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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (VII)

Parker Pyne indaga
(Parker Pyne Investigates
, 1934):

Raccolta di racconti con protagonista un detective inusuale: un compilatore di statistiche, ora in pensione, che conosce la natura umana e si pone l’obiettivo, sempre che la cosa sia fattibile, di rendere felici le persone attraverso gli stratagemmi, e i galoppini, a sua disposizione. All’interno della raccolta c’è un’evoluzione quasi inaspettata: i primi sei racconti vedono il detective operare standosene comodamente seduto nel suo ufficio, i secondi sei lo vedono in viaggio in Medio Oriente e in Grecia costretto ad assumersi qualche rischio in più.

Agatha Christie accantona Hercule Poirot e cerca di introdurre un nuovo detective, non dotato di intelligenza superiore ma molto ragionevole e disposto ad avvalersi di svariati assistenti che conferiscono ai casi un tocco di imprevedibilità e divertimento.

La segretaria Miss Lemon e la scrittrice di gialli Ariadne Oliver le ritroveremo nelle indagini di Hercule Poirot, con una personalità più spiccata e con un ruolo a volte più centrale di quello che ricoprono qui.

Un ulteriore approfondimento, da me scritto alcuni anni fa, è disponibile a questo link: https://ilrifugiodiagathachristie.wordpress.com/2015/12/26/parker-pyne-indaga-parker-pyne-investigates/

Parker PyneContiene:
Il caso della moglie di mezz’età (The Case of the Middle-aged Wife)
Protagonisti: Parker Pyne, Felicity Lemon, Maria Packington, George Packington, Claude Luttrell, Nancy. Tipo di problema: Gelosia nei confronti di una donna più giovane. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La signora Packington è infastidita dal comportamento del marito, George, che esce regolarmente con la giovane segretaria Nancy facendole anche regali costosi. Parker Pyne, che offre un servizio di ottenimento della felicità pubblicizzato tramite annuncio, risolve il problema spingendo il giovane e affascinante Claude Luttrell a corteggiare la signora Packington togliendo così tutto il divertimento al marito che non approva che anche la moglie abbia altre frequentazioni. Curiosità: Il racconto è stato adattato come episodio 1 della serie britannica The Agatha Christie Hour trasmessa a partire dal 1982. Frase memorabile: Una donna è capace di fare a pezzi una passione senza ricavarne alcuna utilità, ma un romantico idillio, una garbata storia d’amore è qualcosa che si può riporre in un cassetto, con un sacchettino di lavanda, e tornare ogni tanto a contemplare durante i lunghi anni futuri.

Il caso del militare scontento (The Case of the Discontented Soldier):
Protagonisti:  Parker Pyne, Felicity Lemon, Ariadne Oliver, Maggiore Charles Wilbraham, Freda Clegg, Madeleine de Sara. Tipo di problema: Un’esistenza monotona. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Charles Wilbraham, maggiore in pensione, si reca da Parker Pyne perché la sua vita è troppo noiosa e priva di brividi e di emozioni. Parker Pyne, con l’aiuto della scrittrice Ariadne Oliver, gli monta un’avventura degna dei migliori film di spionaggio restituendogli quell’eccitazione che non provava più da anni e aiutandolo anche a trovare moglie. Curiosità: Anche questo racconto è stato adattato per la serie The Agatha Christie Hour, come episodio 5. Frase memorabile: Il pubblico è conservatore: ama le astuzie e le invenzioni più trite e banali.

Parker PyneIl caso della signora disperata (The Case of the Distressed Lady):
Protagonisti: Parker Pyne, Felicity Lemon, Daphne St John, Sir Reuben Dortheimer, Lady Naomi Dortheimer, Claude Luttrell, Madeleine de Sara. Tipo di problema: Frustrazione conseguente a furto per necessità economiche. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Daphne St John chiede a Parker Pyne di tirarla fuori da un guaio in cui si è cacciata: tempo addietro, per coprire dei debiti, ha sostituito l’anello prezioso di un’amica con un falso per poi rivenderlo, ma adesso che è riuscita a recuperarlo non è più in grado di restituirlo alla legittima proprietaria. Pyne si fa aiutare dal gigolò Claude e dalla femme fatale Madeleine spacciandoli per una coppia di ballerini di fama internazionale da intrufolare alla festa della proprietaria dell’anello. Frase memorabile: Nell’ottantasette percento dei casi, la disonestà non paga.

