nel 1982 ne è stato ricavato un episodio televisivo per la serie The Agatha Christie Hour. L’episodio, in lingua inglese, è visibile a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x80irx7

The Listerdale MysteryCanta una canzone da sei soldi (Sing a Song of Sixpence): Protagonisti: Sir Edward Palliser, Magdalen Vaughan, Matthew Vaughan, Lily Crabtree. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: L’anziano Sir Edward Palliser riceve la visita della giovane Magdalen Vaughan, da lui conosciuta anni prima durante un viaggio di ritorno dall’America e a cui aveva promesso, in caso di bisogno, il suo aiuto. La ragazza è tra i sospettati, assieme ad altre quattro persone, dell’omicidio di una prozia da cui tutti dipendevano economicamente. Sir Edward accetta di indagare sulla faccenda. Frase memorabile: La strada senza uscita! Inconsapevolmente le parole della ragazza, pronunciate a caso, lo toccarono sul vivo. Un vicolo senza sbocco. Sì, ma c’era sempre una via d’uscita… quella dalla quale uno era venuto… quella per rientrare nel mondo. Riferimenti: Il titolo si riferisce a una nursery rhyme poi ripresa anche nel romanzo Polvere negli occhi e nel racconto La torta di more appartenente alla raccolta Il caso del dolce di Natale e altre storie: Canta una canzone da sei soldi, una tasca piena di segale. Ventiquattro merli chiusi dentro una focaccia./Quando la focaccia è stata tagliata i merli si sono messi a cantare. Non era degno di un re un piatto così pregiato?/Il re stava nella stanza del tesoro a contare le sue monete, La regina era in salotto a mangiare pane e miele./La servetta era in giardino a stendere il bucato, quando è arrivato un uccellino a beccarle via il nasino.

L’ardimento di Edward Robinson (The Manhood of Edward Robinson): Protagonisti: Edward Robinson, Maud, Gerald Champneys, Edward Champneys. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Edward Robinson è innamorato di Maud ma vive con lei una storia d’amore priva di emozioni; per compensare, legge romanzi d’amore con eroi intrepidi ed eroine sospiranti. In seguito a una vincita inaspettata, decide di comprarsi una macchina, pur sapendo che Maud non approverebbe. Durante un viaggio solitario, scopre di aver scambiato inavvertitamente la sua auto con quella di un altro e vi trova all’interno una collana di diamanti che gli creerà non pochi problemi. Frase memorabile: Bill incarnava al cento per cento l’eroe preferito dalle romanziere. Edward gli invidiava la muscolatura, la rozza bellezza, le passioni indomite. Curiosità: Nel 1982 ne è stato ricavato un episodio televisivo per la serie The Agatha Christie Hour. L’episodio, in lingua inglese, è visibile a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x80pa02

The Listerdale MysteryIn cerca di un lavoro (Jane in Search of a Job): Protagonisti: Jane Cleveland, Conte Streptitch, Colonnello Kranin, Ispettore Farrell. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La giovane Jane Cleveland è in ristrettezze economiche e deve trovarsi urgentemente un impiego. Non avendo, però, sufficiente esperienza per soddisfare i requisiti richiesti da chi offre lavoro, decide di rispondere a un annuncio basato solamente su una certa apparenza fisica. Finisce così selezionata per fare da “controfigura” a una giovane granduchessa in costante pericolo di vita. Pur cacciandosi nei guai, troverà il modo di risolvere i suoi problemi. Frase memorabile: “A proposito, non sareste la Duchessa-come-si-chiama per caso?”. Riferimenti: Leggendo l’annuncio Jane esclama, con la volontà di non lasciarsi trarre in inganno: “Gwendolen la candida ovvero perché le ragazze finiscono male”, in originale Guileless Gwendolen, or why girls go wrong. Verosimilmente si tratta di un riferimento al personaggio di Gwendolen Harleth del romanzo Daniel Deronda di George Eliot. Curiosità: Nel 1982 ne è stato ricavato un episodio televisivo per la serie The Agatha Christie Hour. L’episodio, in lingua inglese, è visibile a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x80oovd

Una domenica fruttuosa (A Fruitful Sunday): Protagonisti: Dorothy Pratt, Edward Palgrove. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Durante una gita domenicale in macchina, una domestica e il suo corteggiatore acquistano un cesto di frutta da un venditore ambulante. In fondo al cesto rinvengono una collana di rubini, del valore di cinquantamila sterline, corrispondente alla descrizione di un gioiello rubato di cui hanno letto sul giornale. I due saranno colti dai dubbi sul da farsi ma il destino gli riserverà una sorpresa inaspettata. Frase memorabile: “La polizia non è così rimbecillita come sembra, in fondo”. Curiosità: Agatha Christie sfrutta abilmente il vocabolo fruitful come riferimento sia alla frutta consumata dai protagonisti che al guadagno che quella giornata spesa insieme gli porta.

The Listerdale MysteryL’avventura del Signor Eastwood (Mr. Eastwood’s Adventure): Protagonisti: Anthony Eastwood, Carmen Ferrarez, Mamma Gibson, Rogers, Ispettore Verrall. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Anthony Eastwood, aspirante scrittore impegnato a redigere un racconto dal titolo Il mistero del secondo cetriolo, riceve una telefonata da una donna che gli dice di essere in pericolo di vita. Malgrado l’iniziale incredulità si farà coinvolgere dalla vicenda e finirà per ritrovare l’alquanto mediocre ispirazione. Frase memorabile: La parola così indicata dal Destino era “pecora”. Immediatamente, con stupefacente lucidità, un intero racconto nacque nel cervello del signor Eastwood. Una stupenda ragazza, un innamorato morto in guerra, lei rimasta con il cervello non più del tutto a posto, fa il pastore nelle montagne della Scozia… mistico incontro con l’innamorato morto, effetto finale di pecore e raggi lunari. Riferimenti: Citazione di un verso, che Anthony Eastwood storpia, tratto dal Rubáiyát of Omar Khayyám tradotto nel 1859 dal poeta Edward FitzGerald: Domani io sarò me stesso con i dieci millenni di ieri.

La palla dorata (The Golden Ball): Protagonisti: George Dundas, Ephraim Leadbetter, Mary Montresor, Rube Wallace. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Georges Dundas si prende un giorno di vacanza dal lavoro nel bel mezzo della settimana e viene licenziato dallo zio. Tuttavia, un attimo dopo si imbatte nella ricca Mary Montresor che, alla guida di una bella macchina sportiva e in tono provocatorio, gli chiede se gli piacerebbe sposarla. Il giovane si ritrova così a vivere un’avventura fuori dall’ordinario in un’ipotetica casa in collina in cui la ragazza sognerebbe di vivere con lui. Frase memorabile: “La palla d’oro dell’opportunità ti era stata lanciata, ragazzo mio, e non sei riuscito ad afferrarla”.

The Listerdale MysteryLo smeraldo del rajah (The Rajah’s Emerald): Protagonisti: James Bond, Grace, Claud Sopworth, Il Rajah di Maraputna. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: James Bond (che non ha nulla a che vedere con quello di Ian Fleming) si trova in una località balneare con Grace, la donna che ama. Mentre lei fa la donna di mondo anche grazie a una certa notorietà raggiunta, lui si sente fuori luogo. Intrufolatosi in una cabina privata per cambiarsi i vestiti per fare il bagno, scopre poi, dopo essersi rivestito, di averli scambiati con un altro e nella tasca trova un grosso smeraldo che è appena stato trafugato. Risolverà la questione e si prenderà una rivincita su Grace. Frase memorabile: “C’è qualcosa su questo maledetto menu che non sia finito?”. Riferimenti: In un passaggio il personaggio di James Bond cita la battuta “ringraziare il cielo e digiunare, per l’amore di un brav’uomo”. È tratta dall’Atto terzo, Scena quinta, del Come vi piace di Shakespeare e nell’opera viene pronunciata da Rosalinda.

Il canto del cigno (Swan Song): Protagonisti: Paula Nazorkoff, Signor Cowan, Vera Read, Elise, Signor Roscari. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La soprano Paula Nazorkoff viene invitata da Lady Rustonbory a cantare nella sua residenza di campagna. La Lady vorrebbe sentirle cantare Madama Butterfly ma la soprano impone la condizione di cantare obbligatoriamente Tosca. La trama della celebre opera finirà per sconvolgere la vita di tutti e sul palco, anziché la finzione, andrà in scena la tragica realtà. Frase memorabile: “Che bella voce ho! Perfino a Londra ho una bella voce!”. Riferimenti: Vengono citate battute della Tosca e anche dei Pagliacci. Curiosità: 1) Lo stesso contesto operistico lo si ritrova nel racconto Il volto di Elena contenuto in Il misterioso Signor Quin. 2) Nel 2002 la BBC Radio 4 ne ha tratto un radiodramma.

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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (V)

Il segugio della morte (The Hound of Death and Other Stories, 1933):

In questa raccolta di dodici racconti, Agatha Christie si cimenta con il soprannaturale – già trattato nel romanzo Un messaggio dagli spiriti del 1931 e poi ripreso, almeno in parte, in opere quali È troppo facile e Un cavallo per la strega – e con l’horror. In ognuna delle storie, tranne Testimone d’accusa, l’autrice tratta un particolare “fenomeno”, reale o fittizio, che finisce per sconvolgere la vita dei personaggi e sollevare dubbi nel lettore. L’elenco dei fenomeni descritti in ogni storia è tratto dall’analisi effettuata da Giuseppe Lippi e riportata nella postfazione all’edizione italiana del Segugio della morte del 2014.

Contiene:
The Hound of DeathIl segugio della morte (The Hound of Death): Protagonisti: il Signor Anstruther, il dottor Rose, Suor Marie Angelique Tipo di fenomeno: Chiaroveggenza nel tempo e nello spazio, retrocognizione. Narratore: il Signor Anstruther in prima persona. Trama: il Signor Anstruther, parlando con un amico, viene a conoscenza della storia di un convento, in Belgio, esploso in modo insolito quando, durante la prima guerra mondiale, l’esercito tedesco lo minacciò. Su una delle pareti rimaste in piedi si scorgeva un marchio, simile alla zampa di un cane, chiamato il Segugio della Morte. La suora apparentemente responsabile dell’esplosione fu ospitata in Cornovaglia, in una casa di accoglienza per profughi gestita proprio dalla sorella di Anstruther. Quest’ultimo torna nel paese della sorella e scopre che la suora è ancora nel villaggio, ospite del Dottor Rose che la assiste con un’infermiera. Le intenzioni del medico, però, sono tutt’altro che benevole in quanto, con l’ipnosi, cerca di carpire alla suora informazioni che gli permetterebbero di acquisire un terribile potere di morte. Frase memorabile: Per un uomo amante del potere, che dono immenso sarebbe! Tenere la vita di ogni essere umano nell’incavo della propria mano! Riferimenti: 1) Riferimento alla leggenda degli angeli di Mons, nata per spiegare la miracolosa ritirata dell’esercito britannico nelle Fiandre nel 1914 e la successiva mancata occupazione della Francia da parte dei tedeschi (N.B. Nella versione italiana del racconto la frase riferita agli Angeli di Mons viene sostituita da una frase sugli angeli di monsignor Bene che però non ha alcun significato). 2) Il titolo originale si rifà a The Hound of the Baskervilles di Sir Arthur Conan Doyle.

Il segnale rosso (The Red Signal) Protagonisti: Claire Trent, Jack Trent, Violet Eversleigh, Alington West, Dermot West. Tipo di fenomeno: Incorporazione, premonizione. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Durante una cena in casa Trent, che prevede in seguito una seduta spiritica, i commensali iniziano a parlare di premonizione, intuizione e sesto senso. Dermot West inizia a raccontare la sua esperienza personale legata a una sensazione di pericolo, che si manifesta attraverso un segnale rosso, da lui provata diverse volte nella vita e che gliel’ha sempre salvata. La sensazione si manifesta anche durante la cena, benché egli non ne informi gli altri ospiti, e lo porta a intuire che il discorso di suo zio Alington riferito alla pazzia riguarda in realtà uno dei commensali. Anche la medium che organizza la seduta percepisce il pericolo, ma la sensazione provata da Dermot è in parte collegata a un’errata interpretazione dei fatti. Frase memorabile: Stammi a sentire, il tuo miglior amico muore in un disastro ferroviario. Poco dopo tu ricordi di aver sognato un gatto nero giovedì scorso. Magnifico, no?

