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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (VI)

Il mistero di Lord Listerdale e altre storie (The Listerdale Mystery, 1934):

Serie di racconti leggeri in cui però si respira tutta l’arguzia e lo spirito di Agatha Christie. I protagonisti sono per lo più personaggi che finiscono implicati in situazioni misteriose al limite del surreale, ma riescono sempre a cavarsela grazie a un ottimo spirito di iniziativa e alla loro capacità di non prendere mai la vita troppo sul serio. Puro divertimento per gente raffinata.
Nota: La raccolta originale comprende anche i racconti Il villino degli usignoli e La disgrazia. Nell’edizione italiana questi due racconti sono stati pubblicati in Testimone d’accusa e altre storie.

La reazione della critica:
Dopo un pasto pesante interamente costituito da racconti polizieschi, queste golosità si sciolgono dolcemente – forse un po’ troppo dolcemente – sulla lingua: ma sono, senza eccezione, il lavoro di una cuoca esperta e abile, il cui interesse è quello di compiacere. E proprio come si accetta e si inghiotte, senza timore, una rosa verde, sapendo che è zucchero, così si possono accettare le improbabilità e la fantasia di cui le storie della signora Christie sono abbondantemente cosparse. Il piccolo fondo di mistero in ogni racconto basta a intrigare il lettore senza disorientarlo. Qui non c’è lo spirito di Hercule: infatti Poirot troverebbe queste situazioni, dove si sa fin dall’inizio che alla fine tutto andrà deliziosamente bene, poco degne del suo grande talento di detective.
(The Times Literary Supplement, 05 luglio 1934. Traduzione mia)

The Listerdale MysteryContiene:
Il mistero di Lord Listerdale (The Listerdale Mystery): Protagonisti: La signora St Vincent, Rupert St Vincent, Barbara St Vincent, Jim Masterson, Lord Listerdale, Quentin. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La signora St Vincent, appartenente a una famiglia di nobili decaduti ormai in serie difficoltà economiche, un giorno nota sul Morning Post un annuncio in cui si parla di un’elegante casa ammobiliata in affitto a un prezzo puramente nominale che le permetterebbe uno stile di vita più dignitoso. Inizialmente diffidente, vi si trasferisce con i due figli e scopre che era appartenuta a tale Lord Listerdale, misteriosamente scomparso. Il figlio inizia a sospettare un omicidio, ma le cose sono destinate a prendere una piega ancora più sorprendente. Frase memorabile: “Rivestimento di legno! Ecco il punto! Possiamo star sicuri che c’è un nascondiglio segreto in qualche posto. Il cadavere è stato cacciato lì dentro, e ci è rimasto fino a oggi. Forse, prima, lo hanno imbalsamato”.

La ragazza del treno (The Girl in the Train): Protagonisti: George Rowland, William Rowland, Rogers, Elizabeth. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: George Rowland viene licenziato dallo zio per la vita dissoluta che conduce e decide di intraprendere un viaggio in treno verso Rowland’s Castle convincendosi che, trattandosi di una località che porta il suo cognome, sarà accolto da tutti a braccia aperte, magari venendo anche eletto sindaco. Durante il viaggio, però, si imbatte in una ragazza in fuga, Elizabeth, che finirà per coinvolgerlo in una vera e propria avventura di spionaggio. Frase memorabile: “Spiacente, signore, ma il gatto non è disponibile al momento”. “Come mai?”. “Una nidiata di otto micini. Arrivati stamattina”. “Cosa mi dite! Credevo che si chiamasse Peter?”. “Già, signore. È stata una grande sorpresa per tutti”. Curiosità: Nel 1982 ne è stato ricavato un episodio televisivo per la serie The Agatha Christie Hour. L’episodio, in lingua inglese, è visibile a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x80irx7

The Listerdale MysteryCanta una canzone da sei soldi (Sing a Song of Sixpence): Protagonisti: Sir Edward Palliser, Magdalen Vaughan, Matthew Vaughan, Lily Crabtree. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: L’anziano Sir Edward Palliser riceve la visita della giovane Magdalen Vaughan, da lui conosciuta anni prima durante un viaggio di ritorno dall’America e a cui aveva promesso, in caso di bisogno, il suo aiuto. La ragazza è tra i sospettati, assieme ad altre quattro persone, dell’omicidio di una prozia da cui tutti dipendevano economicamente. Sir Edward accetta di indagare sulla faccenda. Frase memorabile: La strada senza uscita! Inconsapevolmente le parole della ragazza, pronunciate a caso, lo toccarono sul vivo. Un vicolo senza sbocco. Sì, ma c’era sempre una via d’uscita… quella dalla quale uno era venuto… quella per rientrare nel mondo. Riferimenti: Il titolo si riferisce a una nursery rhyme poi ripresa anche nel romanzo Polvere negli occhi e nel racconto La torta di more appartenente alla raccolta Il caso del dolce di Natale e altre storie: Canta una canzone da sei soldi, una tasca piena di segale. Ventiquattro merli chiusi dentro una focaccia./Quando la focaccia è stata tagliata i merli si sono messi a cantare. Non era degno di un re un piatto così pregiato?/Il re stava nella stanza del tesoro a contare le sue monete, La regina era in salotto a mangiare pane e miele./La servetta era in giardino a stendere il bucato, quando è arrivato un uccellino a beccarle via il nasino.

