Quando Agatha Christie cita William Shakespeare

hamletLa prima domanda che, di persona o per lettera, viene rivolta a uno scrittore, è: “Da dove attinge le idee?”. Grande è la tentazione di rispondere: “Dai grandi magazzini”. Oppure: “Dal mercato rionale”. O, ancora, seccamente: “Dal pozzo di San Patrizio”.
Ormai si è largamente diffusa l’idea che gli scrittori abbiano scoperto una fonte miracolosa alla quale attingere a piene mani in qualunque momento.
D’altra parte non si può aggirare l’ostacolo rispolverando i versi di Shakespeare:
La fantasia, or dimmi,
da qual fonte scaturisce,
se dal cuore o dalla mente,
e come alimentata, come generata?
Rispondi, rispondi.
Si risponde semplicemente, con fermezza: “Dalla mia testa”.
Ma questo non è utile a nessuno. Se chi formula la domanda ci è simpatico, tuttavia, gli si può concedere qualche spiegazione. “Se un’idea sembra particolarmente attraente, se si ha la sensazione di poterne cavare qualcosa, allora la si esamina da tutti i lati, ci si giocherella, la si esaspera, la si smorza, le si dà gradualmente forma. Poi, naturalmente, bisogna metterla nero su bianco. E questo non è più tanto divertente; diventa una faticaccia. Come alternativa, si può riporre l’idea in un angolo del cervello, tenerla da parte, per usarla magari dopo un paio d’anni”.
(Agatha Christie, nell’introduzione a Passeggero per Francoforte, traduzione di Laura Grimaldi, 1971)

 

1) Corpi al sole (Evil under the Sun), riferimento generico alle Commedie di Shakespeare:
Hercule Poirot si rialzò lentamente e si guardò attorno. C’era sul suo viso un’espressione del tutto nuova. Un’espressione grave e severa.
Alla sinistra del camino vide uno scaffale con alcuni libri: una Bibbia, una copia molto sciupata delle Commedie di Shakespeare, Il matrimonio di William Ashe della signora Humphry Ward, La giovane matrigna di Charlotte Yonge, L’assassinio nella cattedrale di Eliot, Santa Giovanna di Shaw, Via col vento di Margaret Mitchell e La fiamma e la morte di Dickson Carr.
(pag. 122, traduzione di Alberto Tedeschi, Mondadori, 1947)

 

2) Miss Marple: Nemesi (Nemesis), riferimento al Macbeth:
Forse l’atmosfera sinistra era data dal numero tre. Veniva spontaneo pensare, oltre che alle tre sorelle di Cechov, alle tre streghe del Macbeth. Queste tre sorelle, però, non potevano essere paragonate alle streghe di Shakespeare. D’altra parte, i registi teatrali ne davano un’immagine sbagliata. Una volta aveva assistito alla tragedia con suo nipote Raymond e aveva criticato la rappresentazione delle streghe: avevano ridicoli cappelli e ali assurde dietro la schiena e si muovevano quasi a passo di danza. Lei avrebbe preferito vedere tre donne normalissime, magari tipicamente scozzesi. L’atmosfera sinistra si sarebbe avvertita molto di più.
(pag. 86, traduzione di Diana Fonticoli per Mondadori, 1972)

 

3) Un delitto avrà luogo (A Murder Is Announced):
A) Riferimento a Come vi piace:
“Sarebbe un’ottima Rosalinda” pensò automaticamente Craddock, che era un grande ammiratore di Shakespeare e aveva recitato la parte del malinconico Jacques con grande successo in una rappresentazione del Come vi piace in beneficenza per l’Istituto degli orfani della polizia. Ma gli bastò un attimo per correggere quella prima impressione.
(pag. 76, traduzione di Grazia Maria Griffini, Mondadori, 1958)
B) Riferimento a Sogno di una notte di mezza estate:
“Ti ricordi quella volta che hai recitato la parte di Ermia nel Sogno di una notte di mezza estate al collegio femminile? Recita. Metticela tutta. “Mani in alto!”, ecco la tua battuta… e cerca di non rovinarla dicendo subito dopo “per piacere”.
(pag. 148, traduzione di Grazia Maria Griffini, Mondadori, 1958)

 