The Fourth ManIl quarto uomo (The Fourth Man) Protagonisti: Parfitt, George Durand, Campbell Clark, Raoul Letardeau. Tipo di fenomeno: Personalità alternanti, possessione. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il canonico Parfitt, l’avvocato Durand e il dottor Clark si incontrano nello scompartimento di un treno, durante un viaggio notturno, con un quarto uomo che inizialmente li ignora. I tre si mettono a conversare di corpo, anima e spirito, e di personalità multiple. In particolare, citano il caso di tale Felicie Bault, contadina brettone che ebbe ben quattro personalità diverse prima di suicidarsi. A quel punto, nella conversazione interviene anche il quarto uomo, Raoul Letardeau, che conosceva Felicie e sapeva dell’odioso rapporto che aveva con un’altra ragazza morta poi di tisi, Annette Ravel. Il giovane inizia a insinuare che la personalità di Felicie sia mutata dopo la morte di quest’ultima, legatissima alla vita e intenzionata a non mollarla a costo di entrare nel corpo di qualcun altro. Frase memorabile: È proprio sicuro di essere l’unico occupante di questa carcassa, di questa confortevole residenza che le è stata affidata per sette o settant’anni? Per il tempo che le è stato concesso lei ne è il padrone, nessuno ne dubita, ma non le capita mai di avvertire altre presenze sotto il suo tetto?

La zingara (The Gipsy) Protagonisti: Dickie Carpenter, Macfarlane, Rachel Lawes, Esther Lawes, Alistair Haworth. Tipo di fenomeno: Precognizione. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il giovane Dickie Carpenter, ex marinaio, si confida con l’amico Macfarlane dopo essersi lasciato con la fidanzata Esther, sorella maggiore della fidanzata di Macfarlane, Rachel. Durante la conversazione, gli racconta di nutrire un’avversione per gli zingari a causa di una serie di incubi che lo hanno tormentato da bambino e che implicavano la presenza di una zingara. In seguito, dopo aver conosciuto Alistair Haworth, che sembra assomigliare alla donna degli incubi, ha ricevuto da lei diversi avvertimenti il cui mancato rispetto gli ha causato numerose tragedie. Poco tempo dopo, Dickie si sottopone a un’operazione di routine, contravvenendo alla raccomandazione di una donna da lui scambiata per la Haworth, e muore in seguito all’intervento. Macfarlane scopre così che la faccenda è legata a una leggenda riguardante un marinaio e una zingara. Frase memorabile: Strana fatalità di un dono che aveva portato distruzione là dove avrebbe dovuto portare la salvezza.

The LampLa lanterna (The Lamp) Protagonisti: La Signora Lancaster, Geoffrey Lancaster, il Signor Winburn. Tipo di fenomeno: Infestazione, fantasmi. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La Signora Lancaster prende in affitto a un prezzo irrisorio una casa infestata poiché non crede in simili sciocchezze. Nella dimora, infatti, vivrebbe il fantasma di un bambino morto anni prima di inedia perché il padre, durante un breve viaggio a Londra, fu identificato come responsabile di un crimine e in conseguenza di questo si sparò abbandonando il bimbo a se stesso. L’anziano padre della Signora Lancaster, trasferitosi nella casa assieme al figlio di lei, Geoffrey, inizia a percepire il pianto e i passi di un bambino. Anche la servitù e Geoffrey stesso si accorgono degli strani fenomeni, mentre la signora è l’unica a non sentire nulla. Un giorno, all’improvviso, Geoffrey si ammala gravemente di polmonite e finisce per morirne. Nell’accudirlo, la Signora Lancaster inizia ad avvertire la presenza dell’altro bambino che finalmente ha trovato compagnia. Frase memorabile: Geoffrey ce l’ha… un sesto senso, come tutti i bambini. È solo quando cresciamo che perdiamo questa facoltà. A volte, da vecchi, ne scorgiamo di nuovo il bagliore, ma è nell’infanzia che la Lanterna brilla più intensamente. Riferimenti: Il titolo è tratto dal poema persiano Rubʿayyāt di ʿUmar Khayyām e viene citato dal personaggio del Signor Winburn: Quale lanterna diede il destino ai suoi bambini sperduti nel buio? Un sesto senso, il Cielo rispose.

La radio (Wireless) Protagonisti: Mary Harter, Charles Ridgeway, Patrick Harter, Dottor Meynell. Tipo di fenomeno: Falsa psicofonia. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: L’anziana Mary Harter, debole di cuore, su consiglio del nipote Charles si fa installare in casa una radio. Il medico, infatti, le ha suggerito di non focalizzarsi sulla sua malattia e di stare sempre di buon umore, e il nipote ritiene che una radio sia la soluzione ottimale. Dopo un po’ di tempo, tuttavia, quando il nipote non è presente, le trasmissioni iniziano a essere interrotte dalla voce del defunto marito di Mary che la informa che presto andrà a trovarla. Interpretandola come un presagio di morte, Mary si occupa di tutta la burocrazia necessaria per lasciare quasi l’intero patrimonio all’amato nipote. La sua morte avverrà all’ora stabilita dalla voce udita alla radio, ma un imprevisto manderà in fumo i piani del vero responsabile. Frase memorabile: Se io dovessi morire quel giorno e a quell’ora, vorrei che questa testimonianza fosse resa nota, quale prova inconfutabile della possibilità di comunicare con il mondo degli spiriti.

The Witness for the ProsecutionTestimone d’accusa (The Witness for the Prosecution) Protagonisti: Avvocato Mayherne, Leonard Vole, Romaine Heilger, Miss Emily French, Janet McKenzie. Tipo di fenomeno: nessuno. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: L’avvocato Mayherne, incaricato di difendere Leonard Vole dall’accusa di omicidio di un’anziana ricca signora per personale interesse economico, cerca di trovare le prove per dimostrare l’innocenza del suo assistito. Nel fare questo si trova a interagire con Romaine Heilger, donna ambigua che Leonard sostiene essere sua moglie, anche se in realtà non sono sposati, e che sembra odiare l’uomo a morte. Romaine, infatti, pensa bene di fungere da testimone d’accusa per far incriminare Leonard. Mayherne, tuttavia, riesce a vanificare il piano di Romaine e a dimostrare l’innocenza di Leonard, anche se gli sarebbe convenuto non farlo. Frase memorabile: È proprio vero che le donne diventano diavoli, quando ci si mettono. Curiosità: Tra i racconti brevi di Agatha Christie è quello più noto. La versione teatrale, per volontà della stessa autrice, prevede un finale diverso in cui il singolo colpo di scena del racconto si converte in un doppio colpo di scena che riequilibra le cose.

Il mistero del vaso azzurro (The Mystery of the Blue Jar) Protagonisti: Jack Hartington, Dottor Ambrose Lavington, Felise Marchaud. Tipo di fenomeno: Pseudoinfestazione. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Jack Hartington, giovane appassionato di golf, mentre è intento a giocare sente il grido di una donna che esclama: “Assassinio! Aiuto, assassinio!”. Tenta di identificare la provenienza del grido, ma l’unica ragazza che trova in un cottage vicino dichiara di non aver sentito nulla. Il fenomeno si ripete nei giorni successivi, ma il mistero continua a restare irrisolto e il giovane inizia così a pensare di soffrire di problemi mentali. Nell’albergo in cui alloggia è ospite anche un medico, il Dottor Lavington. Jack pensa di coinvolgere l’uomo nella faccenda per capire davvero come stanno le cose, e viene così a sapere che il cottage lì vicino sembra essere infestato. La giovane incontrata in precedenza dichiara di aver iniziato a sognare una donna con in mano un vaso azzurro che grida aiuto, Jack scopre che il vaso in questione è un Ming di inestimabile valore posseduto da suo zio ed è intenzionato a utilizzarlo per venire a capo della questione. Frase memorabile: Bisogna fare i conti con l’anima, mio giovane amico, perché non è un termine religioso inventato dal clero. Curiosità: Una delle migliori truffe che siano mai state concepite in ambito narrativo.

The Strange Case of Sir Arthur CarmichaelLo strano caso di Sir Arthur Carmichael (The Stange Case of Sir Arthur Carmichael) Protagonisti: Edward Carstairs, Dottor Settle, Arthur Carmichael, Lady Carmichael, Phyllis Patterson. Tipo di fenomeno: Fantasma di animale. Animali umani. Narratore: Edward Carstairs in prima persona. Trama: Edward Carstairs viene chiamato dall’amico Settle nella dimora di Arthur Carmichael poiché il giovane, da qualche tempo, ha assunto uno strano comportamento: dopo essersi svegliato una mattina ha iniziato a vagabondare dando segno di non riconoscere più nessuno dei suoi cari. Carstairs, appena giunto sul posto, scorge la presenza di un misterioso gatto grigio il cui atteggiamento è altrettanto insolito di quello di Arthur e che tutti cercano di ignorare. Allo stesso tempo, Arthur si comporta in tutto e per tutto come fosse un gatto. A poco a poco, Carstairs scopre che dietro c’è una maledizione che determina la metamorfosi degli esseri umani in animali. Frase memorabile: Presto il latte finì e Arthur Carmichael si stiracchiò di nuovo; poi, a passettini silenziosi, guadagnò la poltrona e vi si acciambellò ammiccando. Riferimenti: Il titolo si riallaccia allo Strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde di Robert Louis Stevenson e anche l’impostazione del testo, gli appunti di uno psicologo, richiama un passaggio di quel racconto. Curiosità: Un racconto degno del miglior Edgar Allan Poe.

Il Richiamo delle Ali (The Call of Wings) Protagonisti: Silas Hamer, Richard Borrow, Bernard Seldon. Tipo di fenomeno: Viaggi in astrale. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Dopo una cena presso Bernard Seldon, specialista di malattie nervose, il ricco Silas Hamer e il parroco Richard Borrow riflettono sul fatto di essere le uniche due persone felici ad aver presenziato a quella cena. Silas Hamer, un tempo povero, è un felice materialista soddisfatto di potersi comprare tutto ciò che desidera; Richard Borrow è circondato dalla miseria ma è sostenuto dalla Visione ed è quindi felice spiritualmente. I due si separano, Silas assiste all’investimento di un senza tetto e inizia a riflettere sulla morte. Dopo un po’, si imbatte in un uomo senza gambe intento a suonare una melodia con il flauto, e la musica gli dà un senso di gioia. Rientrato a casa e messosi a letto, risente di nuovo la melodia spingerlo verso l’alto, come se stesse volando, finché qualcosa di opprimente e di terribile non finisce per schiacciarlo verso il basso riportandolo a terra. Decide così di chiedere consiglio a Bernard Seldon che gli suggerisce di parlare con l’uomo misterioso in modo che l’incantesimo si interrompa. Quest’ultimo si rivela essere il dio Pan e Hamer inizia a capire che la vera ricchezza è avere la terra sotto, il cielo sopra e il mondo per vagabondare. Frase memorabile: E finalmente la paura venne meno. Il mondo materiale non lo teneva più, era libero dalle sue pastoie. Riferimenti: Riferimento all’Ouverture del Rienzi di Richard Wagner.

The Last SéanceL’ultima seduta (The Last Seance) Protagonisti: Raoul Daubreuil, Simone, Elise, Madame Exe, Amelie Exe. Tipo di fenomeno: Ectoplasma, materializzazione, fantasma medianico. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La medium Simone, spossata nel fisico e nell’anima, viene indotta dal fidanzato Raoul a tenere un’ultima seduta spiritica per Madame Exe, donna ossessionata dalla morte della figlia. Simone raccomanda a Madame Exe di non toccare la materializzazione della bambina altrimenti la vita della stessa Simone sarebbe in pericolo. Madame Exe, per tutelarsi contro un’eventuale truffa, lega Raoul durante la seduta impedendogli così di intervenire in caso di problemi. Quando la piccola Amelie si materializza, Madame Exe non riesce a trattenersi e dimostrando disprezzo per la vita di Simone ne determina la morte. Frase memorabile: L’amore di una madre per la sua creatura è forte come nient’altro al mondo. Non ubbidisce alla legge, sorvola sulla pietà, infrange tutti gli ostacoli, se è il caso. Schiaccia senza rimorso tutto ciò che si frappone al suo cammino.

