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Assassinio allo specchio adattato per il teatro

The Mirror CrackedIl presente articolo è tratto dal quotidiano The Guardian, 04 marzo 2019. L’autrice è Arifa Akbar. La traduzione è mia. Courtesy of Guardian News & Media Ltd.

In una stanza vuota, una donna anziana dorme su una poltrona, la caviglia distorta distesa su un poggiapiedi. Potrebbe essere un’istantanea della Gran Bretagna solitaria di epoca moderna. Ma la donna è Jane Marple e, mentre le luci si alzano, questo giallo di Agatha Christie del 1962 ambientato in un villaggio esplode in una vicenda ad alto numero di ottani praticamente inarrestabile.

La drammaturga Rachel Wagstaff e la regista Melly Still hanno dovuto compiere scelte temerarie in questo adattamento di alto concetto che in alcuni passaggi sembra un reboot della serie tv su Miss Marple.

Marina Gregg, starlet di Hollywood, si trasferisce a St Mary Mead e una paesana muore avvelenata durante un suo cocktail party. Mentre Miss Marple (Susie Blake) e l’Ispettore capo Dermot Craddock (Simon Shepherd) si mettono a fare le loro indagini, sul palcoscenico si ricorre a ogni tropo cinematografico: il cast riproduce l’istante dell’avvelenamento e replica altre scene cardine in slow motion, in modalità avanzamento veloce o con il replay. Il passato è raffigurato in istantanee con incluse esplosioni smorzate di musica al cardiopalma. La scenografia di Richard Kent presenta una parete di fondo trasparente che mostra altri avvenimenti drammatici attraverso silhouette o sequenze filmiche.

L’effetto generato è di incessante movimento, con gli attori che sembrano automi mentre prendono vita per poi ricadere o bloccarsi nell’immobilità. All’inizio, un personaggio chiede: “Sapete già chi è il colpevole?”. È difficile capire se la produzione vuole essere un omaggio ai gialli sullo schermo o farne la parodia attraverso un pastiche stilizzato.

Il finale mostra un delitto scaturito da una celata sofferenza, maternità e perdita, ma è privo di quella valuta emotiva di cui ha bisogno (e che il film del 1980 con Elizabeth Taylor e Angela Lansbury possedeva). Questo perché si ha l’impressione che gli attori siano stati diretti come ingranaggi del macchinario drammaturgico.

The Mirror Cracked (una scena)

La pièce presenta un’intelligente analisi delle donne di Agatha Christie, dalle madri anticonformiste alle figlie orfane di madre; accanto alle vulnerabilità della stessa Jane Marple nel suo essere un’anziana “zitella”. La Gran Bretagna in rapida evoluzione è ben colta nelle reazioni snob e scioviniste degli abitanti del villaggio ai nuovi complessi residenziali, al cameriere italiano di Hollywood e alla vista delle donne in pantaloni. Purtroppo, queste tematiche sono attenuate dal costante movimento. La conseguenza è una produzione frustrante, anche se non priva di audacia visiva e in grado, a volte, di stupire.

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Riferimenti ad Agatha Christie nella serie tv La signora in giallo

Lansbury (Miss Marple)Titolo della serie: Il titolo originale, Murder, She Wrote, è tratto dal romanzo di Agatha Christie 4.50 from Paddington, adattato per il cinema con il titolo Murder, She Said, in cui un’amica di Miss Marple assiste impotente a un omicidio attraverso il finestrino di un treno (nel film è Miss Marple stessa ad assistere al delitto). Poiché nella serie tv, Jessica Fletcher scrive romanzi gialli, il she said è diventato she wrote.

Stagione 1 Episodio 0: The murder of Sherlock Holmes (Chi ha ucciso Sherlock Holmes?)
La trama presenta molte attinenze con il racconto Il ballo della vittoria, di Agatha Christie, contenuto nella raccolta I primi casi di Hercule Poirot.

Stagione 1 Episodio 19: Armed Response (Clinica di lusso)
Il finale si ispira al romanzo Miss Marple: Giochi di prestigio.