4) Il mistero del Treno Azzurro (The Mystery of the Blue Train), riferimento a un verso della canzone del clown de La Dodicesima notte, Atto secondo, scena terza: Journeys End in Lovers Meeting:
“I viaggi finiscono nell’abbraccio degli innamorati”, citò Lenox con una risata. “Ma per me non sarà così.
“Sì… è vero. Ma voi siete giovane, più giovane ancora di quanto voi stessa non sappiate. Abbiate fiducia nel treno, mademoiselle, perché è le bon Dieu che lo guida”.
(pag. 315, traduzione di Giuseppe Settanni, Mondadori, 1940)

 

5) Miss Marple nei Caraibi (A Caribbean Mystery):
A) Riferimento implicito al Macbeth:
Mormorava tra i singhiozzi: “L’ho trovata… Era laggiù nei cespugli… Laggiù nei cespugli… e guarda le mie mani… guarda le mie mani”. Le tese ed Evelyn sussultò vedendo delle strane macchie scure. Nella penombra sembravano nere, ma lei sapeva che erano d’un rosso scuro.
(pag. 112, traduzione di Rosalba Buccianti per Mondadori, 1983)
B) Riferimento al suicidio di Ofelia nell’Amleto:
“Molly…”. L’uomo si lasciò cadere in ginocchio. Miss Marple vedeva ora chiaramente il corpo della giovane disteso per terra, la testa sotto il livello dell’acqua, i capelli biondi sparsi sullo scialle verde pallido tutto ricamato che le ricopriva le spalle. Le foglie sparse, l’acqua corrente del ruscello davano alla scena l’impressione di assistere alla morte di Ofelia nell’Amleto di Shakespeare.
(pag. 211, traduzione di Rosalba Buccianti per Mondadori, 1983)

 

shakespeare6) Assassinio sull’Orient Express (Murder on the Orient Express), riferimento a Come vi piace:
“Accennavo poc’anzi alla madre della signora Armstrong: era Linda Arden, celeberrima attrice; fra l’altro aveva nel repertorio parecchi drammi di Shakespeare. Pensi alla foresta di Arden e a Rosalinda, in Come vi piace, e vedrà dove l’attrice si è ispirata per il suo nome d’arte. Ma Linda Arden, il nome sotto il quale era nota in tutto il mondo, non era quello vero. Forse si chiamava Goldenberg; e molto probabilmente aveva nelle vene sangue tedesco con anche qualche goccia di sangue ebreo.
(pag. 193, traduzione di Alfredo Pitta per Mondadori, 1935)

 

7) La parola alla difesa (Sad Cypress), il titolo originale si riferisce a un verso della canzone del clown de La Dodicesima notte, Atto secondo, scena quarta (Come away, come away, death,/And in sad cypress let me be laid;/Fly away, fly away breath;/I am slain by a fair cruel maid./My shroud of white, stuck all with yew,/O, prepare it!/My part of death, no one so true/Did share it./Not a flower, not a flower sweet/On my black coffin let there be strown;/Not a friend, not a friend greet/My poor corpse, where my bones shall be thrown:/A thousand thousand sighs to save,/Lay me, O, where/Sad true lover never find my grave,/To weep there!).

 

8) Destinazione ignota (Destination Unknown), riferimento implicito a La dodicesima notte:
“Quei due”, rispose Jessop. “Offrii alla signora Craven un viaggio verso una destinazione ignota, ma direi che la meta del suo viaggio è stata quella di sempre, dopo tutto”.
Leblanc lo guardò per un momento, con l’aria di non capire, poi esclamò: “Ah! Già! Il vostro Shakespeare!”.
“Voi francesi siete molto istruiti” ribatté Jessop.
(pag. 193, traduzione di Magda Tincani per Mondadori, 1955)

 