SOS (SOS) Protagonisti: Signor Dinsmead, Signora Dinsmead, Johnnie Dinsmead, Charlotte Dinsmead, Magdalen Dinsmead, Mortimer Cleveland. Tipo di fenomeno: Impregnazione psichica. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mortimer Cleveland, a causa di una doppia foratura, bussa alla porta del cottage dei Dinsmead. Essendo un esperto dell’inconscio, Cleveland intuisce che c’è qualcosa che non va e i suoi sospetti vengono confermati quando trova la scritta SOS sul tavolino impolverato della stanza che lo ospiterà per la notte. A quel punto inizia a indagare per capire quali segreti celi la misteriosa dimora. Frase memorabile: Io credo nell’atmosfera di questa casa.

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Agatha Christie in versione natalizia

La stella di Betlemme (Star Over Bethlehem, 1965):


La stella di BetlemmeLa stella di Betlemme
, pubblicato con il nome di Agatha Christie Mallowan – esattamente come accaduto nel caso di Viaggiare è il mio peccato del 1946 – è una raccolta di racconti brevi, se non brevissimi, intervallati da poesie della stessa autrice che vanno a integrare quanto narrato in ogni singola storia.

Le tematiche centrali sono il Natale, la fede in Dio, la bontà e la santità, che Agatha Christie affronta mantenendo, per quanto possibile in questo contesto, una certa dose di suspense e riservando ai lettori anche qualche colpo di scena. Malgrado sia stato a volte definito “un libro per bambini”, gli argomenti trattati vanno a esplorare situazioni in cui è più facile che si identifichino gli adulti.

Il racconto che dà il titolo alla raccolta, La stella nel cielo di Betlemme, è stato pubblicato, singolarmente, nel dicembre 1946 sul Woman’s Journal. La traduzione italiana risale al 1996 ed è a cura di Anna Luisa Zazo. Il libro è dedicato a Hydie.

Poesie: Augurio (A Greeting); Ghirlanda di Natale (A Wreath for Christmas); Oro, incenso e mirra (Gold, Frankincense and Myrrh); Jenny presso il cielo (Jenny by the Sky); I santi di Dio (The Saints of God).

Racconti:
La stella nel cielo di Betlemme (Star Over Bethlehem)
Mentre Maria è da sola nella mangiatoia con il bambino, un angelo del Signore si palesa a lei per mostrarle il futuro della sua creatura e farle decidere se vale la pena che il piccolo sopporti tutte le sofferenze a cui Dio sembra averlo destinato. Maria, nella sua purezza e ingenuità, saprà agire nel migliore dei modi.
Frase memorabile: Un segno di Dio? Dio non ha bisogno di segni e meraviglie. È più probabile sia un segno di Satana. Io credo che se Dio dovesse venire tra noi, verrebbe in silenzio…

L’asinello dispettoso (The Naughty Donkey)
Un asinello dispettoso si ritrova, per casualità, nella mangiatoia dove è nato Gesù. Se inizialmente prova totale indifferenza per il bambino, in seguito, appena questi gli afferra un’orecchia, si sente legato a lui da profondo affetto. L’animale avrà un ruolo fondamentale nel proteggere il piccolo da Erode.
Frase memorabile: Il primo dono era giallo e duro e non aveva gusto, il secondo fece starnutire l’asinello, e quando leccò il terzo, sentì un sapore amaro e sgradevole.

La stella di BetlemmeIl traghetto (The Water Bus)
La Signora Hargreaves, vedova con due figli adulti, detesta i contatti umani e, pur facendo tanta beneficienza, non prova alcuna empatia e non riesce a essere pienamente soddisfatta di se stessa. La quotidianità è per lei un incubo e non sopporta proprio le persone e il loro continuo bisogno di sfogare le frustrazioni. Nel tentativo di trovare un po’ di tranquillità, sale su un traghetto che attraversa il Tamigi e nota a prua un uomo dall’aspetto straniero vestito di una tunica. Dopo averla toccata, la Signora Hargreaves capirà, finalmente, per davvero i sentimenti delle persone.
Frase memorabile: Viaggiare in metropolitana o in autobus, pigiata nella folla sudaticcia, era senza dubbio la sua idea dell’inferno in terra.

Al crepuscolo (In the Cool of the Evening)
Rodney e Janet Grierson hanno un figlio di tredici anni mentalmente ritardato. Mentre lui sembra aver accettato la cosa, lei prega accanitamente Dio affinché lo faccia guarire perché trova inconcepibile l’idea di avere un figlio stupido. Nel giardino di casa, però, il bambino si è già fatto un nuovo amico in grado di capirlo meglio di chiunque altro.
Frase memorabile: Deve essere possibile fare qualcosa! Fisicamente è perfetto. Deve trattarsi di una ghiandola… di una cosa semplicissima. I dottori un giorno o l’altro lo capiranno. Deve esserci qualcosa: iniezioni, ipnotismo.

Promozione nell’alto dei cieli (Promotion in the Highest)
Il primo gennaio dell’anno 2000, un uomo, dopo essersi ubriacato la notte precedente presso una locanda del suo villaggio, vede passare una strana processione di quattordici persone. Sono santi che si presentano presso il Tribunale divino per chiedere la possibilità di tornare sulla Terra e fare di più di quello che hanno fatto in vita. A loro è legata un’antica transenna, ormai irrestaurabile, che li raffigura.
Frase memorabile: Qualche volta non riesco a non provare un po’ di pena per Lucifero. Dover essere di rango inferiore a Adamo lo ha terribilmente turbato. Adamo non era poi un granché.

La stella di BetlemmeL’isola (The Island)
In un’isola arida, le donne lavorano sodo e si occupano dei bambini mentre gli uomini vanno a pesca. Tra queste donne c’è Maria, una donna che le altre compiangono per aver avuto un figlio criminale che è stato giustiziato. A casa, ad attenderla, c’è un secondo figlio, spesso preda di visioni e di convulsioni. Un giorno, sull’isola, approda una barca di stranieri alla ricerca della Regina del Cielo, ma non è detto che siano in grado di riconoscerla.
Frase memorabile: La vera bellezza è sotto la pelle. È nelle ossa. Già, e ancora sotto le ossa: nel cuore.

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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (IV)

Miss Marple e i tredici problemi (The Thirteen Problems, 1932):

Strutturata su tre linee narrative, questa raccolta di tredici racconti mette in evidenza le doti investigative e intellettive di Miss Marple ponendola a confronto con altri personaggi che, di volta in volta, sfidano le sue abilità.

I primi sei racconti sono ambientati in occasione del club del martedì sera, durante il quale Raymond West, nipote scrittore di Miss Marple, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick e la stessa Miss Marple si incontrano per proporre agli altri enigmi la cui soluzione richiede una buona dose di deduzione. I successivi sei racconti si svolgono un anno dopo, quando Sir Henry Clithering ritorna a St Mary Mead ospite del colonnello Bantry e di sua moglie. Su richiesta di Sir Henry viene invitata a cena anche Miss Marple e quindi a tavola si ritrovano di nuovo in sei: lei, il colonnello Bantry, la moglie Dolly, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd e l’attrice Jane Helier, e ognuno inizia a raccontare la sua storia misteriosa. L’ultimo racconto è incentrato su una giovane morta per annegamento a St Mary Mead e su come Miss Marple, chiedendo la collaborazione di Sir Henry di nuovo ospite dei Bantry, dimostri di aver capito che si tratta di omicidio.

Le tre linee narrative spezzano la sequenza degli eventi e finiscono per rendere il volume alquanto discontinuo. I casi narrati sono piuttosto semplici ma la lettura è resa godibile dalle battute di Miss Marple.

Curiosità:
Diversi personaggi compaiono in altri romanzi o racconti di Agatha Christie.
Il colonnello Bantry in C’è un cadavere in biblioteca. Dolly Bantry in C’è un cadavere in biblioteca e Assassinio allo specchio. Sir Henry Clithering in La morte nel villaggio, C’è un cadavere in biblioteca, Un delitto avrà luogo, Polvere negli occhi e Istantanea di un delitto. Raymond West in La morte nel villaggio, Miss Marple al Bertram Hotel, Addio Miss Marple e nel racconto La follia di Greenshaw pubblicato in Appuntamento con la paura. Jane Helier nel racconto Uno scherzo arguto pubblicato in Tre topolini ciechi e altre storie. Joyce Lemprière in Addio Miss Marple dove il nome cambia da Joyce a Joan.

Contiene:
Miss Marple e i tredici problemiIl club del martedì sera (The Tuesday Night Club)
Protagonisti: Miss Marple, Raymond West, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick. Tipo di crimine: Avvelenamento da arsenico. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il primo a raccontare è Sir Henry Clithering, che espone al gruppo il caso di una donna morta in seguito all’ingestione di gamberi in scatola. Dopo la riesumazione del corpo, si scopre che è stata avvelenata con arsenico e si sospetta del marito, ma nessuno riesce a capire come abbia potuto somministrarlo alla donna. Frase memorabile: Tu non conosci la vita come la conosco io.

Il tempio di Astarte (The Idol House of Astarte)
Protagonisti: Miss Marple, Raymond West, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick. Tipo di crimine: Morte in seguito a pugnalata. Eventi soprannaturali. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il secondo a raccontare è il dottor Pender. Parla di un suo amico che ha comprato una dimora pittoresca chiamata Boschetto Silenzioso. Nel boschetto accanto, in effetti, pare si consumassero riti sacri in onore di Astarte. Una sera, durante una festa mascherata, l’amico del dottore viene misteriosamente pugnalato mentre una delle ospiti si finge una sacerdotessa. Frase memorabile: Ricordo che da ragazza ballai con un tale travestito da capo dei briganti. Aveva cinque esemplari diversi di coltelli e pugnali, e non potete immaginare com’era scomodo far coppia con lui in questa o quella danza.

Miss Marple e i tredici problemiLingotti d’oro (Ingots of Gold)
Protagonisti: Miss Marple, Raymond West, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick. Tipo di crimine: Aggressione. Furto e rapina. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: A raccontare è Raymond West. La sua storia è ambientata in Cornovaglia dove lui si è trovato coinvolto in una vicenda riguardate un antico galeone, la sparizione di numerosi lingotti d’oro e una serie di ambigui personaggi. Frase memorabile: Nessun giardiniere lavora il lunedì di Pentecoste, lo sanno tutti.

Sangue sul lastricato (The Bloodstained Pavement)
Protagonisti: Miss Marple, Raymond West, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick. Tipo di crimine: Omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: I personaggi ascoltano il racconto di Joyce Lemprière, anch’esso ambientato in Cornovaglia come il precedente. Joyce, pittrice, mentre è intenta a dipingere un quadro nella locanda di un piccolo villaggio, resta colpita dalla visione di alcune macchie di sangue sul lastricato che lei, quasi inconsciamente, finisce per inserire nel dipinto. Ventiquattr’ore dopo la sua “visione” qualcuno morirà. Curiosità: La trama presenta alcune affinità con il romanzo Corpi al sole con protagonista Hercule Poirot. Frase memorabile: Ricordo la signora Green, seppellì cinque figli e ognuno di loro era assicurato. È naturale che nascano dei sospetti.

Miss Marple e i tredici problemiMovente contro occasione (Motive v Opportunity)
Protagonisti: Miss Marple, Raymond West, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick. Tipo di crimine: Sedute spiritiche a scopo di truffa. Sparizione di un testamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: A raccontare è il signor Petherick. La sua vicenda riguarda un suo ex cliente a cui è morta la nipotina alla tenera età di undici anni. In seguito l’anziano ha preso con sé i figli del fratello per i quali, però, non nutre lo stesso profondo affetto. Durante un soggiorno alle terme, l’uomo conosce una sedicente medium che non esita a trasferirsi in casa sua asserendo di riuscire a stabilire un contatto con la defunta nipote. Frase memorabile: È un tranello, signor Petherick, proprio da avvocato!