Il caso del marito scontento (The Case of the Discontented Husband):
Protagonisti: Parker Pyne, Reginald Wade, Iris Wade, Mrs Massington, Madeleine de Sara, Sinclair Jordan. Tipo di problema: Uno dei coniugi vuole il divorzio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Reginald Wade, marito di poche pretese e non molto sveglio, è angosciato perché la moglie gli ha comunicato di voler divorziare entro sei mesi per sposarsi con un uomo dall’intelligenza più simile alla sua. Parker Pyne decide di affiancargli Madeleine per suscitare la gelosia della moglie, ma il caso prende una svolta inaspettata. Curiosità: Parker Pyne è convinto che l’infelicità si possa classificare sotto cinque voci diverse, qui ne elenca quattro: 1) Cattiva salute; 2) Noia; 3) Mogli che creano guai ai mariti; 4) Mariti che sono nei guai a causa delle mogli. Frase memorabile: Sono specialista in ogni genere di afflizione che colpisce l’umanità.

Parker PyneIl caso dell’impiegato della City (The Case of the City Clerk):
Protagonisti: Parker Pyne, Mr Roberts, Madeleine de Sara, Lucas Bonnington, Professor Peterfield. Tipo di problema: Una vita lavorativa e familiare normale che non dà emozioni forti. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il signor Roberts ha un buon lavoro e una bella famiglia ma, mentre quest’ultima è in vacanza, desidererebbe vivere qualche esperienza memorabile da ricordare per tutta la vita. Parker Pyne, con l’involontario aiuto dell’amico Lucas Bonnington, lo coinvolge nella tanto agognata avventura. Curiosità: Nel 2003 la BBC Radio 4 ne ha ricavato un radiodramma dal titolo The £199 Adventure. Frase memorabile: “Gli hanno rubato i progetti?”. “No, sembra che sia andata a trovarlo una donna, che gli ha dato una ricetta per far cuocere il prosciutto. Il professore, da vecchio stupido, distratto come al solito, ha messo la ricetta nella cassaforte e i progetti in cucina”.

Il caso della ricca signora (The Case of the Rich Woman):
Protagonisti: Parker Pyne, Amelia Rymer, Claude Luttrell, Madeleine de Sara, Dottor Antrobus, Joe Welsh. Tipo di problema: La perdita di interesse nella vita. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Amelia Rymer, ex contadina e ricca vedova di un uomo che si è fatto da solo, è insoddisfatta della sua vita: la grande disponibilità di denaro, l’ottenere facilmente tutto quello che si vuole e gli amici che la frequentano solo per interesse l’hanno stufata. Nel tentativo di aiutarla a ritrovare la felicità, Parker Pyne coinvolge un sedicente medico orientale che la ipnotizza. Al risveglio, scopre di essere tale Hannah Moorhouse, contadina senza soldi, e scopre che lavorare sodo le piace ancora, con somma soddisfazione di Parker Pyne. Frase memorabile: Il corpo è solo lo strumento sul quale si può suonare una melodia. Può essere una melodia stanca, triste. Oppure una musica allegra e piena di gioia.

