Poirot a Styles Court (The Mysterious Affair at Styles)

Sintesi: Il trentenne Arthur Hastings, in convalescenza a causa di una ferita di guerra, viene invitato dall’amico John Cavendish a trascorrere il periodo di licenza a Styles, nella residenza di campagna della sua matrigna, ormai settantenne. Quest’ultima, ha sposato di recente un uomo molto più giovane di lei creando non pochi malumori in famiglia. Quando viene trovata morta avvelenata, Hastings decide di rivolgersi a un suo vecchio amico esperto in materia, conosciuto in Belgio, che ha avuto modo di rivedere pochi giorni prima proprio nei dintorni di Styles: Hercule Poirot.

Poirot a Styles Court (The Mysterious Affair at Styles)Curiosità:
1) Il personaggio di Cynthya Murdoch, che nel romanzo lavora presso il dispensario dell’ospedale, svolge la stessa professione di Agatha Christie all’epoca in cui compose il volume.
2) Essendo il primo romanzo dell’autrice, la trama risente notevolmente dell’influenza delle opere di altri autori da lei molto amati. In particolare, Il mistero della camera gialla (1907) di Gaston Leroux per il fatto che l’omicidio avviene in una stanza chiusa a chiave; i romanzi di Sir Arthur Conan Doyle incentrati su Sherlock Holmes per il rapporto Hastings/Poirot e il fatto che Hastings è l’io narrante del libro; Il caso Leavenworth (1878) di Anna Katharine Green e La lettera rubata (1844) di Edgar Allan Poe per la lettera tagliata a strisce e infilata, in bella mostra, insieme agli altri rotolini di carta, nella mensola sul caminetto.
3) L’utilizzo, da parte di Hastings, di riproduzioni di piantine della casa, frammenti di lettera e testamenti è un’altra strategia tipica dei romanzi gialli dell’epoca che cercavano di coinvolgere direttamente il lettore nella storia. Strategia che, a parte qualche rara eccezione, Agatha Christie tenderà ad abbandonare nei romanzi successivi.
4) Il romanzo contiene sia indizi materiali, che il personaggio di Poirot si premura di elencare per il lettore e che spesso risultano ingannevoli, sia indizi logici di non facile interpretazione. Questo, secondo la critica, è uno dei punti deboli di Poirot a Styles Court: “A lungo andare l’intelligenza diventa facilmente estenuante, e troppi indizi tendono ad annullarsi a vicenda andando a intaccare l’interesse del lettore” (Robert Barnard, A Talent to Deceive. An Appreciation of Agatha Christie, William Collins Sons & Co Ltd, London 1980, p. 23. Traduzione mia).
5) Agatha Christie faticò molto a trovare un editore disposto a pubblicare il manoscritto e fu anche costretta ad apportare modifiche al finale. Dopo la pubblicazione, ebbe il privilegio di vedere il suo romanzo recensito anche dal prestigioso Pharmaceutical Journal.

Riferimenti intertestuali:

1) Riferimento implicito all’Amleto di Shakespeare, atto secondo, scena seconda, in cui Polonio dichiara: “Though this be madness, yet there is method in’t”:
“Com’è buffo! Ha oltrepassato il cancello. Per oggi non torna?”.
“Non lo so. Ho rinunciato a capirlo”.
“Gli manca qualche rotella, Signor Hastings?”.
“Onestamente, non saprei. A volte mi pare che sia matto come una campana poi, sul più bello, scopro che anche nella pazzia non gli manca la logica”.
(p. 160, traduzione di Diana Fonticoli per Mondadori, 1974)

Categorie: Agatha Christie, Hercule Poirot | Tag: , , , , | 2 commenti

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2 pensieri su “Poirot a Styles Court (The Mysterious Affair at Styles)

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