L’impronta del pollice di San Pietro (The Thumb Mark of St Peter) Protagonisti: Miss Marple, Raymond West, Joyce Lemprière, Sir Henry Clithering, il dottor Pender, il signor Petherick. Tipo di crimine: Presunto omicidio per avvelenamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Miss Marple racconta al club del martedì la storia di sua nipote Mabel sospettata, dopo la morte del marito, di averlo avvelenato con dei funghi. Nella vicenda è coinvolta una pila di carpe. Frase memorabile: In un paesino come questo, la vita privata di ognuno è più o meno di pubblico dominio.

Miss Marple e i tredici problemiIl geranio azzurro (The Blue Geranium)
Protagonisti: Miss Marple, il colonnello Bantry, Dolly Bantry, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, Jane Helier. Tipo di crimine: Avvelenamento da cianuro. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il colonnello Arthur Bantry narra la storia di un suo amico la cui moglie, invalida e capricciosa, credendo alle previsioni di morte di una chiromante, inizia a essere perseguitata da un geranio azzurro che si palesa nella tappezzeria della sua stanza. Frase memorabile: Se io volessi uccidere qualcuno, non mi fiderei soltanto della paura.

La dama di compagnia (The Companion)
Protagonisti: Miss Marple, il colonnello Bantry, Dolly Bantry, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, Jane Helier. Tipo di crimine: Morte per annegamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il dottor Lloyd narra di un’esperienza da lui vissuta a Las Palmas, alle Canarie, quando gli capitò di assistere alla morte per annegamento di una dama di compagnia di una ricca signora inglese. Frase memorabile: La natura umana è quasi sempre la medesima, sia in un villaggio che in un qualsiasi altro luogo, ma in un villaggio ci sono più possibilità e c’è più tempo di vedere le cose da vicino.

Miss Marple e i tredici problemiI quattro indiziati (The Four Suspects)
Protagonisti: Miss Marple, il colonnello Bantry, Dolly Bantry, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, Jane Helier. Tipo di crimine: Caduta dalle scale. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Sir Henry Clithering racconta la storia di un funzionario del Servizio Segreto, morto in seguito a una caduta dalle scale apparentemente accidentale, e dell’impossibilità di individuare tra i quattro indiziati il vero responsabile. Frase memorabile: La più gentile delle fanciulle può compiere misfatti inenarrabili.

Una tragedia natalizia (A Christmas Tragedy)
Protagonisti: Miss Marple, il colonnello Bantry, Dolly Bantry, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, Jane Helier. Tipo di crimine: Omicidio con una calza piena di sabbia. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Miss Marple racconta di come è riuscita a far condannare un uomo che da tempo progettava l’omicidio dell’ingenua moglie. Frase memorabile: L’Hotel Hydro… un luogo infernale! Ti costringono ad alzarti presto e a bere acqua puzzolente, con un mucchio di vecchie befane sedute intorno.

Miss Marple e i tredici problemiL’erba della morte (The Herb of Death)
Protagonisti: Miss Marple, il colonnello Bantry, Dolly Bantry, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, Jane Helier. Tipo di crimine: Morte per avvelenamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Dolly Bantry, appassionata di giardinaggio, racconta agli ospiti di come una sera, nel corso di una cena, una giovane morì dopo aver mangiato anatra arrosto farcita, inavvertitamente, con foglie di digitale scambiate per salvia. Frase memorabile: I vegetariani dicono “Io non mangio mai carne” in un modo che vi fa andare la bistecca di traverso.

Un incidente al bungalow (The Affair at the Bungalow)
Protagonisti: Miss Marple, il colonnello Bantry, Dolly Bantry, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, Jane Helier. Tipo di crimine: Furto di identità e di gioielli. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Jane Helier narra una disavventura di cui è stata suo malgrado protagonista mentre si trovava impegnata in una tournée teatrale: un commediografo è finito invischiato in un furto dopo aver incontrato una donna che si spacciava per lei. Frase memorabile: Gli pseudonimi sono completamente gratis. Descrivete l’inquilino e gli darò un nome. Riferimenti: Riferimento alla pièce Smith di W. Somerset Maugham.

Morte per annegamento (Death by Drowning)
Protagonisti: Miss Marple, Sir Henry Clithering, il colonnello Bantry, Rose Emmott, Ispettore Drewitt. Tipo di crimine: Uccisione per annegamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Sir Henry Clithering, di nuovo ospite del colonnello Bantry e della moglie, viene contattato da Miss Marple che lo prega di dimostrare quanto da lei sospettato riguardo alla morte per annegamento di Rose Emmott. Miss Marple, infatti, teme che un innocente possa venire ingiustamente condannato e quindi chiede a Sir Henry di dimostrare i fatti che lei non può provare. Frase memorabile: Il marito non fa che criticare il governo e la moglie non parla che di bulbi.

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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (III)

 

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr Quin, 1930):

 

La quantità della mia produzione negli anni che vanno dal 1929 al 1932 è di tutto rispetto; oltre ai romanzi, infatti, ho pubblicato due raccolte di racconti, in una delle quali compariva il personaggio del Signor Quin. Questi racconti erano quelli che preferivo; non li scrivevo spesso, anzi, tra l’uno e l’altro passavano anche tre o quattro mesi, se non di più. […] Il personaggio del Signor Quin rientrava nello stesso filone delle mie poesie giovanili su Arlecchino e Colombina.
La sua presenza in una storia aveva unicamente una funzione catalizzatrice e influenzava le azioni degli altri personaggi. Da un piccolo fatto, da una frase irrilevante, si intuiva la sua vera natura; una figura d’uomo che si stagliava nella luce variopinta di una finestra, un essere che appariva o spariva improvvisamente. Il Signor Quin arrivava a difendere l’amore, dove era già stata la morte. Anche il Signor Satterthwaite, che era in un certo senso il suo emissario, diventò uno dei miei personaggi preferiti. (Cfr. Agatha Christie, La mia vita, traduzione di Maria Giulia Castagnone per Mondadori, Milano 1978, pp. 507-508).

Nota: Come affermato dalla stessa Agatha Christie, le storie di questa serie di racconti si contraddistinguono per una trama primaria incentrata sulla risoluzione di un omicidio e una trama secondaria riguardante la storia d’amore tormentata di uno dei personaggi. La comparsa del Signor Quin si verifica sempre quando il Signor Satterthwaite si trova a gestire una situazione drammatica o a riflettere su di essa; in un certo senso è come se rappresentasse la voce della sua coscienza e lo inducesse a porre attenzione a dettagli che altrimenti gli sfuggirebbero.

Curiosità: Il personaggio del Signor Satterthwaite entrerà in contatto con Hercule Poirot nel romanzo Tragedia in tre atti.
Nei primi racconti della raccolta, Satterthwaite dichiara di avere sessantadue anni mentre verso la fine ne ha sessantanove.

Contiene:
Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)È arrivato il Signor Quin (The Coming of Mr Quin)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Tom Evesham, Lady Laura Keene, Sir Richard Conway, Eleanor Portal. Tipo di crimine: Suicidio in seguito a omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La sera di San Silvestro, il Signor Satterthwaite, ospite in casa di amici, partecipa a una conversazione in cui si parla del Signor Derek Capel, defunto ex proprietario della dimora, morto alcuni anni prima per suicidio. Mentre Satterthwaite e gli amici conversano, si presenta alla porta tale Harley Quin affermando di essere rimasto vittima di un guasto alla macchina. Il nuovo ospite, con il suo atteggiamento, indurrà i presenti a riflettere sui dettagli di quel misterioso suicidio fino a spingerli a risolvere l’enigma. Curiosità: Il personaggio di Harley Quin, sia nel nome che nell’atteggiamento, richiama quello di Arlecchino. Frase memorabile: Molte donne brune si tingono i capelli per diventare bionde, ma non gli era mai capitato di vedere una donna bionda che li tingeva di nero. Riferimenti: Riferimento al detto Autres temps, autres moeurs (altri tempi, altre usanze) e alla canzone tradizionale scozzese Auld Lang Syne (Old long since).

L’ombra sul vetro (The Shadow on the glass)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Lady Cynthia Drage, Richard e Moira Scott, Jimmy Allenson, John Porter. Tipo di crimine: Omicidio plurimo. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite si trova a Greenways House con persone di varia estrazione sociale. Mentre conversa con loro, inizia a raccontare una storia legata al fantasma il cui volto si vede riflesso su un vetro della finestra della dimora. In seguito, si odono degli spari e, nel giardino privato, vengono rinvenuti i corpi di due degli ospiti assassinati mentre una terza ha la pistola in mano. A chiarire la faccenda ci penserà Harley Quin che farà la sua comparsa con la scusa di dover acquistare un quadro. Frase memorabile: “Gli Unkerton hanno un fantasma di famiglia?”.“Non è un fantasma degli Unkerton, ma un fantasma di Greenways. L’hanno comprato con la casa”. Riferimenti: Riferimento al musical edoardiano del 1903 The Orchid da cui è tratta la strofa Great big bears and tigers, We will have some tea, Tea for two, dear! citata parzialmente da Lady Drage: “Precisamente, grandi e grossi orsi e tigri…, come dice la canzone. Certo, attualmente è una gran celebrità, e gli Unkerton impazzirebbero per averlo tra loro, lui e la moglie!”.

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)All’insegna del Giullare (At the “Bells and Motley”)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Masters, William Jones, George Foster, Eleanor Le Coteau, Stephen Grant. Tipo di crimine: Scomparsa di un novello sposo. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite si sta recando a Marswick Manor da Sir George Foster ma, a causa di un guasto alla macchina, è costretto a fermarsi per qualche ora a Kirtlington Mallet. Mentre l’autista, Masters, cerca di risolvere la situazione con l’aiuto del meccanico, Satterthwaite entra nella locanda del Giullare dove incontra Harley Quin. I due cercheranno di risolvere il mistero di Richard Harwell, scomparso misteriosamente dopo il rientro dal viaggio di nozze con Eleanor Le Coteau. Frase memorabile: “Crede nel passato e non nel presente, perché?”. “Nel presente non c’è atmosfera”. Riferimenti: Riferimento al detto risalente al XVI secolo Happy’s the wooing that is not long doing (felice il fidanzamento che non dura a lungo).

La nube fatale (The Sign in the Sky)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Martin Wylde, Sir George Barnaby, Vivien Barnaby. Tipo di crimine: Omicidio a colpi di fucile. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite ha appena assistito a un processo per omicidio il cui imputato è stato giudicato colpevole. Riflettendo su quanto avvenuto, si dirige verso Soho ed entra in un ristorante chiamato Arlecchino. Con stupore, scopre che il suo tavolo preferito è già occupato dal Signor Quin e decide di raccontargli la storia dell’omicidio e di manifestargli i suoi dubbi riguardo alla colpevolezza del condannato. Avendo acquisito maggior certezza sulla probabile innocenza del giovane, Satterthwaite si lascia convincere da Quin a recarsi in Canada per interrogare una delle domestiche della vittima. Curiosità: Il titolo originale si riferisce a un “segno nel cielo” visto dalla domestica e da lei scambiato per la mano di Dio. Frase memorabile: “Lei ha assistito da spettatore ai drammi di altre persone. Non ha mai pensato di salire sul palcoscenico e di recitare una parte? Non si è mai visto nelle vesti dell’arbitro dei destini altrui, al centro del palcoscenico, con la vita e la morte nelle sue mani?”. 