Parker PyneHai tutto quello che ti occorre? (Have You Got Everything You Want?):
Protagonisti: Parker Pyne, Elsie Jeffries, Edward Jeffries, Madame Subayska. Tipo di problema: Comportamento sospetto di un marito. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Parker Pyne, in viaggio sull’Orient-Express verso Istanbul, incontra nel suo scompartimento Elsie Jeffries, che decide di chiedergli un consiglio dopo averlo riconosciuto come l’autore degli annunci sulla felicità. La giovane, sposata da poco, ha trovato sulla carta asciugante nello studio del marito alcune frasi insolite, che non riesce a spiegarsi, riguardanti qualcosa che dovrebbe succedere sul treno poco prima di arrivare a Venezia. Parker Pyne accetta con piacere di svelare il mistero. Frase memorabile: “Cos’è la verità? Secondo la mia esperienza personale, in genere, è proprio ciò che manda tutto a catafascio!”.

La porta di Baghdad (The Gate of Baghdad):
Protagonisti: Parker Pyne, Netta Pryce, La signora Pryce, Capitano Smethurst, Comandante di squadriglia Loftus, O’Rourke. Tipo di problema: Omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Parker Pyne, in viaggio da Damasco a Baghdad con altre undici persone di diversa estrazione sociale, finisce coinvolto nella morte del capitano Smethurst avvenuta con un colpo alla testa inferto con un sacchetto di sabbia. Curiosità: Nel 2002 la BBC Radio 4 ne ha ricavato un radiodramma dal titolo The Gate of Baghdad. Frase memorabile: Faccio trucchi confidando nella fiducia altrui. Riferimenti: Il titolo è tratto dal poema di James Elroy Flecker (1884-1915) The Gates of Damascus che viene citato all’inizio del racconto.

Parker PyneLa casa di Shiraz (The House at Shiraz):
Protagonisti: Parker Pyne, Herr Schlagal, Lady Esther Carr, Muriel King. Tipo di problema: Scambio di persona. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre viaggia verso la Persia sfruttando un piccolo monoplano, Parker Pyne viene a conoscenza della storia di Lady Esther Carr, da tutti ritenuta pazza, la cui domestica, amata dal pilota, è morta anni prima in circostanze mai del tutto chiarite. Nel tentativo di capire cosa nasconde la Lady, Parker Pyne le invia uno dei suoi annunci sulla ricerca della felicità riuscendo così a farsi ricevere in casa sua e a carpirne il segreto. Frase memorabile: Il suono così musicale di quei nomi lo incantò talmente, intanto che li pronunciava, che sentì il bisogno di ripeterli. Teheran. Ispahan. Shiraz.

Una perla di valore (The Pearl of Price):
Protagonisti: Parker Pyne, Caleb Blundell, Carol Blundell, Jim Hurst, Sir Donald Marvel. Tipo di problema: Furto. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Durante una gita a Petra, la giovane Carol Blundell, innamorata dell’ex ladro Jim Hurst, chiede a Parker Pyne di porre rimedio alla sua infelicità dimostrando che uno dei suoi orecchini, con incastonata una perla di valore, non è stato rubato dal suddetto Jim ma da qualcun altro. Confrontandosi con persone piene di pregiudizi impegnate a mettere in risalto la superiorità dell’occidente sull’oriente, Parker Pyne individuerà il vero colpevole. Frase memorabile: Se il criminale fosse psicologo, che criminale sarebbe!

Morte sul Nilo (Death on the Nile):
Protagonisti: Parker Pyne, George Grayle, Lady Ariadne Grayle, Elsie MacNaughton, Pamela Grayle, Basil West. Tipo di problema: Possibile avvelenamento perpetrato dal coniuge. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre è ancora in vacanza in Medio Oriente, Parker Pyne viene contattato da Ariadne Grayle che gli chiede di restare a bordo del battello sul quale sta facendo una gita sul Nilo per consultarlo. La donna pensa che il marito la stia avvelenando. In seguito, Parker Pyne scopre che anche la sua infermiera ha questo sospetto, e quando la Lady viene trovata morta è per forza di cose costretto a indagare. Curiosità: In alcuni passaggi la trama ricorda il futuro Poirot sul Nilo. Frase memorabile: La gratitudine non è qualcosa che si produce su ordinazione.

