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La mitologia greca nelle storie di Agatha Christie

Il presente articolo è una sintesi, su mia traduzione, del saggio The Intertextual Use of Greek Mythology in Agatha Christie’s Detective Fiction scritto da Tatiana V. Ternopol sulla rivista English Studies at NBU, 2020, Volume 6, Issue 2, pp. 321-331.

The Labours of HerculesAnche se Agatha Christie non era una scrittrice di stampo modernista, si avvaleva di alcune tecniche letterarie tipiche del modernismo (vedesi il flusso di coscienza in Dieci piccoli indiani). I romanzi da lei redatti basati su riferimenti all’antichità possono essere suddivisi in due gruppi. Il primo comprende le storie brevi del primo periodo, Il villino degli usignoli, Il volto di Elena, L’oracolo di Delfi, e i racconti brevi della raccolta Le fatiche di Hercule (tutti scritti e pubblicati tra il 1924 e il 1947); il secondo, il romanzo scritto in età più matura: Miss Marple: Nemesi.

Le prime opere sono meno drammatiche; i crimini non sono gravi (furto, ricatto) e in alcuni casi è l’intervento di un detective privato a prevenirli. […] Agatha Christie sembra assumere un atteggiamento alquanto ironico nei confronti dei personaggi da lei paragonati a eroi della mitologia greca. La descrizione che fa di Hercule Poirot ne è un brillante esempio:

Eccolo qui un Ercole moderno… diversissimo dallo sgradevole ritratto di una figura nuda con i muscoli prominenti, che brandiva una mazza nodosa. Al suo posto, invece, un personale asciutto, vestito correttamente da città con un paio di baffi.

Nelle prime storie dell’autrice, il paragone tra gli antichi eroi e i personaggi da lei creati avviene in base al loro aspetto fisico e alla loro funzione. Una bella ragazza a teatro ricorda al Signor Satterthwaite Elena di Troia:

“La bellezza!”, disse tra sé il Signor Satterthwaite. “È qualcosa che esiste. Non fascino, non attrazione, non magnetismo, né alcuna delle cose di cui parliamo con tanta disinvoltura, pura e semplice bellezza. La forma di un viso, la linea di un sopracciglio, la curva di una guancia”. Citò sottovoce tra sé: “Un volto che ha fatto mettere in mare un migliaio di navi”. E per la prima volta comprese il significato di quelle parole.

Gillian West viene descritta senza ironia e la sua bellezza (al pari di quella di Elena) è la sua maledizione. La tendenza della gente comune ad assomigliare agli eroi greci è un’altra delle caratteristiche osservate da Hercule Poirot; descrive Ted Williamson, un meccanico, definendolo “un dio Greco… un giovane pastore d’Arcadia”.

Nelle altre storie, l’aspetto dei personaggi presenta peculiari caratteristiche associate a un determinato eroe mitologico. Questo elemento spicca soprattutto in Le fatiche di Hercule dove gli esseri umani hanno caratteristiche in comune con i mostri ctoni uccisi o catturati da Ercole. Per esempio, i capelli di una ragazza “parevano d’oro – voltati all’insù ai lati, che sembravano due ali – e aveva un modo così leggiadro di muoversi camminando”. La ragazza ricorda la cerva di Cerinea con le sue corna d’oro e ha anche danzato nel ruolo di una cerva in un balletto. Un giovane ufficiale della marina viene descritto come segue: “alto, proporzionato, un fisico stupendo, petto e spalle poderosi, una gran testa di capelli fulvi: dalla sua persona emanava una tremenda sensazione di forza e virilità”. Hercule Poirot non può evitare di paragonarlo al “giovane toro… il toro dedicato a Poseidone” com’era stato il toro di Creta.

Parker PyneA volte i personaggi hanno un aspetto sgradevole. Il giovane politico Harold Waring incontra sul Lago Stempka due donne che “avevano il naso lungo a becco, come uccelli, e le loro facce, molto simili, avevano una strana fissità. Portavano sulle spalle un mantello sciolto che si gonfiava al vento allargandosi, come le ali di due grandi uccelli”. Il lago non è lo Stinfalo, ma il suo nome risulta significativo quanto l’aspetto delle due donne che induce il personaggio a considerarle portatrici di malaugurio.