L’ardimento di Edward Robinson (The Manhood of Edward Robinson): Protagonisti: Edward Robinson, Maud, Gerald Champneys, Edward Champneys. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Edward Robinson è innamorato di Maud ma vive con lei una storia d’amore priva di emozioni; per compensare, legge romanzi d’amore con eroi intrepidi ed eroine sospiranti. In seguito a una vincita inaspettata, decide di comprarsi una macchina, pur sapendo che Maud non approverebbe. Durante un viaggio solitario, scopre di aver scambiato inavvertitamente la sua auto con quella di un altro e vi trova all’interno una collana di diamanti che gli creerà non pochi problemi. Frase memorabile: Bill incarnava al cento per cento l’eroe preferito dalle romanziere. Edward gli invidiava la muscolatura, la rozza bellezza, le passioni indomite. Curiosità: Nel 1982 ne è stato ricavato un episodio televisivo per la serie The Agatha Christie Hour. L’episodio, in lingua inglese, è visibile a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x80pa02

The Listerdale MysteryIn cerca di un lavoro (Jane in Search of a Job): Protagonisti: Jane Cleveland, Conte Streptitch, Colonnello Kranin, Ispettore Farrell. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La giovane Jane Cleveland è in ristrettezze economiche e deve trovarsi urgentemente un impiego. Non avendo, però, sufficiente esperienza per soddisfare i requisiti richiesti da chi offre lavoro, decide di rispondere a un annuncio basato solamente su una certa apparenza fisica. Finisce così selezionata per fare da “controfigura” a una giovane granduchessa in costante pericolo di vita. Pur cacciandosi nei guai, troverà il modo di risolvere i suoi problemi. Frase memorabile: “A proposito, non sareste la Duchessa-come-si-chiama per caso?”. Riferimenti: Leggendo l’annuncio Jane esclama, con la volontà di non lasciarsi trarre in inganno: “Gwendolen la candida ovvero perché le ragazze finiscono male”, in originale Guileless Gwendolen, or why girls go wrong. Verosimilmente si tratta di un riferimento al personaggio di Gwendolen Harleth del romanzo Daniel Deronda di George Eliot. Curiosità: Nel 1982 ne è stato ricavato un episodio televisivo per la serie The Agatha Christie Hour. L’episodio, in lingua inglese, è visibile a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x80oovd

Una domenica fruttuosa (A Fruitful Sunday): Protagonisti: Dorothy Pratt, Edward Palgrove. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Durante una gita domenicale in macchina, una domestica e il suo corteggiatore acquistano un cesto di frutta da un venditore ambulante. In fondo al cesto rinvengono una collana di rubini, del valore di cinquantamila sterline, corrispondente alla descrizione di un gioiello rubato di cui hanno letto sul giornale. I due saranno colti dai dubbi sul da farsi ma il destino gli riserverà una sorpresa inaspettata. Frase memorabile: “La polizia non è così rimbecillita come sembra, in fondo”. Curiosità: Agatha Christie sfrutta abilmente il vocabolo fruitful come riferimento sia alla frutta consumata dai protagonisti che al guadagno che quella giornata spesa insieme gli porta.

The Listerdale MysteryL’avventura del Signor Eastwood (Mr. Eastwood’s Adventure): Protagonisti: Anthony Eastwood, Carmen Ferrarez, Mamma Gibson, Rogers, Ispettore Verrall. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Anthony Eastwood, aspirante scrittore impegnato a redigere un racconto dal titolo Il mistero del secondo cetriolo, riceve una telefonata da una donna che gli dice di essere in pericolo di vita. Malgrado l’iniziale incredulità si farà coinvolgere dalla vicenda e finirà per ritrovare l’alquanto mediocre ispirazione. Frase memorabile: La parola così indicata dal Destino era “pecora”. Immediatamente, con stupefacente lucidità, un intero racconto nacque nel cervello del signor Eastwood. Una stupenda ragazza, un innamorato morto in guerra, lei rimasta con il cervello non più del tutto a posto, fa il pastore nelle montagne della Scozia… mistico incontro con l’innamorato morto, effetto finale di pecore e raggi lunari. Riferimenti: Citazione di un verso, che Anthony Eastwood storpia, tratto dal Rubáiyát of Omar Khayyám tradotto nel 1859 dal poeta Edward FitzGerald: Domani io sarò me stesso con i dieci millenni di ieri.

