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Miss Marple e le sue interpreti

In un recente post pubblicato il 01 settembre sul sito ufficiale Agathachristie.com, il professore associato Mark Aldridge descrive brevemente le varie attrici britanniche e americane che, nel corso degli anni, hanno prestato il volto a Miss Marple. Ne riporto qui di seguito una sintesi arricchita da ulteriori informazioni reperite sull’Internet Movie Database e sul sito della BBC.

In a glass darklyAgatha Christie

Nel 1934 la BBC chiese ad Agatha Christie di scrivere un radiodramma destinato a essere letto dall’autrice stessa. Lei propose il racconto soprannaturale In uno specchio scuro, ma la BBC desiderava qualcosa di più tradizionale e quindi la Christie optò per Miss Marple racconta una storia, narrato in prima persona. Sembra che l’autrice abbia effettivamente registrato la lettura del testo ma di quella registrazione non è rimasta traccia. In Italia, i racconti In uno specchio scuro e Miss Marple racconta una storia sono entrambi contenuti nella raccolta Il caso della domestica perfetta.

Barbara Mullen

Nella pièce La morte nel villaggio, tratta dall’omonimo romanzo e adattata da Moie Charles e Barbara Toy nel 1949, il ruolo della protagonista fu ricoperto da Barbara Mullen che all’epoca aveva solo trentacinque anni ma che fu comunque apprezzata dalla critica per la sua interpretazione.

Gracie Fields

Nel 1956, l’americana Goodyear Television Playhouse, dopo che in America era già stato realizzato un teledramma della pièce Assassinio sul Nilo e un adattamento del romanzo Il mondo è in pericolo, decise di puntare sul personaggio di Miss Marple. Il testo scelto fu Un delitto avrà luogo per il fatto che le riprese potevano svolgersi quasi esclusivamente in interni. Il cast era composto da attori americani e britannici, tra cui Roger Moore e Jessica Tandy. Il ruolo principale fu affidato a Gracie Fields, volto noto americano, che però non riuscì a spiccare nella parte.

Margaret Rutherford

Ricoprì il ruolo di Miss Marple in quattro film adattati più o meno liberamente: Assassinio sul treno (1961), Assassinio al galoppatoio (1963), Assassinio sul palcoscenico (1964), Assassinio a bordo (1964). A differenza dei romanzi, l’attrice aveva una parte molto più attiva nelle vicende e spesso infondeva comicità al personaggio. La critica apprezzò, Agatha Christie un po’ meno perché, pur considerandola una grande attrice, non rappresentava la sua idea di Miss Marple. Il romanzo Assassinio allo specchio contiene una dedica proprio a Margaret Rutherford.

Angela Lansbury

Nel 1980 l’attrice diede il volto a Miss Marple, in Assassinio allo specchio accanto a Elizabeth Taylor, cercando di restare il più fedele possibile al personaggio ritratto dalla Christie. La Lansbury fu selezionata per la parte molto prima che il ruolo della diva fosse assegnato alla Taylor. L’idea iniziale era quella di realizzare una serie di film ma il progetto non ha avuto un seguito.

Helen HayesHelen Hayes

Attrice di teatro, la Hayes appare in due film per la tv aventi come protagonista Miss Marple: Miss Marple nei caraibi (1983) e Agatha Christie: Assassinio allo specchio (1985) il cui titolo italiano è fuorviante poiché è tratto dal romanzo Giochi di prestigio. Nel film per la tv È troppo facile, sempre tratto da un romanzo di Agatha Christie, ricoprirà invece il ruolo della vittima.

Joan Hickson

Negli anni Quaranta Agatha Christie le scrive e suggerisce che sarebbe adatta al ruolo. Nel 1984 diventa la protagonista della serie della BBC che porta in tv tutti e dodici i romanzi incentrati su Miss Marple e alcuni racconti. La figlia dell’autrice apprezzò l’interpretazione e anche lo stile della serie.

June Whitfield

Interpretò Miss Marple alla radio nella serie radiofonica che fu trasmessa dal canale BBC Radio 4 dal 1993 al 2001. Alcuni degli episodi si possono ascoltare, in lingua originale, all’indirizzo qui sotto riportato. Per chi non sa l’inglese, i file audio permettono comunque di sentire il tono di voce che l’attrice ha scelto di dare al personaggio: https://www.bbc.co.uk/sounds/brand/b03p87br

Geraldine McEwan

Tra il 2004 e il 2007 il personaggio di Miss Marple torna in tv interpretato per dodici episodi da Geraldine McEwan, che nel 1990 aveva vinto il British Academy Film Award come miglior attrice in un serial televisivo. La nuova serie vuole portare sullo schermo una Miss Marple diversa dalle precedenti, dai toni più leggeri e apparentemente ingenui. Gli episodi sono tratti anche da romanzi che nulla hanno a che vedere con Miss Marple, come per esempio Sento i pollici che prudono che aveva per protagonisti Tommy e Tuppence. L’adattamento, inoltre, è molto libero; ad esempio l’episodio Miss Marple: Nemesi stravolge completamente il testo originale.