L’Oracolo di Delfi (The Oracle at Delphi):
Protagonisti: Parker Pyne, Signora Peters, Willard Peters, Tipo di problema: Rapimento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La signora Peters si trova in Grecia con il figlio Willard. Un giorno riceve una lettera in cui la si informa che il figlio è stato rapito e deve pagare un riscatto. Non sapendo da chi farsi aiutare, riferisce la faccenda a Parker Pyne, conosciuto poco prima. Le apparenze, però, stavolta ingannano. Frase memorabile: Delfi era proprio la goccia che faceva traboccare il vaso. Non c’era assolutamente nient’altro da fare, all’infuori di girare per le strade a contemplare le rovine.

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La mitologia greca nelle storie di Agatha Christie

Il presente articolo è una sintesi, su mia traduzione, del saggio The Intertextual Use of Greek Mythology in Agatha Christie’s Detective Fiction scritto da Tatiana V. Ternopol sulla rivista English Studies at NBU, 2020, Volume 6, Issue 2, pp. 321-331.

The Labours of HerculesAnche se Agatha Christie non era una scrittrice di stampo modernista, si avvaleva di alcune tecniche letterarie tipiche del modernismo (vedesi il flusso di coscienza in Dieci piccoli indiani). I romanzi da lei redatti basati su riferimenti all’antichità possono essere suddivisi in due gruppi. Il primo comprende le storie brevi del primo periodo, Il villino degli usignoli, Il volto di Elena, L’oracolo di Delfi, e i racconti brevi della raccolta Le fatiche di Hercule (tutti scritti e pubblicati tra il 1924 e il 1947); il secondo, il romanzo scritto in età più matura: Miss Marple: Nemesi.

Le prime opere sono meno drammatiche; i crimini non sono gravi (furto, ricatto) e in alcuni casi è l’intervento di un detective privato a prevenirli. […] Agatha Christie sembra assumere un atteggiamento alquanto ironico nei confronti dei personaggi da lei paragonati a eroi della mitologia greca. La descrizione che fa di Hercule Poirot ne è un brillante esempio:

Eccolo qui un Ercole moderno… diversissimo dallo sgradevole ritratto di una figura nuda con i muscoli prominenti, che brandiva una mazza nodosa. Al suo posto, invece, un personale asciutto, vestito correttamente da città con un paio di baffi.

Nelle prime storie dell’autrice, il paragone tra gli antichi eroi e i personaggi da lei creati avviene in base al loro aspetto fisico e alla loro funzione. Una bella ragazza a teatro ricorda al Signor Satterthwaite Elena di Troia:

“La bellezza!”, disse tra sé il Signor Satterthwaite. “È qualcosa che esiste. Non fascino, non attrazione, non magnetismo, né alcuna delle cose di cui parliamo con tanta disinvoltura, pura e semplice bellezza. La forma di un viso, la linea di un sopracciglio, la curva di una guancia”. Citò sottovoce tra sé: “Un volto che ha fatto mettere in mare un migliaio di navi”. E per la prima volta comprese il significato di quelle parole.

Gillian West viene descritta senza ironia e la sua bellezza (al pari di quella di Elena) è la sua maledizione. La tendenza della gente comune ad assomigliare agli eroi greci è un’altra delle caratteristiche osservate da Hercule Poirot; descrive Ted Williamson, un meccanico, definendolo “un dio Greco… un giovane pastore d’Arcadia”.

Nelle altre storie, l’aspetto dei personaggi presenta peculiari caratteristiche associate a un determinato eroe mitologico. Questo elemento spicca soprattutto in Le fatiche di Hercule dove gli esseri umani hanno caratteristiche in comune con i mostri ctoni uccisi o catturati da Ercole. Per esempio, i capelli di una ragazza “parevano d’oro – voltati all’insù ai lati, che sembravano due ali – e aveva un modo così leggiadro di muoversi camminando”. La ragazza ricorda la cerva di Cerinea con le sue corna d’oro e ha anche danzato nel ruolo di una cerva in un balletto. Un giovane ufficiale della marina viene descritto come segue: “alto, proporzionato, un fisico stupendo, petto e spalle poderosi, una gran testa di capelli fulvi: dalla sua persona emanava una tremenda sensazione di forza e virilità”. Hercule Poirot non può evitare di paragonarlo al “giovane toro… il toro dedicato a Poseidone” com’era stato il toro di Creta.