La palla dorata (The Golden Ball): Protagonisti: George Dundas, Ephraim Leadbetter, Mary Montresor, Rube Wallace. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Georges Dundas si prende un giorno di vacanza dal lavoro nel bel mezzo della settimana e viene licenziato dallo zio. Tuttavia, un attimo dopo si imbatte nella ricca Mary Montresor che, alla guida di una bella macchina sportiva e in tono provocatorio, gli chiede se gli piacerebbe sposarla. Il giovane si ritrova così a vivere un’avventura fuori dall’ordinario in un’ipotetica casa in collina in cui la ragazza sognerebbe di vivere con lui. Frase memorabile: “La palla d’oro dell’opportunità ti era stata lanciata, ragazzo mio, e non sei riuscito ad afferrarla”.

The Listerdale MysteryLo smeraldo del rajah (The Rajah’s Emerald): Protagonisti: James Bond, Grace, Claud Sopworth, Il Rajah di Maraputna. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: James Bond (che non ha nulla a che vedere con quello di Ian Fleming) si trova in una località balneare con Grace, la donna che ama. Mentre lei fa la donna di mondo anche grazie a una certa notorietà raggiunta, lui si sente fuori luogo. Intrufolatosi in una cabina privata per cambiarsi i vestiti per fare il bagno, scopre poi, dopo essersi rivestito, di averli scambiati con un altro e nella tasca trova un grosso smeraldo che è appena stato trafugato. Risolverà la questione e si prenderà una rivincita su Grace. Frase memorabile: “C’è qualcosa su questo maledetto menu che non sia finito?”. Riferimenti: In un passaggio il personaggio di James Bond cita la battuta “ringraziare il cielo e digiunare, per l’amore di un brav’uomo”. È tratta dall’Atto terzo, Scena quinta, del Come vi piace di Shakespeare e nell’opera viene pronunciata da Rosalinda.

Il canto del cigno (Swan Song): Protagonisti: Paula Nazorkoff, Signor Cowan, Vera Read, Elise, Signor Roscari. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La soprano Paula Nazorkoff viene invitata da Lady Rustonbory a cantare nella sua residenza di campagna. La Lady vorrebbe sentirle cantare Madama Butterfly ma la soprano impone la condizione di cantare obbligatoriamente Tosca. La trama della celebre opera finirà per sconvolgere la vita di tutti e sul palco, anziché la finzione, andrà in scena la tragica realtà. Frase memorabile: “Che bella voce ho! Perfino a Londra ho una bella voce!”. Riferimenti: Vengono citate battute della Tosca e anche dei Pagliacci. Curiosità: 1) Lo stesso contesto operistico lo si ritrova nel racconto Il volto di Elena contenuto in Il misterioso Signor Quin. 2) Nel 2002 la BBC Radio 4 ne ha tratto un radiodramma.

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I Sette Quadranti (The Seven Dials Mystery)

Sintesi: È il seguito del romanzo Il segreto di Chimneys. Nella tenuta di Chimneys, affittata da Lady Maria Coote e Sir Oswald Coote, abita temporaneamente anche un gruppo variegato di giovani tra cui Gerald Wade che fa sempre molta fatica ad alzarsi la mattina. Allo scopo di organizzargli uno scherzo, gli amici comprano otto sveglie e, una sera, dopo che Gerry è andato a dormire, le posizionano nella sua stanza, tutte puntate a intervalli regolari su ore diverse. La mattina dopo, però, il giovane viene trovato morto. Lady Eileen Brent, proprietaria della camera in cui è morto il giovane, rientra il giorno seguente e trova, proprio in quella stanza, una lettera iniziata da Gerry in cui chiede alla sorella di lasciar perdere il caso dei Sette Quadranti. Poco dopo, mentre si trova in macchina, Eileen Brent vede un giovane cadere dal marciapiede e finirle addosso; poco prima di morire, anche lui le parla dei Sette Quadranti aggiungendo il nome di Jimmy Thesiger. Eileen aiutata dai suoi amici e chiedendo anche il supporto del Sovrintendente Battle scoprirà che dietro tutto questo c’è anche una formula in grado di rivoluzionare l’industria dell’aviazione.