Stagione 2 Episodio 07: A Lady in the Lake (Il mistero del lago)
L’episodio contiene un riferimento al personaggio di Stephen Norton presente in Sipario: L’ultima avventura di Poirot.

Stagione 2 Episodio 10: Sticks and Stones (Filo della morte)
La trama si ispira al romanzo Il terrore viene per posta.

Stagione 4 Episodio 16: Murder Through the Looking Glass (Omicidio allo specchio)
Nell’adattamento italiano il titolo ricorda parzialmente Assassinio allo specchio, romanzo di Agatha Christie nella cui versione cinematografica Angela Lansbury recitò nel ruolo di Miss Marple. Nella versione originale il titolo è invece un riferimento ad Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll.

Stagione 7 Episodio 7: The Return of Preston Giles (Il capro espiatorio)
Nell’episodio compare Lois Chiles che aveva già recitato al fianco di Angela Lansbury in Assassinio sul Nilo nella parte di Linnet Ridgeway Doyle, la vittima dell’omicidio.

Stagione 11 Episodio 11: An Egg to Die For (L’uovo di mezzanotte)
Jessica Fletcher risolve il caso scoprendo che le lettere cirilliche B e P corrispondono ai caratteri latini V e R. Hercule Poirot, nel racconto Doppio indizio contenuto nella raccolta I primi casi di Poirot, fa il contrario, scoprendo che V e R corrispondono alle lettere cirilliche B e P.

Stagione 11 Episodio 13: Death ‘N Denial (La statuetta di Nefertari)
Il titolo originale è la parafrasi di Assassinio sul Nilo, tratto da Poirot sul Nilo, in cui Angela Lansbury interpretava il ruolo della scrittrice alcolizzata Salomè Otterbourne. Uno dei personaggi dell’episodio si chiama Sally Otterburn.

Film per la tv: Il film del 2000, A Story to Die for, in italiano ha assunto il titolo Appuntamento con la morte in riferimento all’omonimo romanzo di Agatha Christie Appointment with Death che però, in italiano, è intitolato La domatrice.

Lansbury (Death on the Nile)Curiosità:

1) Se Agatha Christie sfrutta molto le nursery rhymes per i titoli dei suoi romanzi o per evidenziare il modo in cui i personaggi vengono assassinati, la serie tv La signora in giallo gioca con la storpiatura dei titoli degli episodi per invitare gli spettatori a indovinare il riferimento. Due esempi fra tanti From Russia with Blood, che riprende il titolo originale di 007: Dalla Russia con amore (From Russia with Love), e The Sound of Murder, che storpia Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music).
2) La serie contiene anche molti riferimenti, nei titoli o nelle trame, ai film interpretati in precedenza da Angela Lansbury, al mondo del cinema e del teatro, a ballate inglesi e irlandesi, a personaggi come Nero Wolfe, Perry Mason e Ellery Queen, a personaggi nati dalla penna di Stephen King, come Cujo, e alla letteratura per bambini, tra cui Biancaneve e Rosa rossa e Il mago di Oz.

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Assassinio allo specchio (The Mirror Crack’d from Side to Side)

Sintesi: A St Mary Mead, l’attrice Marina Gregg compra la residenza di Gossington Hall e vi si trasferisce con il marito. Durante una festa di beneficenza a favore dell’Ospedale St John, Heather Badcock, donna alquanto egocentrica, muore dopo aver sorbito un cocktail. La signora Dolly Bantry, cara amica di Jane Marple e vedova del Colonnello Bantry, discute della faccenda con lei e la vecchina decide così di intraprendere un’indagine in parallelo con quella dell’Ispettore Capo Craddock.