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)Anche i croupier amano (The Soul of the Croupier)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Contessa Czarnova, Franklin Rudge, Elizabeth Martin. Tipo di crimine: Truffa. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite si trova a Montecarlo e inizia a osservare il comportamento della variegata umanità che incontra sul posto. In particolare rimane colpito dalla graziosa Elizabeth Martin, americana in viaggio in Europa con Franklin Rudge, che manifesta una certa gelosia per il legame tra quest’ultimo e la non più giovane Contessa Czarnova. Durante una puntata al Casinò, Satterthwaite incontra il Signor Quin che decide di organizzare un appuntamento al buio a sei per fare chiarezza sui sentimenti di ognuno. Frase memorabile: La vita si vive più o meno allo stesso modo ovunque, indossa semplicemente abiti differenti, ecco tutto. Riferimenti: Nel testo originale, il Signor Quin organizza un Hedges and Highways party, tradotto in italiano con Incontro alla cieca; in realtà il riferimento è probabilmente legato alla Bibbia, Luca 14:23: E il signore disse al servitore: Va’ fuori per le strade e lungo le siepi, e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena.

Alla Fine del Mondo (The World’s End)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Duchessa di Leith, Naomi Carlton-Smith, Signor Tomlinson. Tipo di crimine: Innocente condannato per furto. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Durante una gita in Corsica, organizzata dietro suggerimento della Duchessa di Leith, il Signor Satterthwaite si trova nella località di Coti-Chiavari; la signorina Naomi Carlton-Smith, che viaggia con loro, chiama quel posto La fine del mondo. Su un masso roccioso, Satterthwaite nota la presenza del Signor Quin, che si unisce al gruppo. Frattanto inizia a nevicare e tutti trovano riparo presso una vecchia locanda dove ci sono già tre persone coinvolte in passato in un episodio di furto che riguarda anche Naomi Carlton-Smith. Frase memorabile: Suppongo che in un posto come questo si venga una volta soltanto nella vita… un posto dal quale non si può più proseguire.

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)Una voce nel buio (The Voice in the Dark)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Lady Barbara Stranleigh, Beatrice Barron, Margery Gale. Tipo di crimine: Omicidio per annegamento in vasca da bagno e collasso cardiaco. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre il Signor Satterthwaite si trova a Cannes incontra Lady Barbara Stanleigh che gli esprime la sua preoccupazione per la figlia Margery. La giovane, ultimamente, sente delle voci che le ordinano di restituire quello che ha rubato e Lady Barbara, sapendo che Satterthwaite conosce persone specializzate in ricerca psichica, gli chiede di dare un’occhiata a Margery al suo rientro a Londra. Sul treno, Satterthwaite si imbatte in Harley Quin a cui in seguito chiede consigli sul da farsi. Frase memorabile: Io avere messaggio per tutti voi, gente. Vita qui essere allegra e bella. Noi tutti lavorare molto sodo. Aiutare chi non essere passato ancora in Aldilà.

Il volto di Elena (The Face of Helen)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Gillian West, Philip Eastney, Charlie Burns. Tipo di crimine: Omicidio programmato con gas inodore. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Satterthwaite si trova al Covent Garden per assistere a una rappresentazione dei Pagliacci. Qui, mentre cerca qualche graziosa dama con cui poter condividere il palco privato, incontra il Signor Quin. Prima della rappresentazione, Satterthwaite nota in platea una giovane dai capelli d’oro che paragona a Elena ed è contesa da due uomini. Il tragico triangolo amoroso spingerà uno dei corteggiatori a compiere un gesto estremo che però Satterthwaite riuscirà a prevedere. Frase memorabile: Pensò a Elena di Troia e si chiese se fosse stata una donna comune, benedetta, o maledetta, da un volto stupendo. Riferimenti: Oltre alla Cavalleria Rusticana e ai Pagliacci, il racconto contiene riferimenti al Faust di Christopher Marlowe e alla canzone folcloristica The Shepherd’s Song.

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)“L’Arlecchino morto” (The Dead Harlequin)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Frank Bristow, Lord Charnley, Colonnello Monkton. Tipo di crimine: Omicidio mascherato da suicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite visita una mostra alle Harchester Galleries. Qui è esposto un quadro intitolato L’Arlecchino morto che lo lascia sconvolto per la somiglianza del modello con il Signor Quin. L’uomo decide quindi di acquistare la tela e invitare a cena il pittore, Frank Bristow. Nel corso della serata, altri ospiti faranno la loro comparsa, tra cui il Signor Quin, e la conversazione si sposterà su un presunto suicidio avvenuto tempo prima con cui il quadro sembra avere molto a che fare. Curiosità: Dal racconto è stata tratta la pièce Someone at the Window, mai rappresentata né pubblicata. Frase memorabile: Se uno non si può permettere una Rolls Royce, deve andare in pullman.

L’uccello con l’ala spezzata (The Bird with the Broken Wing)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Madge Keeley, Roger Graham, David Keeley, Mabelle Annesley. Tipo di crimine: Impiccagione simulata per nascondere uno strangolamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre il Signor Satterthwaite si trova a un party nella piovosa campagna, il Signor Quin, tramite una seduta spiritica, lo induce ad accettare un invito nella dimora dei Keeley, dove pare rischi di consumarsi un dramma. Satterthwaite si reca sul posto e finisce coinvolto in un inaspettato caso di suicidio per impiccagione. Frase memorabile: Forse la morte non è il male peggiore. Riferimenti: Riferimento a En Svane (Un cigno) di Edvard Grieg (1843-1907).

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)L’uomo venuto dal mare (The Man from the Sea)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Manuel, Anthony Cosden, donna senza nome. Tipo di crimine: Tentato suicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Satterthwaite è in vacanza su un’isola spagnola dove finisce per incrociare Anthony Cosden, che sta meditando il suicidio a causa di un male incurabile, e una donna che desidera compiere il medesimo gesto per evitare di coinvolgere il figlio in uno scandalo. Grazie alla presenza, quasi soprannaturale, del Signor Quin, Satterthwaite riuscirà a salvare le vite di entrambi. Frase memorabile: Ho l’impressione che abbia recitato la parte della Provvidenza ancora una volta, a giudicare dalla sua faccia. Riferimenti: Riferimento a Tristano e Isotta.

Il sentiero di Arlecchino (Harlequin’s Lane)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, John e Anna Denman, Sergius Oranoff, Molly Stanwell. Tipo di crimine: Morte imminente per mano del destino. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Satterthwaite accetta di partecipare a un party in casa dei coniugi Denman da lui ritenuti persone grossolane. Sul posto, lungo un sentiero del giardino chiamato Il sentiero di Arlecchino che sbocca in un immondezzaio, Satterthwaite ritrova il Signor Quin la cui presenza, questa volta, non è determinata dal desiderio di salvare qualcuno ma da quello di portarselo via. Un ballo mascherato con Colombina e Arlecchino farà da sfondo alla vicenda. Frase memorabile: Tutte le donne sono uguali, non possono sopportare di sentir lodare un’altra donna. Riferimenti: In un passaggio Agatha Christie cita una “vecchia ballata irlandese” il cui titolo è Dark Sheila e che in realtà è una poesia scritta da lei e contenuta nella raccolta autopubblicata The Road of Dreams del 1924.

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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (II)

 

Tommy e Tuppence: in due s’indaga meglio (1929):

 

Non è propriamente una raccolta di racconti gialli, ma una raccolta di racconti che parodiano il genere giallo. Nel corso degli ultimi anni, il libro è stato ripubblicato poche volte – forse anche perché Tommy e Tuppence non godono della stessa fama di Hercule Poirot e Miss Marple – eppure meriterebbe una riscoperta. Non solo è divertente ma contiene molti riferimenti ai personaggi e agli autori della letteratura gialla in un vero e proprio gioco di rimandi.

Contiene:
Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglio
Una fata in salotto (A Fairy in the Flat)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Signor Carter, Albert. Tipo di crimine: Nessuno. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Dopo sei anni di matrimonio, Tommy e Tuppence, i detective improvvisati protagonisti del romanzo Avversario segreto, iniziano a manifestare una certa noia nei confronti della loro routine quotidiana. Tuppence, in particolare, vorrebbe avere l’occasione di lanciarsi in nuove avventure. Neanche a farlo apposta, poco dopo questa sua affermazione si presenta da loro il Signor Carter che gli chiede di assumere la direzione dell’Agenzia Investigativa Internazionale, in precedenza diretta da Theodore Blunt, ora “ospite” delle patrie galere. Il Signor Carter raccomanda a Tommy e Tuppence di prestare attenzione ad alcune lettere azzurre con francobollo russo e a tutti coloro che dovessero fare riferimento al numero sedici, cifra nascosta sotto i francobolli delle buste e visibile quando li si inumidisce. Curiosità: Il titolo si riferisce a una macchiolina bianca presente su una foto scattata da Tommy che ricorda la forma di una fata. Frase memorabile: “Pensa che bellezza… Sentiamo battere furiosamente alla porta, andiamo ad aprire e un morto entra barcollando”. “Tuppence, i morti non barcollano. Stanno fermi”. Riferimenti: Il racconto riprende lo stile dei racconti di Herbert G. Jenkins aventi per protagonista Malcolm Sage e contenuti nella raccolta Malcolm Sage, detective (1921).

La teiera (A Pot of Tea)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Lawrence St. Vincent. Tipo di crimine: Sparizione di una giovane. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Tommy e Tuppence prendono possesso dell’Agenzia Investigativa. Lui inizia a spacciarsi per Theodore Blunt, mentre Tuppence dichiara di essere la Signorina Robinson, sua segretaria. I primi casi che gli vengono affidati riguardano solo donne gelose che temono che il marito le tradisca, poi, un giorno, si presenta tale Lawrence St. Vincent che chiede loro di ritrovare una giovane scomparsa. Curiosità: Come il racconto precedente, lo scopo di questa storia è introdurre il “gioco” a cui in seguito si presteranno Tommy e Tuppence, e cioè indossare di volta in volta i panni di qualche celebre detective letterario. Frase memorabile: “È strano che ci siano così poche persone che si chiamano davvero Smith. Io non ne conosco neanche una. Eppure, su dieci persone che non vogliono dire chi sono, nove dicono di chiamarsi Smith. Sto scrivendo una monografia su questo argomento”. Riferimenti: Anche questo racconto riprende il Malcolm Sage di Herbert G. Jenkins.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioLa perla rosa (The Affair of the Pink Pearl):
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Signorina Kingstone Bruce. Tipo di crimine: Furto. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Tommy e Tuppence ricevono in agenzia la visita della Signorina Kingstone Bruce. Siccome la sera prima, durante una cena, una delle ospiti della sua famiglia ha perso una perla preziosa, la giovane, su consiglio di Lawrence St. Vincent, ha deciso di rivolgersi a loro. I due detective si recano nella dimora della famiglia Kingstone Bruce nel tentativo di scoprire chi poteva avere interesse a rubare la perla. Frase memorabile: “E ora, mon ami, usa le tue piccole cellule grigie, come direbbe Hercule Poirot, e dimmi che cosa ti suggeriscono quegli oggetti”. Riferimenti: Tommy e Tuppence qui recitano la parte del Dottor John Thorndyke e di Polton, suo assistente; entrambi sono personaggi creati da Richard Austin Freeman.

Un cliente sospetto (The Adventure of the Sinister Stranger)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Charles Bower. Tipo di crimine: Tentato furto di documenti. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il dottor Charles Bower si reca all’Agenzia Investigativa per sottoporre a Tommy e Tuppence un caso insolito: già due volte è stato contattato per casi urgenti per poi scoprire che le telefonate erano false e che, in sua assenza, i documenti dello studio erano stati messi sottosopra. Poiché il dottore è stato contattato una terza volta, ma è riuscito a scoprire l’inganno, chiede ai due detective di approfittare dell’occasione per smascherare il colpevole. Nel frattempo, nella sede dell’Agenzia arriva una delle lettere azzurre a cui il Signor Carter, nel primo racconto, aveva raccomandato di fare attenzione. Frase memorabile: “Ma che brutto carattere, lasciatemi finire di parlare. Vi sto spiegando che non posso scrivere perché ho le mani legate. Non sono uno di quei mostri che sanno scrivere col naso o coi gomiti”. Riferimenti: Tommy e Tuppence diventano Desmond e Francis Okewood, i fratelli detective protagonisti dei romanzi di Valentine Williams.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioIl signore vestito di carta (The Gentleman Dressed in Newspaper):
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Sir Arthur Merivale, Ispettore Marriot. Tipo di crimine: Omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Tommy e Tuppence, in seguito a un insolito annuncio apparso sul giornale, decidono di recarsi a un ballo mascherato. Qui notano una donna e un uomo vestiti rispettivamente da Regina di Cuori e Signore vestito di carta. Poco dopo, Tuppence scopre che la Regina di Cuori è stata pugnalata; un attimo prima di morire, la donna riesce a dire alla giovane detective: “È stato Bingo…”. Con l’aiuto dell’Ispettore Marriot, Tommy e Tuppence iniziano un’indagine per scoprire il colpevole. Frase memorabile: “Mi avevano insegnato che gli uomini, soprattutto i mariti, sono creature corrotte che pensano solo a bere, a ballare e far tardi la sera e che solo qualche moglie di eccezionale bellezza e intelligenza può vantarsi di aver sfatato questa leggenda. In realtà mi sono resa conto che tutte le mogli che conosco vorrebbero andare a ballare e hanno un marito che va a letto alle nove e mezzo”. Riferimenti: Durante il ballo mascherato, Tommy e Tuppence si travestono da McCarty e Riordan, investigatori nati dalla penna di Isabel Ostrander.