Curiosità:
1)
È uno dei pochi romanzi di Agatha Christie privi di dedica.

2) In un passaggio del romanzo viene citata la Signora Macatta. Lo stesso personaggio comparirà, in seguito, nel racconto Il furto incredibile contenuto nella raccolta Quattro casi per Hercule Poirot (1937).

3) Esattamente come nel Segreto di Chimneys, alcuni scambi di battute tra i personaggi e alcuni loro atteggiamenti ricordano da vicino lo stile letterario di P. G. Wodehouse.

I sette quadranti (The Seven Dials Mystery)Reazioni della critica:
1)
Chi ama i romanzi gialli e non ha ancora letto I sette quadranti farà bene a portarselo dietro durante le ferie. È Agatha Christie al suo meglio. L’idea delle sveglie collocate nella camera da letto di un giovane dormiglione da amici e coetanei che non riescono comunque a svegliarlo in quanto è morto è interessante, e il mistero è ben sviluppato attraverso avvenimenti emozionanti e dialoghi divertenti. Non vi è dubbio che alcuni lettori penseranno che l’autrice li abbia ingannati e forse si arrabbieranno, ma se presteranno attenzione al trucco fin dall’inizio aggiungeranno divertimento al divertimento.
(I.B.O’M.,The Woman’s Leader, 06 settembre 1929. Traduzione mia)

2) Un altro romanzo di Agatha Christie è sempre il benvenuto, doppiamente benvenuto soprattutto se torniamo a Chimneys e ci troviamo ancora in compagnia di Lady Eileen Brent, che amici e corteggiatori chiamano affettuosamente “Bundle”. Quando vi dirò che anche il Sovrintendente Battle è al suo posto, in perfetta forma se non addirittura splendida, la vostra soddisfazione sarà completa. Il riferimento contenuto nel titolo (I sette quadranti) non è topografico e non indica quindi l’omonima strada di Londra.
Gerald Wade, del Ministero degli Affari Esteri, è sul punto di vincere il campionato dei dormiglioni. Gli amici e ospiti decidono che otto sveglie nascoste sotto il letto potrebbero aiutarlo a svegliarsi a un’ora decente. Solo che lui non si sveglia proprio; il mattino seguente lo trovano avvelenato con sette orologi (ovvero i sette quadranti del titolo) posati sulla mensola. L’episodio sembra collegato al Club dei Sette Quadranti che genera non pochi problemi a Bundle ed è la causa della maggior parte del divertimento. Vi sembra che la storia sia un po’ stiracchiata? Anche troppo, secondo me, perfino per quei romanzi fantastici da quattro soldi; tuttavia, la soluzione finale anche se non del tutto plausibile ha un suo perché e non manca il continuo alternarsi di sospetti e colpi di scena.
Il libro non è uno dei migliori di Agatha Christie; l’idea centrale offre molte possibilità e la sorpresa finale è ben orchestrata, ma la struttura fa acqua da tutte le parti. Non avvince mai fino in fondo. Desideravo ardentemente un cambiamento nel modo in cui l’autrice ritrae i giovani. Passano tutti per idioti che in realtà non possono essere così scemi come li si dipinge; se provate a mischiare i nomi non li distinguerete più l’uno dall’altro. E le loro conversazioni hanno tutte una monotonia e una sorta di raglio asinino.
(Alan Kemp, The Sketch, 06 febbraio 1929. Traduzione mia)

Riferimenti intertestuali:

1) Riferimento alla Bibbia, Libro di Geremia 31:15, in cui si parla di Rachele che piange i suoi figli:

Lady Coote era una donna imponente, bella, ma con un che di tragico. Aveva occhi grandi, tristi, e una voce profonda. Un artista in cerca di una modella per Rachele che piange i propri figli avrebbe esultato alla vista di Lady Coote. Sarebbe stata perfetta anche in un melodramma, nella parte della moglie tradita e abbandonata, che cammina barcollando sotto la neve.
(p. 8, traduzione di Ombretta Giumelli, Mondadori 1936)