Gli esseri umani non sono gli unici a essere paragonati ai mostri ctoni. A volte Agatha Christie è ancora più ironica e le terribili bestie della mitologia greca diventano simpatici animali domestici. I cani, un piccolo pechinese e un enorme segugio nero, rappresentano sia il leone nemeo che Cerbero. Il segugio si rivela così fedele e obbediente da essere utilizzato dal padrone per trasportare pacchetti sigillati di cocaina.

Di conseguenza, è ovvio che i personaggi dell’autrice non solo assomigliano ai loro prototipi antichi nell’aspetto esteriore, ma condividono anche i loro caratteri e svolgono funzioni a essi associate. […]

Nei miti di Troia, Elena è sinonimo di donna il cui fascino irresistibile è fonte di guai per gli uomini. Nel Volto di Elena, Gillian, il personaggio principale, è vittima di molti episodi “spiacevoli”:

Il Signor Satterthwaite riuscì a farsi illuminare sui vari avvenimenti che Burns aveva classificato in modo vago sotto la formula di “cose spiacevoli”. Il giovanotto che si era tirato un colpo di pistola, l’incredibile modo di comportarsi di un direttore di banca (che era sposato!), lo straniero focoso (che doveva essere matto!), il contegno stravagante di un anziano artista. Una scia di violenza e di tragedia che Gillian West si era lasciata dietro, snocciolata nei toni banali della voce di Charlie Burns.

Tuttavia, il modo in cui Agatha Christie affronta le allusioni alle funzioni mitologiche non è identico in tutte le opere. Spesso se ne avvale per ingannare il lettore che cerca di risolvere il caso. […] A volte, un personaggio si riallaccia a personaggi mitologici allo scopo di far credere agli altri personaggi che lui o lei può svolgere determinate funzioni. In L’oracolo di Delfi, la Signora Peters, il cui figlio è stato rapito, chiede aiuto a un uomo che si pubblicizza come un nuovo oracolo. Uno che afferma di poter dare consigli alle persone su come risolvere i loro problemi. Per l’appunto, l’oracolo è il criminale che ha organizzato il rapimento. […]

Nel Villino degli usignoli, la scrittrice adatta un mito meno conosciuto su due sorelle: Filomela e Procne. Il marito di Procne, Tereo, violenta e mutila Filomela tenendola prigioniera in un capanno nel bosco. Lei realizza un bellissimo ricamo raffigurante la sua storia e lo invia alla sorella. Per vendicarsi, Procne uccide Iti, il figlio avuto da Tereo. Agatha Christie riprende numerosi temi del mito, come ad esempio un marito violento (il marito di Alix Martin ha ucciso diverse donne che ha sposato per denaro); la prigionia e l’abuso su una donna (il marito nasconde la protagonista in un cottage lontano e si prepara a sbarazzarsene); un astuto piano elaborato dalla vittima (Alix riesce ad avvertire l’ex fidanzato che la salva); una vendetta (il criminale muore di paura perché pensa di essere stato avvelenato da Alix). […]

Villino usignoli

Nelle opere successive, Agatha Christie si dedica al folklore e alle allusioni letterarie e torna alla mitologia greca solo negli anni Settanta, nel suo ultimo romanzo su Miss Marple. Il libro si intitola Miss Marple: Nemesi, in linea con l’intenzione dell’autrice di indicare chiaramente l’ipotesto di cui si avvale. Tuttavia, non sono solo vent’anni a separare il romanzo dai suoi precedenti racconti. Anche la formula che utilizza è nuova.