9) Giorno dei morti (Sparkling Cyanide):
A) Riferimento a Romeo e Giulietta:
In quel momento lui detestò se stesso per essere caduto vittima, anche in piccola misura, del facile fascino di Rosemary. Provò quel che provava Romeo rievocando Rosalina dopo aver veduto Giulietta.
(pag. 53, traduzione di Alberto Tedeschi per Mondadori, 1947)
B) Riferimento all’Amleto, Atto quarto, scena quinta, battuta di Ofelia (There’s rosemary, that’s for remembrance. Pray you, love, remember. And there is pansies, that’s for thoughts):
“Ecco del Rosmarino per voi, Rosmarino per il ricordo”
(pag. 81, traduzione di Alberto Tedeschi per Mondadori, 1947)
C) Riferimento al Macbeth:
“Ci vuol altro che un’attrice camuffata da Rosemary per far perdere la testa a un simile assassino”.
“Ricordatevi che Macbeth era un delinquente incallito, eppure è crollato alla vista dell’ombra di Banco”.
“Già, ma perché aveva visto un autentico fantasma! E un fantasma genuino può portare con sé l’atmosfera di un altro mondo. Io credo nei fantasmi, lo confesso… ci credo da sei mesi… e specialmente in un determinato fantasma”.
(pag. 199, traduzione di Alberto Tedeschi per Mondadori, 1947)

 

10) Sento i pollici che prudono (By the Pricking of my Thumbs), il titolo si riferisce al Macbeth, Atto quarto, scena prima (SECOND WITCH By the pricking of my thumbs,/Something wicked this way comes./Open, locks,/Whoever knocks.).

 

11) Il ritratto di Elsa Greer (Five Little Pigs), Riferimento a Otello e a Romeo e Giulietta di William Shakespeare, atto secondo, scena seconda (If that thy bent of love be honourable,/Thy purpose marriage, send me word tomorrow,/By one that I’ll procure to come to thee,/Where and what time thou wilt perform the rite;/And all my fortunes at thy foot I’ll lay/And follow thee my lord throughout the world):
Si alzò avviandosi alla libreria. Prese un volume, ne sfogliò le pagine e lesse: Se questo tuo amore è onesto e mi vuoi come sposa, domani mandami a dire, da chi verrà da te, dove e in che giorno compiremo il rito, avrai allora ai tuoi piedi la mia sorte, e verrò con te, mio signore, in tutto il mondo.
“Amore e gioventù parlano qui per bocca di Giulietta. Non ci sono reticenze e indecisione, né la cosiddetta modestia virginale, ma coraggio, tenacia, e la crudele forza della gioventù. Shakespeare conosceva la gioventù. Giulietta sceglie Romeo, Desdemona vuole Otello. La giovinezza non ha dubbi, né timori, né orgoglio”.
(pag. 34, traduzione di Beata della Frattina per Mondadori, 1964)

 

12) Sono un’assassina? (Third Girl), riferimento al personaggio di Ofelia dell’Amleto di Shakespeare:
Ad ogni modo immagino che il discorso sugli investigatori nella vita reale sia proprio partito da lì: io mi sono messa a parlare di voi e questa ragazza era in piedi accanto a me ad ascoltare. Ecco perché mi è venuto in mente qualcosa quando l’avete definita un’Ofelia poco attraente. Ho pensato: “Un momento, chi mi ricorda?”. E poi mi è subito balenato in mente: “Ma certo! La ragazza a quel cocktail!”. Credo che facesse parte della famiglia, a meno che non la confonda con un’altra.
(pag. 22, traduzione di Grazia Maria Griffini, Mondadori, 2010)

 

13) Perché non l’hanno chiesto a Evans? (Why Didn’t They Ask Evans?), riferimento al Macbeth di Shakespeare:
“Sai” divagò Frankie “ho sempre sospettato che Lady Macbeth abbia indotto il marito a commettere quegli omicidi semplicemente perché annoiata, stanca della vita che conduceva, e anche di Macbeth. Lui doveva essere uno di quei tipi miti e inoffensivi che fanno morire di noia le proprie consorti. Ma, dopo aver commesso il primo omicidio, deve averci preso gusto, e al posto del complesso d’inferiorità di cui era vittima prima, ha preso il sopravvento l’egocentrismo”.
(pagg. 150-151, traduzione di Diana Fonticoli per Mondadori, 1940)

 

14) Poirot si annoia (Hickory Dickory Dock), riferimento intertestuale con sostituzione a una delle battute più celebri dell’Amleto di Shakespeare:
Poi aggiunse: “Parlare o non parlare? Questo è il problema!”.
Si versò un’altra tazza di caffè e tornò al tavolo dove stavano facendo la prima colazione tutti insieme.
(pag. 171, traduzione di Grazia Maria Griffini, 1956)

 