Curiosità:
1)
Il titolo originale è tratto da un verso del poemetto romantico di Lord Alfred Tennyson (1809-1892) The Lady of Shalott: The mirror crack’d from side to side; / “The curse is come upon me,” cried / The Lady of Shalott (Lo specchio si incrinò da parte a parte; / “Il fato ha già deciso la mia sorte”, / Di Shalott la Signora singhiozzò (traduzione di Lidia Ballanti per Mondadori, 1982)). Alla fine del romanzo, il personaggio di Miss Marple ne cita proprio il verso finale: But Lancelot mused a little space; / He said, “She has a lovely face; / God in his mercy lend her grace. / The Lady of Shalott. (Ser Lancillotto la rimira e tace, / E meditabondo pensa: È bella ancora / Che accolga Iddio di Shalott la Signora / Le sue colpe perdoni e le dia pace)
2) Il romanzo è dedicato all’attrice Margaret Rutherford per la quale Agatha Christie nutriva grande ammirazione benché non la trovasse molto adatta per il ruolo di Miss Marple. Allo stesso modo, Margaret Rutherford non si sentiva affatto a suo agio nei panni di un’investigatrice dilettante. I film che la videro protagonista sono quelli che più si allontanano dai romanzi originali della Christie.
3) La storia dell’attrice Marina Gregg, protagonista del romanzo, riprende la storia vera di Gene Tierney (1920-1991), la cui figlia Daria nacque con un grave ritardo mentale e con pesanti disabilità fisiche a causa della rosolia contratta dalla madre in gravidanza e trasmessale da una fan che non aveva rispettato la quarantena durante la malattia. L’episodio è narrato nei dettagli nell’autobiografia dell’attrice, Self-Portrait, pubblicata nel 1979.

Assassinio allo specchioRiferimenti intertestuali:
1) Riferimento al romanzo, avente sempre per protagonista Miss Marple, C’è un cadavere in biblioteca (1942):
Miss Marple spiegò modestamente che si era occupata di cose del genere una volta o due.
“Ho sentito dire che ci sono stati dei delitti proprio qui, in questo villaggio. Ne parlavamo l’altra sera al Bingo Club. Uno fu commesso a Gossington Hall. Io non comprerei mai una casa in cui è stato commesso un assassinio. Sono certa che sarebbe abitata dagli spettri”.
“Il delitto non fu commesso a Gossington Hall. Vi fu soltanto portato un cadavere”.
(pag. 19, traduzione di Lidia Ballanti per Mondadori, 1982)

2) Riferimento al personaggio di Sherlock Holmes, ideato da Sir Arthur Conan Doyle (1859-1930) e molto apprezzato da Agatha Christie:
Il dottor Haydock si alzò. “Ora devo andare. Quello che ci vorrebbe per lei, adesso, è un bel delitto, con tante complicazioni e misteri da risolvere”.
“Questa è un’offesa!”.
“Davvero? Eppure l’ho sempre considerata alla stregua di Sherlock Holmes. Forse è un po’ superato al giorno d’oggi. Ma non sarà mai dimenticato”.
(pag. 28, traduzione di Lidia Ballanti per Mondadori, 1982)

3) Riferimento alla raccolta di racconti Miss Marple e i tredici problemi (1932) in cui Miss Marple conosce Sir Henry Clithering:
“Dev’essere una di queste persone”, sentenziò. “Mio nonno, Sir Henry Clithering, mi disse che una volta, qui, avevate un circolo. Lo chiamavate il “Circolo del martedì sera”. Pranzavate insieme, a turno, a casa dei vari membri e poi qualcuno raccontava una storia di vita vissuta che terminava con un mistero. Solo la persona che l’aveva raccontata sapeva l’esatta soluzione e ogni volta, così mi disse mio nonno, lei indovinava. Perciò ho pensato di venire qui, stamattina, per vedere se riusciva a darmi una mano a indovinare”.
(pag. 119, traduzione di Lidia Ballanti per Mondadori, 1982)

Assassinio allo specchio4) Riferimento al pittore italiano Jacopo Bellini e a una delle Madonne con bambino da lui dipinte:
Osservò il manto azzurro della Madonna, una Madonna che sorrideva felice al Bambino che teneva sollevato tra le braccia. “La Madonna sorridente di Jacopo Bellini. È un’immagine sacra, ma è anche l’immagine di una madre felice con il suo bambino. Non è così, Signor Rudd?”.
(pag. 223, traduzione di Lidia Ballanti per Mondadori, 1982)

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