In primo luogo, non ci sono storie note su Nemesi nella mitologia greca. Era onorata come dea del castigo e talvolta citata come madre di Elena di Troia, ma non esistono miti direttamente associati a lei. Secondo Mesomede di Creta, il suo aspetto non presentava caratteristiche degne di nota, a parte le ali. Era parente di Cloto, Lachesi e Atropo, le Moire che tessevano e tagliavano il filo della vita per ogni mortale. I greci ritenevano fossero sorelle e di solito le ritraevano come donne anziane vestite di bianco. […]

In Miss Marple: Nemesi, le allusioni alle creature mitologiche sono chiare, perché Miss Marple viene chiamata Nemesi dal milionario defunto Jason Rafiel che la vuole per risolvere il caso di un vecchio omicidio. Le principali sospettate sono tre anziane sorelle dai nomi notevoli: Clotilde (la maggiore), Lavinia e Anthea (la più giovane). I nomi sono allusioni alle Moire, così come il fatto che le tre sono sorelle e vivono insieme. Clotilde ricorda a Miss Marple Clitennestra, mentre Anthea ricorda Ofelia.

La Christie sperimenta un nuovo modo di creare allusioni agli eroi mitologici dando ai suoi personaggi nomi parlanti, anche se non così ovvi come Hercule o Atlante in Le fatiche di Hercule. Allo stesso tempo, l’aspetto del personaggio diventa meno significativo; Miss Marple e le Bradbury-Scott sono descritte come donne anziane senza alcuna peculiarità dei loro prototipi.

Miss Marple: NemesiLe tre sorelle Bradbury-Scott non svolgono le funzioni delle Moire perché non amano filare o fare alcun lavoro di cucito (è Miss Marple quella che si diverte a lavorare a maglia), ma una di loro è sicuramente colpevole di diversi omicidi, ed è compito di Miss Marple smascherarla.

Nel romanzo, l’autrice non usa la trama di nessun mito greco; infatti, la tragica storia di Verity Hunt e Michael Rafiel si basa su Romeo e Giulietta con Miss Temple come infermiera e l’arcidiacono Brabazon come frate Lorenzo. Le immagini di dee ed eroi antichi vengono usate per fuorviare i lettori alla ricerca di allusioni alla mitologia greca.

Nota:
I racconti brevi citati sono stati pubblicati in italiano nelle seguenti raccolte:
Il volto di Elena nella raccolta Il misterioso Signor Quin;
L’oracolo di Delfi
nella raccolta Parker Pyne indaga;
Il villino degli usignoli nella raccolta Testimone d’accusa e altre storie.

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Sintesi dei racconti di Agatha Christie (III)

 

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr Quin, 1930):

 

La quantità della mia produzione negli anni che vanno dal 1929 al 1932 è di tutto rispetto; oltre ai romanzi, infatti, ho pubblicato due raccolte di racconti, in una delle quali compariva il personaggio del Signor Quin. Questi racconti erano quelli che preferivo; non li scrivevo spesso, anzi, tra l’uno e l’altro passavano anche tre o quattro mesi, se non di più. […] Il personaggio del Signor Quin rientrava nello stesso filone delle mie poesie giovanili su Arlecchino e Colombina.
La sua presenza in una storia aveva unicamente una funzione catalizzatrice e influenzava le azioni degli altri personaggi. Da un piccolo fatto, da una frase irrilevante, si intuiva la sua vera natura; una figura d’uomo che si stagliava nella luce variopinta di una finestra, un essere che appariva o spariva improvvisamente. Il Signor Quin arrivava a difendere l’amore, dove era già stata la morte. Anche il Signor Satterthwaite, che era in un certo senso il suo emissario, diventò uno dei miei personaggi preferiti. (Cfr. Agatha Christie, La mia vita, traduzione di Maria Giulia Castagnone per Mondadori, Milano 1978, pp. 507-508).

Nota: Come affermato dalla stessa Agatha Christie, le storie di questa serie di racconti si contraddistinguono per una trama primaria incentrata sulla risoluzione di un omicidio e una trama secondaria riguardante la storia d’amore tormentata di uno dei personaggi. La comparsa del Signor Quin si verifica sempre quando il Signor Satterthwaite si trova a gestire una situazione drammatica o a riflettere su di essa; in un certo senso è come se rappresentasse la voce della sua coscienza e lo inducesse a porre attenzione a dettagli che altrimenti gli sfuggirebbero.

Curiosità: Il personaggio del Signor Satterthwaite entrerà in contatto con Hercule Poirot nel romanzo Tragedia in tre atti.
Nei primi racconti della raccolta, Satterthwaite dichiara di avere sessantadue anni mentre verso la fine ne ha sessantanove.