Parker PyneA volte i personaggi hanno un aspetto sgradevole. Il giovane politico Harold Waring incontra sul Lago Stempka due donne che “avevano il naso lungo a becco, come uccelli, e le loro facce, molto simili, avevano una strana fissità. Portavano sulle spalle un mantello sciolto che si gonfiava al vento allargandosi, come le ali di due grandi uccelli”. Il lago non è lo Stinfalo, ma il suo nome risulta significativo quanto l’aspetto delle due donne che induce il personaggio a considerarle portatrici di malaugurio.

Gli esseri umani non sono gli unici a essere paragonati ai mostri ctoni. A volte Agatha Christie è ancora più ironica e le terribili bestie della mitologia greca diventano simpatici animali domestici. I cani, un piccolo pechinese e un enorme segugio nero, rappresentano sia il leone nemeo che Cerbero. Il segugio si rivela così fedele e obbediente da essere utilizzato dal padrone per trasportare pacchetti sigillati di cocaina.

Di conseguenza, è ovvio che i personaggi dell’autrice non solo assomigliano ai loro prototipi antichi nell’aspetto esteriore, ma condividono anche i loro caratteri e svolgono funzioni a essi associate. […]

Nei miti di Troia, Elena è sinonimo di donna il cui fascino irresistibile è fonte di guai per gli uomini. Nel Volto di Elena, Gillian, il personaggio principale, è vittima di molti episodi “spiacevoli”:

Il Signor Satterthwaite riuscì a farsi illuminare sui vari avvenimenti che Burns aveva classificato in modo vago sotto la formula di “cose spiacevoli”. Il giovanotto che si era tirato un colpo di pistola, l’incredibile modo di comportarsi di un direttore di banca (che era sposato!), lo straniero focoso (che doveva essere matto!), il contegno stravagante di un anziano artista. Una scia di violenza e di tragedia che Gillian West si era lasciata dietro, snocciolata nei toni banali della voce di Charlie Burns.

Tuttavia, il modo in cui Agatha Christie affronta le allusioni alle funzioni mitologiche non è identico in tutte le opere. Spesso se ne avvale per ingannare il lettore che cerca di risolvere il caso. […] A volte, un personaggio si riallaccia a personaggi mitologici allo scopo di far credere agli altri personaggi che lui o lei può svolgere determinate funzioni. In L’oracolo di Delfi, la Signora Peters, il cui figlio è stato rapito, chiede aiuto a un uomo che si pubblicizza come un nuovo oracolo. Uno che afferma di poter dare consigli alle persone su come risolvere i loro problemi. Per l’appunto, l’oracolo è il criminale che ha organizzato il rapimento. […]

Nel Villino degli usignoli, la scrittrice adatta un mito meno conosciuto su due sorelle: Filomela e Procne. Il marito di Procne, Tereo, violenta e mutila Filomela tenendola prigioniera in un capanno nel bosco. Lei realizza un bellissimo ricamo raffigurante la sua storia e lo invia alla sorella. Per vendicarsi, Procne uccide Iti, il figlio avuto da Tereo. Agatha Christie riprende numerosi temi del mito, come ad esempio un marito violento (il marito di Alix Martin ha ucciso diverse donne che ha sposato per denaro); la prigionia e l’abuso su una donna (il marito nasconde la protagonista in un cottage lontano e si prepara a sbarazzarsene); un astuto piano elaborato dalla vittima (Alix riesce ad avvertire l’ex fidanzato che la salva); una vendetta (il criminale muore di paura perché pensa di essere stato avvelenato da Alix). […]

