Miss Marple: Giochi di prestigio (They Do It with Mirrors)

Sintesi: Su espressa richiesta della sorella di Carrie Louise Serrocold, Miss Marple arriva a Stonygates per verificare che quest’ultima non sia in pericolo di vita. In effetti, nella residenza della donna, attualmente sposata con il terzo marito, si raduna un bel campionario di parenti ognuno dei quali potrebbe avere una ragione per eliminarla. A venire ucciso, tuttavia, è Christian Gulbrandsen, figlio del primo marito di Carrie, che si era presentato improvvisamente nella tenuta senza spiegarne la vera motivazione. Miss Marple riuscirà a dimostrare come la sua uccisione sia avvenuta grazie a una messinscena teatrale ben orchestrata.
Curiosità:
1)
Negli Stati Uniti, il romanzo è conosciuto anche con il titolo Murder with Mirrors.

Miss Marple: Giochi di prestigio

Immagine tratta da: RadioCorriere TV, anno LXVIII, n. 33/1990

2) Nel 1985 ne fu tratto un film televisivo con Helen Hayes, nel ruolo di Miss Marple, e Bette Davis, in quello di Carrie Louise. Il titolo italiano prescelto fu Assassinio allo specchio, che però richiama un altro romanzo della stessa Christie e perfino un’altra pellicola, del 1980, interpretata da Angela Lansbury ed Elizabeth Taylor, il che fu causa di non poca confusione. Vedesi, ad esempio, la foto sopra che reclamizza il film utilizzando come sintesi quella della pellicola sbagliata.
3) Giochi di prestigio è il romanzo che più di ogni altro cerca di dimostrare che “tutto il mondo è un palcoscenico” chiamando in causa quella finzione teatrale che Agatha Christie ha dimostrato più di una volta di amare profondamente:

Stavo considerando tutta la faccenda da un punto di vista totalmente diverso. Stavo pensando a questo luogo come se si trattasse di un teatro: niente è reale, tutto è artificiale! Venite un momento qui. Immaginate che questo sia un palcoscenico con le luci, le entrate, le uscite. I vari personaggi. Silenzio. È molto interessante. Non è proprio un’idea mia, me l’ha suggerita l’ispettore.
(Agatha Christie, Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli, Mondadori 1954, pp. 181-182)

4) È una delle opere dell’autrice in cui si parla male degli italiani e della loro mentalità, al punto che la traduzione italiana del seguente commento fu prima omessa e poi ripristinata:

Gina? […] Perché dovrebbe provocarlo?
Perché è una donna… e per di più bellissima, e perché lo trova divertente. È per metà italiana, vedete, e gli italiani hanno una vena inconscia di crudeltà. Non hanno alcuna compassione per chi è vecchio, brutto, o in qualche modo anormale. Gli puntano addosso il dito e lo prendono in giro. È questo che ha fatto Gina, in senso metaforico. Non sapeva che farsene del giovane Edgar, così ridicolo, pomposo e, dentro, fondamentalmente insicuro. Voleva far colpo, e riusciva solo a sembrare sciocco. A Gina non importa affatto se quel poveretto soffre molto!
(Agatha Christie, Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli, Mondadori 1954, p. 134)

Miss Marple: Giochi di prestigioRiferimenti intertestuali:

1) Riferimento allo stilista francese Christian Dior e alla sua casa di moda, che all’epoca del romanzo della Christie era stata fondata da appena sei anni:
“E cosa fa poi Carrie Louise? Sposa questo Lewis Serrocold, un altro eccentrico idealista. Oh, non dico che non le sia affezionato… credo che lo sia… ma è anche lui roso dalla smania di voler aiutare il prossimo, quando ormai si sa che ci si deve aiutare da soli!”.
“Chissà…”, disse Miss Marple.
“Solo che, naturalmente, c’è una moda anche in queste cose, come nei vestiti. A proposito, mia cara, hai visto cosa sta cercando di proporci in tema di gonne Christian Dior?”.
(Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli per Mondadori, 1954, pp. 12-13)

2) Riferimento ironico al canto III, verso 9, dell’Inferno di Dante:
“La psichiatria ha cominciato a farsi strada durante la guerra… è stata l’unica cosa buona che ci ha lasciato la guerra… Ma adesso voglio per prima cosa spiegarvi il nostro approccio iniziale al problema. Guardate qui in alto…”.
Miss Marple alzò lo sguardo e lesse queste parole scolpite sull’arco della porta d’ingresso: RITROVATE LA SPERANZA O VOI CHE ENTRATE!
(Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli per Mondadori, 1954, pp. 56-57)

3) Riferimento a Limehouse Nights (1916), raccolta di racconti dello scrittore britannico Thomas Burke (1886-1945):
“È stata una di quelle cose che capitano così all’improvviso, chissà perché! Un effetto particolare… un’idea… e tutto il resto non conta più! Il prossimo mese presenterò Limehouse Nights; ieri sera… tutt’a un tratto… lo scenario era magnifico!… La luce perfetta… C’era la nebbia… I fari tagliavano la nebbia e sembravano rimbalzare indietro… sull’enorme sagoma dell’edificio”.
(Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli per Mondadori, 1954, p. 130)

4) Riferimento ai compositori Georg Friedrich Haendel (1685-1759), Carl Czerny (1791-1857) e Fryderyk Franciszek Chopin (1810-1849) e alla canzone I know a lovely garden, su musiche di Guy D’Hardelot (1858-1936) e testo di Edward Teschemacher (1876-1940):
“Ecco qui la musica di una volta! Il Largo di Haendel, gli Esercizi di Czerny. Tutta roba che apparteneva al vecchio Gulbrandsen. “Conosco un giardino delizioso…” ricordo che lo cantava la moglie del vicario, quando io ero un ragazzo…”.
Tacque e prese in mano i fogli ingialliti di quella canzone. Sotto, appoggiata sui Preludi di Chopin, c’era una piccola pistola automatica.
(Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli per Mondadori, 1954, p. 155)

Miss Marple: Giochi di prestigio5) Riferimento al celebre balletto del Lago dei cigni (1876), musicato da Pëtr Il´ič Čajkovskij (1840-1893) e alla fiaba La Regina delle nevi (1844) di Hans Christian Andersen (1805-1875):
“Se si potesse cancellare quella mostruosità in stile vittoriano”, disse strizzando gli occhi, “questo potrebbe essere il Lago dei cigni e tu, Gina, il Cigno! Ma somigli piuttosto alla Regina delle Nevi, a pensarci bene: crudele, decisa a ottenere quello che vuoi, senza alcuna pietà, né bontà, né la minima compassione. Sei molto, molto femminile, Gina cara!”.
(Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli per Mondadori, 1954, p. 175)

6) Riferimento al testo teatrale La dodicesima notte di William Shakespeare, noto anche con il titolo La notte dell’Epifania:
“Ciao Alex!”, disse, “Quel marmocchio, Ernie Gregg… non so se te lo ricordi”.
“Quello che faceva Feste, il buffone, quando hai messo in scena La notte dell’Epifania? Aveva del talento, mi pare”.
(Miss Marple: Giochi di prestigio, traduzione di Ombretta Giumelli per Mondadori, 1954, p. 183)

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2 pensieri su “Miss Marple: Giochi di prestigio (They Do It with Mirrors)

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