Contiene:
Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)È arrivato il Signor Quin (The Coming of Mr Quin)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Tom Evesham, Lady Laura Keene, Sir Richard Conway, Eleanor Portal. Tipo di crimine: Suicidio in seguito a omicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: La sera di San Silvestro, il Signor Satterthwaite, ospite in casa di amici, partecipa a una conversazione in cui si parla del Signor Derek Capel, defunto ex proprietario della dimora, morto alcuni anni prima per suicidio. Mentre Satterthwaite e gli amici conversano, si presenta alla porta tale Harley Quin affermando di essere rimasto vittima di un guasto alla macchina. Il nuovo ospite, con il suo atteggiamento, indurrà i presenti a riflettere sui dettagli di quel misterioso suicidio fino a spingerli a risolvere l’enigma. Curiosità: Il personaggio di Harley Quin, sia nel nome che nell’atteggiamento, richiama quello di Arlecchino. Frase memorabile: Molte donne brune si tingono i capelli per diventare bionde, ma non gli era mai capitato di vedere una donna bionda che li tingeva di nero. Riferimenti: Riferimento al detto Autres temps, autres moeurs (altri tempi, altre usanze) e alla canzone tradizionale scozzese Auld Lang Syne (Old long since).

L’ombra sul vetro (The Shadow on the glass)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Lady Cynthia Drage, Richard e Moira Scott, Jimmy Allenson, John Porter. Tipo di crimine: Omicidio plurimo. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite si trova a Greenways House con persone di varia estrazione sociale. Mentre conversa con loro, inizia a raccontare una storia legata al fantasma il cui volto si vede riflesso su un vetro della finestra della dimora. In seguito, si odono degli spari e, nel giardino privato, vengono rinvenuti i corpi di due degli ospiti assassinati mentre una terza ha la pistola in mano. A chiarire la faccenda ci penserà Harley Quin che farà la sua comparsa con la scusa di dover acquistare un quadro. Frase memorabile: “Gli Unkerton hanno un fantasma di famiglia?”.“Non è un fantasma degli Unkerton, ma un fantasma di Greenways. L’hanno comprato con la casa”. Riferimenti: Riferimento al musical edoardiano del 1903 The Orchid da cui è tratta la strofa Great big bears and tigers, We will have some tea, Tea for two, dear! citata parzialmente da Lady Drage: “Precisamente, grandi e grossi orsi e tigri…, come dice la canzone. Certo, attualmente è una gran celebrità, e gli Unkerton impazzirebbero per averlo tra loro, lui e la moglie!”.

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)All’insegna del Giullare (At the “Bells and Motley”)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Masters, William Jones, George Foster, Eleanor Le Coteau, Stephen Grant. Tipo di crimine: Scomparsa di un novello sposo. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite si sta recando a Marswick Manor da Sir George Foster ma, a causa di un guasto alla macchina, è costretto a fermarsi per qualche ora a Kirtlington Mallet. Mentre l’autista, Masters, cerca di risolvere la situazione con l’aiuto del meccanico, Satterthwaite entra nella locanda del Giullare dove incontra Harley Quin. I due cercheranno di risolvere il mistero di Richard Harwell, scomparso misteriosamente dopo il rientro dal viaggio di nozze con Eleanor Le Coteau. Frase memorabile: “Crede nel passato e non nel presente, perché?”. “Nel presente non c’è atmosfera”. Riferimenti: Riferimento al detto risalente al XVI secolo Happy’s the wooing that is not long doing (felice il fidanzamento che non dura a lungo).