Villino usignoli

Nelle opere successive, Agatha Christie si dedica al folklore e alle allusioni letterarie e torna alla mitologia greca solo negli anni Settanta, nel suo ultimo romanzo su Miss Marple. Il libro si intitola Miss Marple: Nemesi, in linea con l’intenzione dell’autrice di indicare chiaramente l’ipotesto di cui si avvale. Tuttavia, non sono solo vent’anni a separare il romanzo dai suoi precedenti racconti. Anche la formula che utilizza è nuova.

In primo luogo, non ci sono storie note su Nemesi nella mitologia greca. Era onorata come dea del castigo e talvolta citata come madre di Elena di Troia, ma non esistono miti direttamente associati a lei. Secondo Mesomede di Creta, il suo aspetto non presentava caratteristiche degne di nota, a parte le ali. Era parente di Cloto, Lachesi e Atropo, le Moire che tessevano e tagliavano il filo della vita per ogni mortale. I greci ritenevano fossero sorelle e di solito le ritraevano come donne anziane vestite di bianco. […]

In Miss Marple: Nemesi, le allusioni alle creature mitologiche sono chiare, perché Miss Marple viene chiamata Nemesi dal milionario defunto Jason Rafiel che la vuole per risolvere il caso di un vecchio omicidio. Le principali sospettate sono tre anziane sorelle dai nomi notevoli: Clotilde (la maggiore), Lavinia e Anthea (la più giovane). I nomi sono allusioni alle Moire, così come il fatto che le tre sono sorelle e vivono insieme. Clotilde ricorda a Miss Marple Clitennestra, mentre Anthea ricorda Ofelia.

La Christie sperimenta un nuovo modo di creare allusioni agli eroi mitologici dando ai suoi personaggi nomi parlanti, anche se non così ovvi come Hercule o Atlante in Le fatiche di Hercule. Allo stesso tempo, l’aspetto del personaggio diventa meno significativo; Miss Marple e le Bradbury-Scott sono descritte come donne anziane senza alcuna peculiarità dei loro prototipi.

Miss Marple: NemesiLe tre sorelle Bradbury-Scott non svolgono le funzioni delle Moire perché non amano filare o fare alcun lavoro di cucito (è Miss Marple quella che si diverte a lavorare a maglia), ma una di loro è sicuramente colpevole di diversi omicidi, ed è compito di Miss Marple smascherarla.

Nel romanzo, l’autrice non usa la trama di nessun mito greco; infatti, la tragica storia di Verity Hunt e Michael Rafiel si basa su Romeo e Giulietta con Miss Temple come infermiera e l’arcidiacono Brabazon come frate Lorenzo. Le immagini di dee ed eroi antichi vengono usate per fuorviare i lettori alla ricerca di allusioni alla mitologia greca.

Nota:
I racconti brevi citati sono stati pubblicati in italiano nelle seguenti raccolte:
Il volto di Elena nella raccolta Il misterioso Signor Quin;
L’oracolo di Delfi
nella raccolta Parker Pyne indaga;
Il villino degli usignoli nella raccolta Testimone d’accusa e altre storie.

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Parker Pyne indaga (Parker Pyne investigates)

Vede, per trentacinque anni della mia vita ho compilato statistiche in un ufficio statale. Adesso sono andato in pensione e mi è venuto in mente di sfruttare l’esperienza acquisita in un modo completamente nuovo. È tutto talmente semplice! L’infelicità può essere classificata sotto cinque voci diverse… non di più, glielo assicuro. E una volta che si conosce la causa della malattia, il rimedio non dovrebbe essere impossibile.
(Parker Pyne indaga, traduzione di Grazia Maria Griffini per Mondadori, 1982, p. 14)

Parker Pyne è uno dei personaggi meno noti, eppure più originali, di Agatha Christie. Nato dalla penna della scrittrice britannica nel 1932, e protagonista di una serie di dodici racconti, i primi sei ambientati a Londra e gli altri aventi come scenario il Medio Oriente, egli non è il classico detective privato ma piuttosto un investigatore della psiche che, con arguzia, umorismo e abilità, cerca di restituire la felicità ai propri clienti.