I sette quadranti (The Seven Dials Mystery)2) Riferimento al celebre canto patriottico Rule Britannia, di James Thomson, noto soprattutto per essere una marcia della Royal Navy:
“Ed ero… Ehm… Com’ero?”.
“Solo un tantino allegro, signore… niente di più. In vena di cantare Rule Britannia“.
“Straordinario”, esclamò Jimmy, “Rule Britannia, eh? Non potrei mai pensare di mettermi a cantare Rule Britannia da sobrio! Un certo patriottismo latente deve essere emerso sotto lo stimolo di… ehm… qualche bicchierino in più!…”.
(p. 69, traduzione di Ombretta Giumelli, Mondadori 1936)

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Avversario segreto (The Secret Adversary)

Sintesi: Dopo la Prima guerra mondiale, Thomas Beresford e Prudence Cowley (detta Tuppence), giovani amici, si ritrovano finalmente a Londra. Vista la grave situazione di crisi economica, il loro intento è quello di farsi assumere come giovani avventurieri, disposti ad andare ovunque a patto che la paga sia buona, e disposti ad accettare anche offerte assurde. Il signor Edward Whittington sente involontariamente il loro discorso e propone a Tuppence di recarsi a Parigi, all’Hotel Colombier, e di spacciarsi per americana. Tuttavia, quando Tuppence, non volendo dire all’uomo il suo vero nome, gli fa credere di chiamarsi Jane Finn, Edward Whittington reagisce molto male e scompare. Grazie a un annuncio, Tommy e Tuppence scoprono che Jane Finn era una passeggera del Lusitania, affondato nel 1915, e che recava con sé un documento segreto che ora potrebbe compromettere il governo britannico. Inizia così un’avventura di spionaggio che si concluderà con due matrimoni.

Curiosità:
1) Agatha Christie ideò la trama del romanzo dopo aver sentito per caso pronunciare un nome buffo: “Potevo scrivere un altro libro. E il soggetto? Non ne avevo uno in mente. La soluzione mi si prospettò un giorno che ero seduta in una sala da tè. A un tavolo vicino due persone stavano parlando di una certa Jane Fish. Il nome mi colpì; era buffo, uno di quei nomi che si imprimono facilmente nella memoria. Mi parve un ottimo spunto per la mia vicenda; un nome sentito in una sala da tè, abbastanza insolito perché chi l’aveva udito non lo dimenticasse più. Potevo usare lo stesso nome, oppure no, forse Jane Finn andava meglio. Optai per quest’ultimo e mi misi subito al lavoro. Il titolo subì parecchi mutamenti, dall’iniziale The Joyful Venture, a The Young Adventurers, fino ad Avversario segreto, che rimase quello definitivo.
(Agatha Christie, La mia vita, traduzione di Maria Giulia Castagnone, Mondadori, 1978, pag. 328)
2) Il libro riporta la seguente dedica: To all those who lead monotonous lives in the hope that they experience at second hand the delights and dangers of adventure (A tutti coloro che conducono una vita monotona, nella speranza che possano sperimentare, per via indiretta, i piaceri e i pericoli dell’avventura).
3) I personaggi di Tommy e Tuppence collaborano alla risoluzione del mistero senza che tra i due ci sia una condizione di disparità, come invece accadeva all’epoca quando un personaggio femminile affiancava un personaggio maschile nei classici romanzi gialli rivestendo un ruolo nettamente inferiore (Cfr. Vicki K. Janik, Del Ivan Janik, Emmanuel Sampath Nelson, Modern British Women Writers: An A-to-Z Guide, Greenwood Press, Westport, Connecticut 2002, p. 73).
4) Il romanzo vendette più copie del celebre Poirot a Styles Court.
5) Tommy e Tuppence sono i personaggi di Agatha Christie che più si evolveranno nel corso dei romanzi di cui sono protagonisti: in Avversario segreto si rivedono dopo anni; in Tommy e Tuppence: in due s’indaga meglio sono marito e moglie e sono alle prese con una serie di indagini; in Quinta colonna hanno due gemelli e rimpiangono le loro avventure passate; in Sento i pollici che prudono sono in pensione e finiscono coinvolti nella morte misteriosa di un’anziana all’interno di una casa di riposo; in Le porte di Damasco, con i gemelli ormai adulti, si mettono a indagare sul mistero che si cela dietro la casa che hanno appena acquistato.

Riferimenti intertestuali:

Avversario segreto1) Riferimento al Faust di Charles Gounod (1818-1893):
L’aria di quella prigione era pesante, non c’erano finestre. Le pareti, sporche come tutto il resto della casa, erano adorne di quattro stampe riproducenti scene del Faust: Margherita con i gioielli, Siebel e i fiori, Faust e Mefistofele. C’era anche una branda. Tommy vi si sdraiò e cominciò a riflettere.
(pag. 102, traduzione di Lia Volpatti per Mondadori, 2015)

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