La nube fatale (The Sign in the Sky)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Martin Wylde, Sir George Barnaby, Vivien Barnaby. Tipo di crimine: Omicidio a colpi di fucile. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite ha appena assistito a un processo per omicidio il cui imputato è stato giudicato colpevole. Riflettendo su quanto avvenuto, si dirige verso Soho ed entra in un ristorante chiamato Arlecchino. Con stupore, scopre che il suo tavolo preferito è già occupato dal Signor Quin e decide di raccontargli la storia dell’omicidio e di manifestargli i suoi dubbi riguardo alla colpevolezza del condannato. Avendo acquisito maggior certezza sulla probabile innocenza del giovane, Satterthwaite si lascia convincere da Quin a recarsi in Canada per interrogare una delle domestiche della vittima. Curiosità: Il titolo originale si riferisce a un “segno nel cielo” visto dalla domestica e da lei scambiato per la mano di Dio. Frase memorabile: “Lei ha assistito da spettatore ai drammi di altre persone. Non ha mai pensato di salire sul palcoscenico e di recitare una parte? Non si è mai visto nelle vesti dell’arbitro dei destini altrui, al centro del palcoscenico, con la vita e la morte nelle sue mani?”. 

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)Anche i croupier amano (The Soul of the Croupier)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Contessa Czarnova, Franklin Rudge, Elizabeth Martin. Tipo di crimine: Truffa. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite si trova a Montecarlo e inizia a osservare il comportamento della variegata umanità che incontra sul posto. In particolare rimane colpito dalla graziosa Elizabeth Martin, americana in viaggio in Europa con Franklin Rudge, che manifesta una certa gelosia per il legame tra quest’ultimo e la non più giovane Contessa Czarnova. Durante una puntata al Casinò, Satterthwaite incontra il Signor Quin che decide di organizzare un appuntamento al buio a sei per fare chiarezza sui sentimenti di ognuno. Frase memorabile: La vita si vive più o meno allo stesso modo ovunque, indossa semplicemente abiti differenti, ecco tutto. Riferimenti: Nel testo originale, il Signor Quin organizza un Hedges and Highways party, tradotto in italiano con Incontro alla cieca; in realtà il riferimento è probabilmente legato alla Bibbia, Luca 14:23: E il signore disse al servitore: Va’ fuori per le strade e lungo le siepi, e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena.

Alla Fine del Mondo (The World’s End)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Duchessa di Leith, Naomi Carlton-Smith, Signor Tomlinson. Tipo di crimine: Innocente condannato per furto. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Durante una gita in Corsica, organizzata dietro suggerimento della Duchessa di Leith, il Signor Satterthwaite si trova nella località di Coti-Chiavari; la signorina Naomi Carlton-Smith, che viaggia con loro, chiama quel posto La fine del mondo. Su un masso roccioso, Satterthwaite nota la presenza del Signor Quin, che si unisce al gruppo. Frattanto inizia a nevicare e tutti trovano riparo presso una vecchia locanda dove ci sono già tre persone coinvolte in passato in un episodio di furto che riguarda anche Naomi Carlton-Smith. Frase memorabile: Suppongo che in un posto come questo si venga una volta soltanto nella vita… un posto dal quale non si può più proseguire.

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)Una voce nel buio (The Voice in the Dark)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Lady Barbara Stranleigh, Beatrice Barron, Margery Gale. Tipo di crimine: Omicidio per annegamento in vasca da bagno e collasso cardiaco. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre il Signor Satterthwaite si trova a Cannes incontra Lady Barbara Stanleigh che gli esprime la sua preoccupazione per la figlia Margery. La giovane, ultimamente, sente delle voci che le ordinano di restituire quello che ha rubato e Lady Barbara, sapendo che Satterthwaite conosce persone specializzate in ricerca psichica, gli chiede di dare un’occhiata a Margery al suo rientro a Londra. Sul treno, Satterthwaite si imbatte in Harley Quin a cui in seguito chiede consigli sul da farsi. Frase memorabile: Io avere messaggio per tutti voi, gente. Vita qui essere allegra e bella. Noi tutti lavorare molto sodo. Aiutare chi non essere passato ancora in Aldilà.

