L’adattamento giapponese di Assassinio sull’Orient-Express

Orient-Express GiapponeAmbientata nel 1933 a Shimonoseki, questa versione televisiva giapponese di Assassinio sull’Orient-Express di Agatha Christie è andata in onda in Giappone nel 2015 ed è suddivisa in due episodi di oltre due ore.

La sceneggiatura è di Kōki Mitani, specializzato nella slapstick comedy e noto per aver realizzato, nel 1991, con la compagnia teatrale Tokyo Sunshine Boys, la parodia Twelve Gentle Japanese basata su La parola ai giurati di Reginald Rose (in questa versione i giurati, all’inizio, votano tutti “innocente” tranne uno). Il protagonista, per ovvi motivi, non si chiama più Hercule Poirot ma Suguro Takeru, anche se non mancano i classici baffi. L’Orient-Express diventa Touyou Express e gli altri personaggi hanno nomi giapponesi, anche se si è comunque cercato di mantenere un’affinità con quelli originali, per esempio Boku invece di Bouc, Hirude al posto di Hildegarde.

La trama riprende fedelmente il celebre romanzo adattandolo al contesto giapponese, ma non si limita a questo. Se il primo episodio, infatti, sembra quasi un remake del film del 1974 di Sidney Lumet, il secondo ribalta la prospettiva e narra la medesima storia dal punto di vista degli assassini, partendo dal movente e passando per la preparazione dell’omicidio e la sua esecuzione, in un lungo flashback mentre sono sempre a bordo del treno bloccati dalla neve e dopo essere stati smascherati dall’investigatore. In questo secondo episodio si sente di più la mano dello sceneggiatore, per cui il dietro le quinte di un omicidio è materiale di interesse visto che dal 1994 al 2006 ha sceneggiato la serie televisiva Furuhata Ninzaburō, versione giapponese di Colombo, in cui però gli spettatori, prima della fine, erano invitati a indovinare gli indizi che avevano suggerito al poliziotto l’identità del colpevole, la modalità di esecuzione e la trappola da utilizzare per stanarlo.

La versione giapponese di Assassinio sull’Orient-Express è visibile online, purtroppo senza sottotitoli italiani o inglesi, suddivisa in sei parti, tre per la prima puntata e tre per la seconda. Non poter capire quello che dicono non aiuta, ma avendo letto il libro, visto uno dei film più noti o conoscendo già la storia credo sia comunque una visione godibile, anche per fare un confronto su come gli occidentali hanno trasposto il romanzo in film e lo stile giapponese, che pur calcando quella storia è comunque radicalmente diverso. Di sicuro il secondo episodio è più complicato da seguire visto che narra sì una storia già nota ma non c’è un precedente né narrativo né visivo. Malgrado questo, credo si possa provare ugualmente a guardarlo sempre per quanto detto sopra in riferimento al confronto fra culture.

Orient-Express Giappone

(Le informazioni qui sopra riportate sono in parte tratte dal blog specializzato ho-lingnojikenbo)

Questi i link alle diverse parti della versione televisiva:

oriento kyuko satsujin jiken episodio uno prima parte

oriento kyuko satsujin jiken episodio uno seconda parte

oriento kyuko satsujin jiken episodio uno terza parte

oriento kyuko satsujin jiken episodio due prima parte

oriento kyuko satsujin jiken episodio due seconda parte

oriento kyuko satsujin jiken episodio due terza parte

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