L’introvabile Signora Gordon (The Case of the Missing Lady)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Gabriel Stavansson. Tipo di crimine: Scomparsa di una donna. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Gabriel Stavansson, noto esploratore, chiede a Tommy e Tuppence di aiutarlo a rintracciare la sua fidanzata, Hermione Gordon, di cui ha perso le tracce dopo essere rientrato dall’ennesimo viaggio. La zia di lei, Lady Susan Clonray, gli ha detto che la donna aveva intrapreso una serie di viaggi e gli ha fornito una lista di indirizzi dove trovarla, ma nessuna delle persone residenti in quei posti l’ha mai vista. I due detective si mettono all’opera per rintracciare Lady Gordon. Frase memorabile: “Se vuoi fare lo Sherlock Holmes ti do una dose di cocaina, piuttosto, ma lascia stare quel violino. Non ti rendi conto che non riesci a ingannare nessuno?”. Riferimenti: La storia ricalca in parte la trama del racconto La scomparsa di Lady Frances Carfax di Sir Arthur Conan Doyle.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioA moscacieca (Blindman’s Buff)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Il duca di Blairgowrie. Tipo di crimine: Sequestro di persona. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre Tuppence e Tommy si trovano in un ristorante, in cui quest’ultimo sta sperimentando, con una mascherina sugli occhi, quanto possa essere difficile non possedere la vista, vengono avvicinati da tale Duca di Blairgowrie che asserisce di essere in pensiero per la figlia rapita e di avere bisogno del loro aiuto. In realtà, è una trappola legata alle misteriose lettere azzurre di cui si è già accennato nel primo racconto. Frase memorabile: “Non puoi aspettarti un omicidio o una rapina tutti i giorni, sii ragionevole. Piuttosto penso che quando il lavoro langue dovremmo approfittarne per allenarci un po’ in casa tutte le mattine. Ci farebbe bene alla salute”. “Cento piegamenti sulle ginocchia davanti alla finestra aperta?”. Riferimenti: Tommy interpreta il ruolo di Thornley Colton, investigatore cieco creato da Clinton H. Stagg, mentre Tuppence entra nei panni dell’assistente.

Un uomo nella nebbia (The Man in the Mist)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Marvyn Estcourt (detto Maciste), Gilda Glen Tipo di crimine: Omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Tommy e Tuppence si trovano poco lontano da Londra dopo aver fallito una missione. Tommy è vestito da prete. Mentre sono in un bar, in attesa del treno per Londra, incontrano Maciste, vecchio amico di Tommy, che gli dice che per recarsi in stazione devono passare da Morgan Avenue, strada lungo la quale, verso sera, sembra passare un poliziotto fantasma. I due detective imboccano la via e in effetti, odono dei passi, ma nel frattempo, in una casa proprio lì vicino, è stata assassinata una donna. Frase memorabile: “Altro che Padre Brown”, brontolò, “E pensare che avevo anche l’ombrello giusto”. Riferimenti: Tommy veste i panni di Padre Brown, frutto della fantasia di G. K. Chesterton.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioI fringuelli (The Crackler)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Ispettore Marriot, Maggiore Laidlaw. Tipo di crimine: Falsificazione di banconote. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: L’ispettore Marriot chiede a Tommy e Tuppence di smascherare una banda di falsari. Poiché l’ispettore ritiene che i signori Laidlaw fungano da veicolo per lo spaccio di banconote, i due detective entrano nella loro cerchia di amici e iniziano la caccia ai “fringuelli”, i falsari appunto. Frase memorabile: “Mentre segnavo la porta con una croce, e voi eravate tanto occupato a divertirvi alle mie spalle, ho rovesciato a terra una bottiglietta di valeriana. Ha un cattivo odore, ma ai gatti piace, e quando Albert è arrivato con la polizia, una folla di gatti gli ha indicato qual era la porta giusta”. Riferimenti: La storia segue lo stile dei racconti polizieschi di Edgar Wallace.

Il mistero del campo di golf (The Sunningdale Mystery)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Capitano Sessle, Doris Evans. Tipo di crimine: Omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre Tommy e Tuppence stanno facendo colazione in un bar, decidono di discutere di un omicidio avvenuto di recente: il mistero di Sunningdale. Il capitano Sessle è stato trovato cadavere su un campo da golf, trafitto dallo spillone di un cappello. Analizzando tutti i dettagli del caso e le dichiarazioni dei testimoni, i due si renderanno conto che le apparenze ingannano. Frase memorabile: “Gli uomini sono sempre indietro di anni con la moda, ragionano secondo schemi fissi, non hanno elasticità, per loro spilloni e forcine sono “armi femminili”. Può darsi che sia stato così tanto tempo fa, ma adesso no. Io, per esempio, non ho mai usato né spilloni né forcine”. Riferimenti: Tuppence veste i panni di Polly Burton e Tommy quelli del vecchio nell’angolo, protagonisti della serie di racconti Il vecchio nell’angolo. Dodici misteri della Baronessa Orczy. Esattamente come nella raccolta, i due risolvono il mistero senza muoversi dal tavolino del bar.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioLa morte è di casa (The House of Lurking Death)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Lois Hargreaves. Tipo di crimine: Tentativo di avvelenamento con arsenico. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Lois Hargreaves si reca all’Agenzia Investigativa per informare Tommy e Tuppence di un evento spiacevole accaduto a casa sua. La giovane ha ricevuto una scatola di cioccolatini ma, dopo averli distribuiti agli ospiti, tutti si sono sentiti male. Dalle analisi è risultato che i cioccolatini contenevano arsenico. Episodi di questo tipo si erano già verificati nella zona in cui la giovane risiede ma, stavolta, teme che sia stato qualcuno all’interno della sua stessa casa a compiere il gesto. Tommy e Tuppence iniziano un’indagine tra i parenti più stretti. Frase memorabile: Il tempo scorre veloce. Inseguirò i miei nemici, li raggiungerò e non mi volterò indietro finché non li avrò distrutti. È scritto: la parola del Signore è scesa su di me. Io sono il flagello di Dio!”. “Matta come una cavalla”, bisbigliò Tommy. Riferimenti: La storia è strutturata come un racconto di Alfred Edward Woodley Mason avente per protagonista l’ispettore Hanaud.

Un alibi perfetto (The Unbreakable Alibi)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Montgomery Jones, Una Drake. Tipo di crimine: Nessuno. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Montgomery Jones si è follemente innamorato di tale Una Drake e ha scommesso con lei di riuscire a smontare l’alibi perfetto che si è creata. Se vincerà, potrà chiederle qualsiasi cosa anche di sposarla. Siccome l’uomo non spicca per intelligenza, pensa bene di chiedere a Tommy e Tuppence di aiutarlo. Secondo l’alibi, la giovane, lo stesso martedì sera, era presente in due posti diversi, a chilometri di distanza, ed è stata vista da numerosi testimoni. Sarà Tuppence a svelare l’enigma. Frase memorabile: “Si fa così: mostriamo quattro o cinque foto ai camerieri dei ristoranti e degli alberghi, e loro scelgono quella giusta”. “Sei sicura che scelgano quella giusta?”. “Nei libri capita sempre così”. Riferimenti: Racconto che segue lo stile di Freeman Wills Crofts, noto per aver creato il detective Joseph French e per le storie incentrate sugli alibi perfetti.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioLa Casa Rossa (The Red House)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Monica Deane, Dottor O’Neill. Tipo di crimine: Nessuno. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Monica Deane, giovane con madre invalida, ha da poco ereditato una casa. Poiché la dimora ha molte più stanze della loro attuale residenza, lei e la madre vorrebbero trasformarla in una pensioncina per ricavarci qualche guadagno. Nella casa, però, hanno iniziato a verificarsi strani fenomeni che si presumono essere attribuibili a qualche poltergeist. Tale Dottor O’Neill si è offerto di risolvere il problema previo acquisto della dimora e Monica sospetta che in realtà l’uomo sia solo interessato ad appropriarsene. Tommy e Tuppence si recano sul posto e iniziano a indagare. Pian piano si rendono conto che, molto probabilmente, l’ex proprietaria della casa vi aveva nascosto all’interno una fortuna che tutti vogliono. Frase memorabile: “Natale viene una volta all’anno. Lo dicevano le nostre nonne, e qualcosa di vero c’è”. Riferimenti: La trama riprende le storie narrate da Anthony Berkeley Cox, con protagonista il detective Roger Sherringham.

Gli stivali dell’ambasciatore (The Ambassador’s Boots)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Randolph Wilmott. Tipo di crimine: Nessuno. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Randolph Wilmott, ambasciatore americano in Gran Bretagna, è appena rientrato da un viaggio nel suo paese. Durante il ritorno, una delle sue sacche è stata scambiata con quella di Ralph Westerham, senatore. Quest’ultimo, accortosi dell’errore, ha mandato il suo domestico in casa Wilmott in modo da rimettere le cose a posto. Il problema è che il giorno seguente, quando l’ambasciatore ha incontrato per caso il senatore, è venuto fuori che non c’era mai stato alcuno scambio di sacche e che Westerham non aveva mai mandato il suo domestico in casa Wilmott. Di conseguenza, l’ambasciatore decide di contattare Tommy e Tuppence per capire cosa si nasconde dietro questo insolito evento. Frase memorabile: “Per essere come lui dovresti passare la giornata in mezzo a cadaveri con la testa fracassata e le membra spezzate”. Riferimenti: Il detective ed esperto di medicina Reginald Fortune, personaggio nato dalla penna di Henry Christopher Bailey, è la fonte d’ispirazione di questo racconto.

Tommy e Tuppence: in due s'indaga meglioL’uomo numero sedici (The Man Who Was No. 16)
Protagonisti: Tommy e Tuppence Beresford, Albert, Signor Carter. Tipo di crimine: Nessuno. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Carter informa Tommy e Tuppence di essere molto fiero del loro lavoro, tuttavia, li prega di stare attenti perché un agente russo, Numero Sedici, maestro nell’arte del travestimento, è sulle loro tracce. Lo scopo, adesso, è riuscire a catturarlo. Tornati in agenzia, i due detective scoprono che le pagine del calendario sono state strappate e che ora indica la data di domenica 16. Poco dopo, si presenta da loro il Principe Vladiroffsky, un uomo che possiede tutte le caratteristiche annunciategli da Carter in precedenza. Frase memorabile: Mon ami… ci troviamo in una circostanza estremamente grave. Ricordi l’uomo che veniva indicato con il numero quattro? Quello che schiacciai come un guscio d’uovo sulle Dolomiti… con l’aiuto di un po’ di esplosivo, bien entendu”. Riferimenti: In questo caso Agatha Christie parodia la sua stessa opera prendendo di mira Hercule Poirot e il romanzo Poirot e i quattro.

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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (I)

Inizio a riportare qui di seguito le sintesi dei racconti di Agatha Christie. Poiché i testi sono numerosi, ho deciso di suddividere le sintesi per volume (quindi pubblicando un post per ognuno di essi) in modo da facilitare la lettura. Una volta completate tutte le sintesi, le riunirò come avvenuto per le sintesi delle opere.