Il volto di Elena (The Face of Helen)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Gillian West, Philip Eastney, Charlie Burns. Tipo di crimine: Omicidio programmato con gas inodore. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Satterthwaite si trova al Covent Garden per assistere a una rappresentazione dei Pagliacci. Qui, mentre cerca qualche graziosa dama con cui poter condividere il palco privato, incontra il Signor Quin. Prima della rappresentazione, Satterthwaite nota in platea una giovane dai capelli d’oro che paragona a Elena ed è contesa da due uomini. Il tragico triangolo amoroso spingerà uno dei corteggiatori a compiere un gesto estremo che però Satterthwaite riuscirà a prevedere. Frase memorabile: Pensò a Elena di Troia e si chiese se fosse stata una donna comune, benedetta, o maledetta, da un volto stupendo. Riferimenti: Oltre alla Cavalleria Rusticana e ai Pagliacci, il racconto contiene riferimenti al Faust di Christopher Marlowe e alla canzone folcloristica The Shepherd’s Song.

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)“L’Arlecchino morto” (The Dead Harlequin)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Frank Bristow, Lord Charnley, Colonnello Monkton. Tipo di crimine: Omicidio mascherato da suicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Il Signor Satterthwaite visita una mostra alle Harchester Galleries. Qui è esposto un quadro intitolato L’Arlecchino morto che lo lascia sconvolto per la somiglianza del modello con il Signor Quin. L’uomo decide quindi di acquistare la tela e invitare a cena il pittore, Frank Bristow. Nel corso della serata, altri ospiti faranno la loro comparsa, tra cui il Signor Quin, e la conversazione si sposterà su un presunto suicidio avvenuto tempo prima con cui il quadro sembra avere molto a che fare. Curiosità: Dal racconto è stata tratta la pièce Someone at the Window, mai rappresentata né pubblicata. Frase memorabile: Se uno non si può permettere una Rolls Royce, deve andare in pullman.

L’uccello con l’ala spezzata (The Bird with the Broken Wing)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Madge Keeley, Roger Graham, David Keeley, Mabelle Annesley. Tipo di crimine: Impiccagione simulata per nascondere uno strangolamento. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Mentre il Signor Satterthwaite si trova a un party nella piovosa campagna, il Signor Quin, tramite una seduta spiritica, lo induce ad accettare un invito nella dimora dei Keeley, dove pare rischi di consumarsi un dramma. Satterthwaite si reca sul posto e finisce coinvolto in un inaspettato caso di suicidio per impiccagione. Frase memorabile: Forse la morte non è il male peggiore. Riferimenti: Riferimento a En Svane (Un cigno) di Edvard Grieg (1843-1907).

Il misterioso Signor Quin (The Mysterious Mr. Quin)L’uomo venuto dal mare (The Man from the Sea)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, Manuel, Anthony Cosden, donna senza nome. Tipo di crimine: Tentato suicidio. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Satterthwaite è in vacanza su un’isola spagnola dove finisce per incrociare Anthony Cosden, che sta meditando il suicidio a causa di un male incurabile, e una donna che desidera compiere il medesimo gesto per evitare di coinvolgere il figlio in uno scandalo. Grazie alla presenza, quasi soprannaturale, del Signor Quin, Satterthwaite riuscirà a salvare le vite di entrambi. Frase memorabile: Ho l’impressione che abbia recitato la parte della Provvidenza ancora una volta, a giudicare dalla sua faccia. Riferimenti: Riferimento a Tristano e Isotta.

Il sentiero di Arlecchino (Harlequin’s Lane)
Protagonisti: Signor Satterthwaite, Harley Quin, John e Anna Denman, Sergius Oranoff, Molly Stanwell. Tipo di crimine: Morte imminente per mano del destino. Narratore: Onnisciente in terza persona. Trama: Satterthwaite accetta di partecipare a un party in casa dei coniugi Denman da lui ritenuti persone grossolane. Sul posto, lungo un sentiero del giardino chiamato Il sentiero di Arlecchino che sbocca in un immondezzaio, Satterthwaite ritrova il Signor Quin la cui presenza, questa volta, non è determinata dal desiderio di salvare qualcuno ma da quello di portarselo via. Un ballo mascherato con Colombina e Arlecchino farà da sfondo alla vicenda. Frase memorabile: Tutte le donne sono uguali, non possono sopportare di sentir lodare un’altra donna. Riferimenti: In un passaggio Agatha Christie cita una “vecchia ballata irlandese” il cui titolo è Dark Sheila e che in realtà è una poesia scritta da lei e contenuta nella raccolta autopubblicata The Road of Dreams del 1924.

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