15) La domatrice (Appointment with Death):
A) Riferimento all’Amleto di Shakespeare, nello specifico alla battuta di Marcello nell’atto primo scena quarta (Something is rotten in the state of Denmark):
“Confesso di non capire completamente il motivo di questo colloquio”.
“Il dottor Gérard non ve lo ha spiegato?”
Sarah aggrottò le sopracciglia. “Non capisco il dottor Gérard, sembra che pensi…”
“Che “c’è del marcio in Danimarca…”
(pag. 135, traduzione di Grazia Maria Griffini per Mondadori, 1939)
B) Riferimento all’Amleto di Shakespeare, atto quarto, scena quinta, canto di Ofelia (How should I your true love know from another one? By his cockle hat and staff, And his sandal shoon. He is dead and gone, lady, He is dead and gone, At his head a grass-green turf, At his heels a stone. Oh, ho!):
Come potrei, io, il vostro fedele amore distinguere da un altro amore? Dal cappello con la coccarda e dal bordone, e dai sandali. Egli è morto e se n’è andato, signora, egli è morto e se n’è andato, una zolla di erba verde al capo, ai piedi una lastra di pietra. Oh, oh!
(pag. 257, traduzione di Grazia Maria Griffini per Mondadori, 1939)
C) Riferimento a Cimbelino di Shakespeare, atto quarto, scena seconda (fear no more the heat o’ the sun, Nor the furious winter’s rages; Thou thy worldly task hast done, Home art gone, and ta’en thy wages…):
Non temere più il caldo del sole; né le furiose tempeste dell’inverno; ormai hai compiuto il tuo dovere terreno, sei tornato a casa, e questo è il tuo compenso…
(pag. 260, traduzione di Grazia Maria Griffini per Mondadori, 1939)

 

16) Il Natale di Poirot (Hercule Poirot’s Christmas):
A) Riferimento al monologo di Lady Macbeth, nell’atto quinto scena prima del Macbeth di Shakespeare (Come out, damned spot!
Out, I command you! One, two. OK, it’s time to do it now.—Hell is murky! —Nonsense, my lord, nonsense! You are a soldier, and yet you are afraid? Why should we be scared, when no one can lay the guilt upon us? —But who would have thought the old man would have had so much blood in him?):
Si sentì un sospiro di orrore, poi due voci, che parlarono l’una dopo l’altra. E, cosa strana, le frasi pronunciate erano tutte e due delle citazioni.
Fu David a dire: “I mulini di Dio macinano lentamente…”.
E fu Lydia a mormorare: “Chi l’avrebbe mai detto che il vecchio avesse tanto sangue?”.
(pag. 78, traduzione di Oriella Bobba, Mondadori, 1940)
B) Riferimento al personaggio di Desdemona dell’Otello di Shakespeare e al personaggio di Mercuzio di Romeo e Giulietta:
“Il carattere della vittima ha sempre qualcosa che lo collega al delitto. È stata la natura schietta e fiduciosa di Desdemona a portarla alla morte. Se fosse stata una donna sospettosa, avrebbe subito capito le macchinazioni di Jago e le avrebbe sventate. Il temperamento di Mercuzio l’ha fatto finire contro la punta di una spada”.
(pag. 123, traduzione di Oriella Bobba, Mondadori, 1940)

 

17) Passeggero per Francoforte (Passenger to Frankfurt):
A) Citazione dal Macbeth di Shakespeare, atto quinto, scena quinta:
…È un racconto da un idiota narrato, carico di suoni e furia, e non significa niente.
(pag. 12, traduzione di Laura Grimaldi per Mondadori, 1971)
B) Riferimento a William Shakespeare e ai gemelli protagonisti di La dodicesima notte:
“Chi stai guardando? Pamela?”
“Sì. L’altro giorno pensavo a lei”.
“È sorprendente quanto vi assomigliavate. E sì che non eravate neanche gemelli. Va bene che a quanto dicono i gemelli di sesso diverso non sono mai molto simili”.
“Allora Shakespeare ha commesso un errore, con Viola e Sebastian”.
“Be’, i fratelli e le sorelle si assomigliano sempre, no? Tu e Pamela vi siete sempre assomigliati… fisicamente, intendo”.
(pag. 73, traduzione di Laura Grimaldi per Mondadori, 1971)

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