Parker Pyne

Nelle sue avventure si percepisce già la presenza di situazioni e personaggi che, in seguito, troveranno una loro collocazione all’interno della produzione letteraria della scrittrice: c’è la signorina Lemon, destinata a diventare la segretaria di Hercule Poirot (“Una cartelletta per lo schedario, signorina Lemon. E per favore, dica a Claude che molto probabilmente dovrò vederlo fra poco”. (p. 17)); c’è Ariadne Oliver, l’autrice di romanzi gialli personificazione di Agatha Christie, che in seguito prenderà parte a più di un’indagine del succitato Poirot (“Freda Clegg, Sì, credo che Freda Clegg andrà a meraviglia. Sarà meglio che ne parli con la signora Oliver”. (p. 31)); c’è l’Orient-Express che nel racconto Hai tutto quello che ti occorre? sembra anticipare quell’atmosfera cosmopolita che caratterizzerà il romanzo Assassinio sull’Orient-Express del 1934; ci sono le Porte di Damasco che ispireranno il romanzo omonimo, in inglese Postern of Fate, i cui protagonisti saranno Tommy e Tuppence Beresford (“La città di Damasco ha quattro grandi porte…”, il signor Parker Pyne si ripeté sottovoce le parole di Flecker, “La porta del Destino, il Cancello del Deserto, la Caverna della Calamità, il Forte della Paura. La Porta di Baghdad son io, l’Ingresso di Diarbekir”. […] “Non passarci sotto, Carovana, oppure se devi passarci, non cantare. Hai udito quel silenzio in cui gli uccelli sono morti eppure qualcosa cinguettava come un uccello? Passaci sotto, o Carovana, Carovana del Funesto Destino, Carovana della Morte!”. (p. 125)).

Parker PyneIl paragone potrà risultare azzardato, anche se non vuole essere in alcun modo negativo, ma la struttura dei primi sei racconti sembra l’antesignana delle storie narrate nella serie tv Fantasilandia (1978). Nella suddetta serie, Ricardo Montalbán, supportato dal nano Tatoo, si adopera in tutti i modi per soddisfare i desideri di felicità dei turisti sbarcati nella sua isola; in Parker Pyne indaga, il protagonista si avvale di numerosi collaboratori, e di qualche astuto stratagemma, per risolvere i problemi personali che tormentano i suoi clienti e far loro vivere situazioni paradossali in grado di renderli nuovamente fiduciosi.

Malgrado un’ironica misoginia di fondo (vedesi l’affermazione: “Le afflizioni dell’umanità possono venir facilmente classificate sotto pochissime voci principali. C’è la cattiva salute. C’è la noia. Ci sono le mogli che creano guai ai mariti. Ci sono i mariti che sono nei guai a causa delle mogli”. (p. 61)), Agatha Christie si diverte a creare un contesto in cui si muovono personaggi secondari che, a volte, assurgono al ruolo di coprotagonisti e portano scompiglio nel ben orchestrato piano del loro capo che non può far altro che adeguarsi. Nel Caso del marito scontento, ad esempio, la “donna fatale” Madeleine de Sara, assunta da Parker Pyne per far ingelosire la moglie del cliente, si rende involontariamente responsabile della rottura definitiva tra i due perché il cliente si innamora davvero di lei mandando a monte i buoni propositi del protagonista e determinando delle conseguenze a dir poco esilaranti.

Questa raccolta di racconti dimostra ancora una volta che Agatha Christie, oltre all’innegabile talento letterario, possedeva anche un notevole senso dell’umorismo e un ottimo spirito di osservazione per quanto riguarda la natura umana e le sue numerose sfaccettature.

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