Julia McKenzie

Dal 2008 al 2013, dopo la decisione della McEwan di rinunciare al ruolo di Miss Marple, Julia McKenzie fu chiamata a sostituirla infondendo al personaggio un carattere più riflessivo, più portato a osservare la natura umana. Gli undici nuovi episodi sono tratti dai romanzi più disparati, compreso Perché non l’hanno chiesto a Evans? e Un cavallo per la strega.

Julia McKenzie

Julia McKenzie fotografata da Steffan Hill

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Perché non l’hanno chiesto a Evans? (miniserie)

Dopo il secondo film diretto da Kenneth Branagh incentrato sulla figura di Hercule Poirot, anche le serie televisive sono tornate a focalizzare l’attenzione su qualche personaggio nato dalla penna di Agatha Christie.

Tralasciando il già citato Poirot, la nota Miss Marple e anche la coppia Tommy e Tuppence, Hugh Laurie, indimenticato Dr. House, ha pensato di puntare su due personaggi decisamente minori ma in grado di risvegliare una qualche curiosità nello spettatore. Convertitosi per l’occasione in sceneggiatore, regista e produttore esecutivo, oltre che attore nella piccola parte del Dottor Nicholson, Laurie si è fatto coinvolgere dalla trama di Perché non l’hanno chiesto a Evans?, romanzo del 1934 in cui spicca il personaggio femminile di Lady Frances “Frankie” Derwent, e ha realizzato per Britbox una serie in quattro puntate di quarantacinque minuti con protagonisti Will Poulter e Lucy Boynton (già vista nell’Assassinio sull’Orient-Express di Branagh), con la partecipazione di Emma Thompson, trasmessa da fine giugno su Sky e disponibile su Now TV.

In un’intervista a Deadline.com, Hugh Laurie ha dichiarato di aver apprezzato il cambio di rotta della Christie, che dopo diversi romanzi su Poirot ne scrisse uno più leggero che esulava da quel contesto. Per le location, ha scelto di girare sia in Inghilterra che in Galles, in modo da preservare il movimento della storia e seguire accuratamente le tappe percorse dai personaggi stessi; questo ha comportato l’obbligo, da parte della troupe, di spostarsi in continuazione trasformando l’esperienza in un circo itinerante, ma il disagio sembra essere valso la pena evitando che la narrazione si convertisse in qualcosa di statico e privo di coinvolgimento.

L’attrice protagonista, Lucy Boynton, valuta positivamente l’operato di Hugh Laurie in quanto, dal suo punto di vista, lavorare con un regista che è anche attore permette una maggiore comprensione del personaggio poiché non ci si confronta solo con la prospettiva esterna di chi non è direttamente coinvolto ma anche con una comprensione intima della situazione, e questo favorisce la resa emotiva.

La critica, in generale, sembra abbastanza soddisfatta, il che accade di rado con un adattamento da Agatha Christie. Non resta che gustarsi la serie e sperare, se si è letto il libro, in un numero ridotto di stravolgimenti, visto che la tendenza a farsi prendere la mano e trasformare un evento innocuo in una perversione è tipica di chi “maneggia” le trame dell’autrice:

1) Al contrario degli adattamenti tristemente cupi realizzati dalla BBC negli ultimi anni, Perché non l’hanno chiesto a Evans? è molto gioioso. Nelle interpretazioni, purtroppo, non si ritrova la stessa vivacità della storia.
(Nick Hilton, Independent)

2) Chiunque si cimenti con Agatha Christie corre un grosso rischio, ma lo sforzo di Hugh Laurie è eccellente e di gran fascino, anche se un po’ lungo con le sue tre ore di durata.
(Carol Midgley, Times)

3) Hugh Laurie bilancia abilmente il tono dell’opera, preservando la leggerezza nelle scene tra i due protagonisti ma aggiungendo note di minacciosa anormalità quando necessario.
(Anita Singh, Daily Telegraph)

4) Perché non l’hanno chiesto a Evans? è quello che la TV dovrebbe essere ma raramente è al giorno d’oggi: onesto intrattenimento che non cerca né di incalzarvi con una politica indignata né di trascinarvi in una centrifuga di emozioni che vi lascia sconvolti e turbati.
(James Delingpole, The Spectator)

5) Hugh Laurie scrive dialoghi buoni e arguti e dirige con occhio attento alle immagini mozzafiato che incorniciano l’azione in modo avvincente. È una buona serie che si rivela piuttosto coinvolgente.
(Peter Martin, ScreenAnarchy)

Qui è visibile il trailer italiano:

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