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Fermate il boia (Mrs McGinty’s Dead)

Sintesi: Da buon egocentrico, Hercule Poirot si annoia a morte quando non ha qualcuno che gli dice quanto è bravo, e siccome quel tontolone di Hastings è altrove (anche perché la Christie si era ben presto stufata del personaggio e pensò bene di liberarsene facendogli contrarre matrimonio) gli tocca accontentarsi del Sovrintendente Spence e delle sue elucubrazioni mentali. Un’anziana donna è stata uccisa e dell’omicidio è stato accusato il suo pensionante, James Bentley. Il Sovrintendente, però, non è per niente convinto perché il giovane, che sta per essere giustiziato, non presenta affatto la classica personalità omicida. L’investigatore belga dimostrerà che il suo egocentrismo è pienamente giustificato e le sue “celluline grigie” troveranno di che divertirsi grazie a una macabra filastrocca per bambini che presenta troppe somiglianze con l’episodio.

 

Mrs McGinty's DeadRiferimenti intertestuali:
1) Filastrocca per bambini
(anche se probabilmente è un’invenzione dell’autrice stessa, si ricollega comunque ai numerosi libri per l’infanzia che l’autrice lesse da bambina e da cui fu influenzata). Il titolo originale del libro è proprio Mrs McGinty’s Dead:
La signora McGinty è morta!
Com’è morta?
Giù in ginocchio come me.
La signora McGinty è morta!
Com’è morta?
Tenendo la mano proprio come me.
La signora McGinty è morta!
Com’è morta?
Così.
(pag. 15, traduzione di Grazia Griffini, Mondadori, 1953)

 

2) Riferimento a un eroe leggendario:
“È molto gentile da parte vostra”, disse la signora Oliver, che sembrava a disagio e si torceva le mani come una scolaretta. “Oh, questo è Monsieur Poirot, un vecchio amico. Ci siamo incontrati casualmente proprio qui fuori. Anzi, a dire la verità, io l’ho colpito con un torsolo di mela. Come Guglielmo Tell… solo al contrario”.
(pag. 116, traduzione di Grazia Griffini, Mondadori, 1953)

 

3) Riferimento poetico:
Viene citato il primo verso della poesia Evelyn Hope di Robert Browning (1812-1889).
Poirot mormorò: “Certo, certo…l’approccio romantico. La bella Evelyn è morta. Sembra il verso di uno dei vostri poeti. E ho il vago sospetto che lei ci abbia pensato. A proposito, si chiamava proprio Evelyn?”. “Credo di sì. Però è sempre stata conosciuta sotto il nome di Eva”.
(pag. 130, traduzione di Grazia Griffini, Mondadori, 1953)
Riporto qui di seguito, per conoscenza, la prima strofa della poesia:

BEAUTIFUL Evelyn Hope is dead!
Sit and watch by her side an hour.
That is her book-shelf, this her bed;
She plucked that piece of geranium-flower,
Beginning to die too, in the glass;
Little has yet been changed, I think:
The shutters are shut, no light may pass
Save two long rays through the hinge’s chink.

 

4) Riferimento autoironico a se stessa attraverso il personaggio della scrittrice di gialli Ariadne Oliver:
La signora Oliver lanciò un’occhiata a tutti i libri Penguins che erano esposti nel negozio. Erano un po’ nascosti dagli stivaloni di gomma per bambini. “Il mistero del secondo pesciolino rosso”, borbottò tra sé, “Sì, era piuttosto buono. A morire è stato il gatto… già, quello dove ho messo un cannello per la fiamma ossidrica lungo una trentina di centimetri mentre in realtà ne esistono soltanto lunghi quasi un metro e ottanta. Assolutamente ridicolo che ci siano cannelli di dimensioni simili, ma c’è stata una persona che mi ha scritto, da un museo, per informarmi di questo fatto”.
(pagg. 147-148, traduzione di Grazia Griffini, Mondadori, 1953)

 

5) Riferimento letterario all’opera Gli idilli del re (1859-1885), di Lord Alfred Tennyson (1809-1892), composta da dodici poemi in cui si narra la storia di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda:
“Un grazioso gingillo per uccidere qualcuno, non vi sembra?”, osservò Maureen. Glielo tolse dalle mani e vibrò un colpo micidiale nell’aria. “Spaventosamente semplice”, disse, “Come dice quel brano de Gli idilli del re? “Fatemi largo”, esclamò, e gli allungò un fendente al cervello. Credo proprio che si possa spaccare la testa a chiunque con questo aggeggio, non trovate?”.
(pag. 177, traduzione di Grazia Griffini, Mondadori, 1953)

Categorie: Agatha Christie, Hercule Poirot, riferimenti letterari | Tag: , , , | 4 commenti

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