Hercule Poirot indaga (Poirot investigates, 1925), contiene i seguenti undici racconti:

 

Il caso della stella d'occidenteIl caso della Stella d’Occidente (The Adventure of The Western Star):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Mary Marvell, Gregory Rolf, Lord e Lady Yardly. Tipo di crimine: Furto. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: La signora Marvell riceve una serie di lettere in cui le si intima di restituire il diamante Stella d’Occidente, regalatole anni prima dal marito, Gregory Rolf, e, a quanto sembra, appartenente a un idolo di cui costituiva l’occhio sinistro. Intenzionata a non cedere al ricatto, la signora Marvell si reca da Poirot. Anche Lady Yardly, però, che in passato sembra aver avuto una relazione col marito della signora Marvell, possiede un diamante simile, la Stella d’Oriente, proveniente dall’occhio destro dell’idolo di cui sopra. Su suggerimento di Mary Cavendish, già vista nel romanzo Poirot a Styles Court, Lady Yardly si reca da Poirot, ma trova Hastings che finisce per credere che anche lei stia subendo un ricatto. Poirot riuscirà così a capire l’imbroglio alla base del mistero. Frase memorabile: “Permettete, madame?”. Prese il gioiello in una mano e lo esaminò attentamente, poi glielo restituì con un lieve inchino. “Una magnifica pietra… senza il minimo difetto. Ah, cent tonnerres! E ve lo portate in giro comme ça!”.

La tragedia di Marsdon Manor (The Tragedy at Marsdon Manor):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Il signor Maltravers, il Capitano Blake. Tipo di crimine: Omicidio compiuto facendo credere che la vittima sia morta di ulcera gastrica con conseguente emorragia interna. In realtà l’arma è un fucile utilizzato normalmente per sparare alle cornacchie. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Il direttore di una compagnia assicurativa, amico di Poirot, chiede all’investigatore belga di indagare sulla morte del signor Maltravers, deceduto poco tempo dopo aver stipulato un’assicurazione sulla vita per una forte somma. Poirot e Hastings si recano quindi in Essex, a Marsdon Manor, dove è morto l’uomo, e cercano di capire se si tratta di una disgrazia o di un omicidio. Curiosità: Come nei romanzi Un messaggio dagli spiriti o Un cavallo per la strega, Agatha Christie ricorre all’utilizzo di elementi soprannaturali che alla fine trovano spiegazioni logiche. Frase memorabile: “Anche se so che le convenzioni prevedono che una donna debba manifestare il proprio dolore per la morte del marito, non mi sono piaciute per niente quelle palpebre così eccessivamente arrossate. Non le avete notate, Hastings? No? Ve lo dico sempre, voi non vedete mai nulla!”.

Un appartamento a buon mercatoUn appartamento a buon mercato (The Adventure of the Cheap Flat):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, i signori Robinson, l’ispettore Japp. Tipo di crimine: Furto con conseguente omicidio. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Durante una festa, in cui si parla di case e appartamenti, Hastings conosce i signori Robinson e scopre che hanno acquistato un appartamento a Knightsbridge per un prezzo incredibile. Una volta rientrato, narra la vicenda a Poirot che, incuriosito, decide di indagare. I due si recano all’indirizzo dove si trova l’appartamento e il portiere gli comunica che i Robinson vivono là da sei mesi e non da qualche giorno, come asseriva la signora Robinson. Poirot intuisce che c’è qualcosa che non va e, con uno stratagemma, trova il modo di introdursi nell’appartamento a piacimento. Nel frattempo, l’ispettore Japp informa l’investigatore del furto di una serie di importanti piani navali da parte di alcune spie. Ben presto, Poirot si accorgerà che le due vicende sono collegate. Frase memorabile: Tirò con decisione la fune del montacarichi. “Scenderemo con i bidoni della spazzatura. Nessuno ci noterà. Il concerto della domenica, la passeggiata al parco della domenica o il pisolino della domenica dopo l’abituale pranzo inglese della domenica a base di rosbif, tutto questo distrarrà l’attenzione da ciò che farà Hercule Poirot. Andiamo, amico mio”.

Il mistero di Hunter’s Lodge (The Mystery of Hunter’s Lodge):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Roger Havering, l’ispettore Japp. Tipo di crimine: Omicidio a scopo economico. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Mentre Poirot è a letto con l’influenza, lui e Hastings ricevono la visita di Roger Havering a cui è stato comunicato che lo zio, Harrington Pace, è stato assassinato. Per risolvere il mistero, l’uomo ha bisogno di un detective, ma siccome Poirot è allettato è Hastings a recarsi sul posto. Si scopre così che Harrington Pace è stato ucciso da un colpo di pistola. Hastings, che nel frattempo ha incontrato l’Ispettore Japp, inizia a interrogare la moglie di Havering, presente sulla scena, e la domestica e poi ritorna, con le informazioni, da Poirot. Quest’ultimo si fa descrivere nei dettagli le due donne e arriva alla conclusione che si tratti di un imbroglio orchestrato per impossessarsi dell’eredità di Harrington Pace. Le prove, tuttavia, non sono sufficienti e i colpevoli sembrano farla franca, salvo poi venire colpiti dalla giustizia divina. Frase memorabile: “Dopotutto”, mormorò Poirot, “è possibile che stavolta io non muoia”. Poiché venivano da un malato di influenza, ormai convalescente, accolsi quelle parole come rivelatrici di un benefico ottimismo.

Un furto da un milione di dollari in obbligazioniUn furto da un milione di dollari in obbligazioni (The Million Dollar Bond Robbery):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Esmée Farquhar, Philip Ridgeway, il signor Vavasour. Tipo di crimine: Furto. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Un milione di dollari in obbligazioni, trasportate a bordo del transatlantico Olympia e destinate a New York, sono state rubate. Hercule Poirot riceve la visita di Esmée Farquhar, fidanzata di Philip Ridgeway, incaricato del trasporto delle obbligazioni, che gli chiede di aiutarla a dimostrare l’assoluta mancanza di responsabilità del giovane nel furto appena avvenuto. Le obbligazioni erano state contate, in presenza di Ridgeway, e poi sistemate in un contenitore sigillato, a sua volta rinchiuso all’interno di un baule, da cui poi sono state sottratte. Poirot riuscirà a dimostrare che le cose non stanno come sembrano. Frase memorabile: “Il caso è perfettamente chiaro all’intelligenza di Hercule Poirot. Ma, a beneficio di quelli che non sono stati molto dotati dal buon Dio – per esempio l’ispettore McNeil – sarebbe forse meglio fare alcune indagini per stabilire i fatti. Bisogna avere un po’ di considerazione per le persone meno dotate”.

La maledizione della tomba egizia (The Adventure of the Egyptian Tomb):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Lady Willard, Tipo di crimine: Omicidio per avvelenamento. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Poco dopo la scoperta e l’apertura della tomba di Men-her-Ra, sir John Willard e il signor Bleibner, responsabili del rinvenimento, muoiono in circostanze misteriose: il primo per attacco cardiaco e il secondo per avvelenamento del sangue. Alle due morti segue il suicidio del nipote di Bleibner che si spara un colpo di pistola. Tutti pensano che si tratti della maledizione della tomba. Lady Willard, il cui figlio è partito per l’Egitto per continuare l’opera del padre, teme per la sorte del giovane e contatta Poirot. Poirot e Hastings, dopo aver raccolto informazioni sul suicidio del nipote di Bleidner, partono per l’Egitto e si uniscono alla spedizione. Qui, vengono a sapere del decesso di un’altra persona: un americano che ha contratto il tetano. Il buonsenso di Poirot, tuttavia, aiuterà l’investigatore belga a capire che la maledizione non esiste. Frase memorabile: Sorvolo sullo spettacolo di Poirot sul cammello. Cominciò gemendo e lamentandosi e finì urlando, gesticolando e invocando la Vergine Maria e ogni santo del calendario. Alla fine smontò ignominiosamente e concluse il viaggio su un piccolo mulo. Devo ammettere che un cammello al trotto non è uno scherzo per un dilettante.

Il furto di gioielli al Grand MetropolitanIl furto di gioielli al Grand Metropolitan (The Jewel Robbery at the Grand Metropolitan):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, il signore e la signora Opalsen. Tipo di crimine: Furto. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Hastings riesce a convincere Poirot a prendersi un periodo di riposo e a recarsi con lui a Brighton, al Grand Metropolitan Hotel. Qui conoscono i signori Opalsen. Il signor Opalsen è un agente di Borsa che ha approfittato del boom petrolifero per arricchirsi; la moglie, invece, spende il denaro del marito in gioielli da collezione. La donna racconta a Poirot di possedere delle magnifiche perle, perfettamente identiche, che desidera mostrargli. Pochi istanti dopo, però, si scopre che sono state rubate. Ben presto, l’investigatore belga si accorgerà di avere a che fare con due ladri professionisti. Frase memorabile: “Un buon cuore vale tanto quanto tutte le piccole cellule grigie”.

Il rapimento del Primo Ministro (The Kidnapped Prime Minister):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Lord Estair, Bernard Dodge, l’ispettore Japp. Tipo di crimine: Rapimento. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Hercule Poirot viene ingaggiato per risolvere una grave crisi di governo: il primo ministro, diretto a una segreta conferenza di pace organizzata per il giorno seguente a Versailles, è stato rapito. Il segretario del ministro viene in seguito ritrovato stordito dal cloroformio e imbavagliato. Poirot scopre che, prima del rapimento, il ministro era stato aggredito da uomini mascherati che lo avevano ferito, ma qualcosa non lo convince e, durante le indagini, anziché unirsi al gruppo di ricerca si chiude in albergo. Ne uscirà ore dopo pienamente consapevole del luogo in cui si trova l’uomo. Frase memorabile: “Dovete telegrafare subito in Francia, se ci andrete di persona arriverete troppo tardi”. “Purtroppo, amico mio, ci sono cose che non possono essere spedite per telegramma”.

La sparizione del signor DavenheimLa sparizione del signor Davenheim (The Disappearance of Mr. Davenheim):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, la signora Davenheim, l’ispettore Japp. Tipo di crimine: Rapimento simulato e scambio di identità. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: L’ispettore Japp si reca da Poirot e gli parla della scomparsa del Signor Davenheim, socio anziano di una famosa banca d’affari. Poirot scommette con l’ispettore di essere in grado di risolvere il caso in una settimana senza muoversi dalla sedia. Japp si reca quindi ogni giorno da lui per aggiornarlo sui fatti scoperti dalla polizia e per vedere a quali conclusioni arriva l’investigatore belga. Alla fine, Poirot capirà che l’uomo che tutti stavano cercando era già nelle mani della polizia. Frase memorabile: “Le categorie di scomparsa sono tre: la prima, la più comune, è la scomparsa volontaria; la seconda è il caso, di cui si fa molto abuso, della “perdita di memoria”, che qualche volta, anche se raramente, è autentica; la terza è l’omicidio con eliminazione, più o meno riuscita, del cadavere”. Curiosità: Anche nel romanzo Sfida a Poirot (The Clocks, 1963) l’investigatore belga risolve un caso senza muoversi dalla poltrona.

La disavventura di un nobile italiano (The Adventure of the Italian Nobleman):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Dottor Hawker, la signorina Rider, l’ispettore Japp. Tipo di crimine: Omicidio. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: Poirot e Hastings ricevono, di tanto in tanto, la visita del Dottor Hawker, loro vicino, e conversano amabilmente con lui. Una sera, durante una di queste visite, nella stanza irrompe la governante del dottore, la signorina Rider, che asserisce di aver ricevuto una telefonata durante la quale un uomo, il conte Foscatini, affermava di essere stato ucciso. Poirot, Hastings e il dottore si recano subito a casa del conte e lo trovano morto, ucciso da un colpo sferrato con una statuetta di marmo. Esaminando i resti della cena, servita per tre persone, Poirot riuscirà a trovare la chiave dell’enigma. Frase memorabile: Quando una persona ha particolarmente fretta, i taxi non si trovano mai.

Il caso del testamento mancanteIl caso del testamento mancante (The Case of the Missing Will):
Protagonisti: Hercule Poirot, Arthur Hastings, Violet Marsh, i signori Baker. Tipo di crimine: Nessuno. Narratore: Arthur Hastings in prima persona. Trama: La signorina Violet March, orfana, si reca da Poirot per proporgli un caso interessante: suo zio, da cui lei è stata cresciuta dopo la morte dei genitori, è morto da poco lasciando un testamento in cui mette chiaramente alla prova le sue doti: se entro un anno l’intelligenza della giovane non si sarà rivelata migliore di quella dello zio, tutto il patrimonio sarà devoluto in beneficienza. Molto tempo prima, la ragazza aveva avuto una discussione con il parente riguardo alla sua educazione: lei voleva studiare e lui asseriva l’assoluta inutilità, per una donna, di intraprendere un simile percorso. Violet si era poi laureata e lo zio, pur volendole bene, le aveva lasciato intuire che, prima o poi, l’avrebbe costretta a dimostrare le doti intellettive che asseriva di possedere. Poirot, intrigato dalla faccenda, accetta volentieri di aiutare la giovane a svelare il mistero. Frase memorabile: “Pur concedendo a vostro zio grandi capacità, le sue cellule grigie non possono aver avuto la qualità di quelle di Hercule Poirot!”.

Curiosità: Il volume fu pubblicato in America l’anno seguente. Il libro, però, conteneva altri tre racconti, La scatola di cioccolatini, La dama velata e La miniera perduta, che in seguito sarebbero stati inseriti nella raccolta I primi casi di Poirot (Poirot’s Early Cases, 1974).

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Parker Pyne indaga (Parker Pyne investigates)

Vede, per trentacinque anni della mia vita ho compilato statistiche in un ufficio statale. Adesso sono andato in pensione e mi è venuto in mente di sfruttare l’esperienza acquisita in un modo completamente nuovo. È tutto talmente semplice! L’infelicità può essere classificata sotto cinque voci diverse… non di più, glielo assicuro. E una volta che si conosce la causa della malattia, il rimedio non dovrebbe essere impossibile.
(Parker Pyne indaga, traduzione di Grazia Maria Griffini per Mondadori, 1982, p. 14)

Parker Pyne è uno dei personaggi meno noti, eppure più originali, di Agatha Christie. Nato dalla penna della scrittrice britannica nel 1932, e protagonista di una serie di dodici racconti, i primi sei ambientati a Londra e gli altri aventi come scenario il Medio Oriente, egli non è il classico detective privato ma piuttosto un investigatore della psiche che, con arguzia, umorismo e abilità, cerca di restituire la felicità ai propri clienti.

Parker Pyne

Nelle sue avventure si percepisce già la presenza di situazioni e personaggi che, in seguito, troveranno una loro collocazione all’interno della produzione letteraria della scrittrice: c’è la signorina Lemon, destinata a diventare la segretaria di Hercule Poirot (“Una cartelletta per lo schedario, signorina Lemon. E per favore, dica a Claude che molto probabilmente dovrò vederlo fra poco”. (p. 17)); c’è Ariadne Oliver, l’autrice di romanzi gialli personificazione di Agatha Christie, che in seguito prenderà parte a più di un’indagine del succitato Poirot (“Freda Clegg, Sì, credo che Freda Clegg andrà a meraviglia. Sarà meglio che ne parli con la signora Oliver”. (p. 31)); c’è l’Orient-Express che nel racconto Hai tutto quello che ti occorre? sembra anticipare quell’atmosfera cosmopolita che caratterizzerà il romanzo Assassinio sull’Orient-Express del 1934; ci sono le Porte di Damasco che ispireranno il romanzo omonimo, in inglese Postern of Fate, i cui protagonisti saranno Tommy e Tuppence Beresford (“La città di Damasco ha quattro grandi porte…”, il signor Parker Pyne si ripeté sottovoce le parole di Flecker, “La porta del Destino, il Cancello del Deserto, la Caverna della Calamità, il Forte della Paura. La Porta di Baghdad son io, l’Ingresso di Diarbekir”. […] “Non passarci sotto, Carovana, oppure se devi passarci, non cantare. Hai udito quel silenzio in cui gli uccelli sono morti eppure qualcosa cinguettava come un uccello? Passaci sotto, o Carovana, Carovana del Funesto Destino, Carovana della Morte!”. (p. 125)).

Parker PyneIl paragone potrà risultare azzardato, anche se non vuole essere in alcun modo negativo, ma la struttura dei primi sei racconti sembra l’antesignana delle storie narrate nella serie tv Fantasilandia (1978). Nella suddetta serie, Ricardo Montalbán, supportato dal nano Tatoo, si adopera in tutti i modi per soddisfare i desideri di felicità dei turisti sbarcati nella sua isola; in Parker Pyne indaga, il protagonista si avvale di numerosi collaboratori, e di qualche astuto stratagemma, per risolvere i problemi personali che tormentano i suoi clienti e far loro vivere situazioni paradossali in grado di renderli nuovamente fiduciosi.

Malgrado un’ironica misoginia di fondo (vedesi l’affermazione: “Le afflizioni dell’umanità possono venir facilmente classificate sotto pochissime voci principali. C’è la cattiva salute. C’è la noia. Ci sono le mogli che creano guai ai mariti. Ci sono i mariti che sono nei guai a causa delle mogli”. (p. 61)), Agatha Christie si diverte a creare un contesto in cui si muovono personaggi secondari che, a volte, assurgono al ruolo di coprotagonisti e portano scompiglio nel ben orchestrato piano del loro capo che non può far altro che adeguarsi. Nel Caso del marito scontento, ad esempio, la “donna fatale” Madeleine de Sara, assunta da Parker Pyne per far ingelosire la moglie del cliente, si rende involontariamente responsabile della rottura definitiva tra i due perché il cliente si innamora davvero di lei mandando a monte i buoni propositi del protagonista e determinando delle conseguenze a dir poco esilaranti.

Questa raccolta di racconti dimostra ancora una volta che Agatha Christie, oltre all’innegabile talento letterario, possedeva anche un notevole senso dell’umorismo e un ottimo spirito di osservazione per quanto riguarda la natura umana e le sue numerose sfaccettature.

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Agatha Christie e Il villino degli usignoli: un esempio di omicidio per suggestione

Philomel CottageTra i racconti brevi di Agatha Christie, Il villino degli usignoli (Philomel Cottage) merita una menzione particolare. Pubblicato per la prima volta nel 1934, nel Regno Unito, all’interno della raccolta Il mistero di Lord Listerdale e altre storie, di cui faceva parte anche il racconto La disgrazia (The Accident), viene poi ripubblicato, negli Stati Uniti, assieme a quest’ultimo, nel volume Testimone d’accusa e altre storie (1948) che ripropone i testi già presentati ne Il segugio della morte (1933). La conseguenza diretta di questa scelta è che, in Italia, i lettori che volessero leggerlo lo troveranno solo in Testimone d’accusa e altre storie, a differenza degli inglesi che lo leggono da anni all’interno di The Listerdale Mystery. A parte le “vicissitudini” di pubblicazione di cui sopra, un’altra peculiarità de Il villino degli usignoli è insita nella sua trama; si tratta, infatti, dell’unico racconto di Agatha Christie a esporre un caso di omicidio per suggestione.

I protagonisti della narrazione, Alix King e Gerald Martin, richiamano un po’ quelli che diventeranno i personaggi principali del romanzo Nella mia fine è il mio principio (Endless Night, 1967), ovvero il seduttore pericoloso che mira al costante miglioramento della sua posizione sociale, e la sedotta ingenua che si illude di aver trovato la tanto agognata serenità. Tuttavia, se Nella mia fine è il mio principio il lettore si ritrova a vivere le esperienze di un narratore onnisciente in prima persona psicologicamente instabile, ne Il villino degli usignoli ci si confronta con un narratore in terza persona che, pur descrivendo la situazione nei minimi dettagli, mantiene un certo distacco rispetto ai due protagonisti.

La trama non presenta intrecci complicati od oscuri segreti difficili da intuire, ma segue il normale evolversi di una qualsiasi storia gialla già nota. Eppure, è proprio nella sua semplicità che si nasconde il divertissement e un certo gusto per il macabro in grado di risvegliare la curiosità del lettore. Alix Martin è lo stereotipo perfetto della donna non più giovanissima che, dopo aver sacrificato buona parte della sua vita per accudire la madre malata, si ritrova di colpo sola, senza alcun affetto a cui aggrapparsi. Come spesso accade, la sua fragile condizione emotiva la induce a cedere facilmente alla corte di Gerald Martin che, guarda caso, inizia a mostrare un crescente interesse nei suoi confronti proprio poco tempo dopo che la donna ha incassato un’ingente eredità da una lontana cugina. Non credo di rovinare il piacere della lettura se dico che lo scopo del nuovo spasimante, e ben presto marito, è quello di eliminare la moglie e intascare i soldi. Tuttavia, Agatha Christie va oltre l’ovvietà e crea la suspense sfruttando uno dei migliori riferimenti intertestuali della sua letteratura:

Pensi che sia saggia, Alix… questa curiosità da camera di Barbablù? Ci sono state altre donne nella mia vita, sì. Non lo nego. Non mi crederesti, se lo negassi. Però ti posso giurare in tutta sincerità che nessuna di loro, mai, ha avuto un grande significato per me.
(Il villino degli usignoli, in Testimone d’accusa e altre storie, traduzione di Hilia Brinis, Grazia Maria Griffini e Giuseppe Lippi, Mondadori 1981, p. 145)

Citando la fiaba Barbablù, e in particolare la stanza dove egli uccideva le donne con cui aveva contratto matrimonio in precedenza, l’autrice inglese strizza l’occhio al lettore e gli fa capire la gravità della situazione in cui si trova la protagonista dando, però, contemporaneamente a quest’ultima la consapevolezza di cui aveva bisogno per cercare di sfuggire al suo aguzzino. Ed è proprio lo stratagemma che ella escogita per salvarsi a costituire la vera originalità della storia e a farne uno dei racconti migliori di Agatha Christie. SPOILER. Un altro dei riferimenti intertestuali utili a cogliere l’atmosfera della narrazione è il titolo originale del testo: Philomel Cottage. Il mito di Filomela, infatti, è uno dei più cruenti della storia della mitologia: dopo aver subito violenza ed essere stata mutilata della lingua dal cognato, Filomela riesce, con un ricamo, a informare dell’accaduto la sorella che si vendica dando in pasto al marito il proprio figlio. Per punizione la sorella viene trasformata in rondine, Filomela in usignolo e il cognato in sparviero; anche se secondo Dante (vedesi Purgatorio XVII 19-20: De l’empiezza di lei che mutò forma/ne l’uccel ch’a cantar più si diletta,/ne l’imagine mia apparve l’orma;) fu la sorella a essere trasformata in usignolo.

Love from a StrangerNel 1936, Frank Vosper ne trasse la pièce teatrale Love from a Stranger, rappresentata per la prima volta al New Theatre, ora noto come Noël Coward Theatre, il 31 marzo dello stesso anno. All’epoca lo Scotsman recensì così il testo: “Assistere alla rappresentazione di Love from a Stranger al New Theatre è come prendere parte a un ingegnoso gioco di prestigio. Lo spettatore è pienamente consapevole che quanto sembra accadere è quasi impossibile, eppure non può fare a meno di provare un fremito”. Nel 1937, il regista Rowland W. Lee ne trasse a sua volta un film dal medesimo titolo, noto negli Stati Uniti come A Night of Terror e in Italia come L’ora del supplizio (mentre nel 1947 l’americano Richard Whorf ne realizzerà una nuova versione chiamata L’affascinante straniero). La pellicola, tuttavia, presenta alcune notevoli variazioni rispetto al racconto di Agatha Christie. La protagonista, infatti, non eredita il denaro da una lontana cugina ma lo vince alla lotteria e inoltre il numero di personaggi che interagiscono con i due principali aumenta notevolmente. Ciononostante, rimane un film che merita di essere visto per la crescente tensione, le implicazioni psicologiche e il talento recitativo degli attori:

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